Il mancino bernese costretto alla resa dal serbo di Miomir Kecmanovic (Atp 44), in una sfida combattuta davvero soltanto nel primo set
Un primo set combattuto, deciso in un tiebreak in cui Miomir Kecmanovic dà l'impressione di essere più sereno, oltre che più preciso. Col senno di poi, quello per Dominic Stricker è l'inizio della fine, in un ottavo di finale sulla terra battuta di Gstaad che diventa tutto in discesa per il ventitreenne di Belgrado, il numero 44 dei valori mondiali e testa di serie numero due del torneo in altura nel Saanenland. Infatti, da quel momento in poi il serbo prende l’acescente sul mancino bernese numero 106 dell'Atp, a cui non ha più concesso assolutamente nulla, tanto da ritrovarsi in men che non si dica in vantaggio 5-1, dopo aver tolto per ben due volte il servizio al suo rivale. Un vero peccato per Stricker, che nei primi dodici game del confronto non aveva nulla da invidiare al suo più quotato avversario e che alla fine è costretto alla resa sul 7-6 6-1 dopo un'ora e ventitré minuti di gioco.