Tennis

Il gran giorno di Dominic Stricker: Tsitsipas fa le valigie

Il bernese scippa il primo set al greco numero 7 al mondo, poi lo porta tre volte al tiebreak e alla fine lo batte al quinto set. È il premio al coraggio

(Keystone)
30 agosto 2023
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Non appena mette piede sul Grandstand di Flushing Meadows, di buon'ora – tennisticamente parlando –, Dominic Stricker si mette in testa l'idea di poter far gioco pari nientemeno che a Stefanos Tsitsipas, il numero 7 dei valori mondiali. E il ventunenne bernese, centoventottesimo del pianeta tennis, ci riesce davvero: dapprima gli strappa un set, il primo, chiuso sul 7-5; poi, dopo aver dovuto cedere la battuta al rivale nel quarto game della seconda frazione, invece di incassare il colpo riesce subito a reagire, mettendo a segno l'immediato controbreak, in un match in cui, in generale, sin dall'avvio è lui a mettere i segno i colpi vincenti, mentre il suo rivale accumula gli errori diretti. Così, mentre Tsitsipas non riesce a scollarsi di dosso il nervosismo, l'elvetico continua a surfare su una nuvola, fino ad arrivare al tiebreak e mettere a segno subito un ‘minibreak’, cui il greco riesce comunque subito a porre rimedio, prima di ricordarsi di essere uno dei migliori tennisti al mondo, ribaltando la situazione vincendo quattro punti filati, chiudendo subito la questione al primo setpoint (7/2).

È un colpo davvero durissimo per il bernese, che al terzo game del terzo set si vede nuovamente costretto a concedere il servizio all'avversario, in un confronto che improvvisamente sembra aver preso un'altra piega. Invece, esattamente come nella frazione precedente, Stricker mette subito a segno il controbreak, rilanciando le proprie quotazioni. Tanto che per la seconda volta di seguito a decidere tutto è il tiebreak, con Tsitsipas che ritrova la qualità del suo servizio, mentre invece il bernese sbaglia un paio di colpi decisivi, come la volée sparata in rete che gli costa nuovamente la frazione (7/5).

A Dominic Stricker, però, oltre ai colpi non fa difetto neppure il coraggio, tanto che invece di arrendersi in avvio di quarto set comincia subito ad attaccare, e dopo aver conquistato il servizio d'entrata si porta sul 2-0. Ma il problema è quel break non durerà: stavolta è Tsitsipas a rifare superficie, e dopo essere tornato improvvisamente sul 2-2 decide mette l'elvetico con le spalle al muro, conquistando un secondo break che gli permette di arrivare fin sul 5-2 e servire per il match. E invece no: di nuovo, per la terza volta, Stricker riesce subito a rimediare al break arrivando fin sul cinque pari. E così si ricomincia, con un nuovo tiebreak, dove per una volta è Stricker a fare l'andatura, e finalmente tocca a lui imporsi: sull'8/6, dopo tre ore e mezza di gioco.

Così si va al quinto e decisivo set, mentre il pubblico del Grandstand (come milioni di greci) trattiene il fiato: il bernese ottiene il primo punto, con agio, mentre Tsitsipas deve sudare per trovare un 1-1 che non arriverà mai: anzi, Stricker sfrutta il primo breakpoint portandosi sul 2-0, e quei due punti di vantaggio diventano tre dopo il suo secondo turno di battuta. Il numero 7 al mondo si aggrappa per restare in partita, cercando anche l'appoggio del pubblico newyorchese, ma Stricker è assolutamente imperturbabile, e soprattutto intrattabile: dal 3-1 a 4-2, quindi 5-2, poi 5-3 e infine 6-3, dopo 4 ore e 4 minuti in campo. Un premio al coraggio e forse anche un po' all'incoscienza.