In programma mercoledì a Méribel il superG femminile, con la ticinese – campionessa in carica – ovviamente fra le favoritissime
«Questi Mondiali per me sono speciali», ha detto Lara Gut-Behrami, che si ricorda bene della Val d’Isère, dove nel 2009 aveva conquistato le sue prime medaglie iridate, lanciando nel migliore dei modi la sua fulgida carriera. Aveva solo 17 anni e, a soli 30 km da Méribel, la ragazza di Comano aveva destato un’enorme impressione nel Circo bianco. «Fu un periodo intenso, mi era successo un po’ di tutto», ricorda la campionessa olimpica. C’erano infatti state, per lei, le due medaglie d’argento in discesa e in combinata, ma pure problemi di salute, con febbre e fastidiosi disturbi gastrici, che le impedirono di prender parte alla gara a squadre. L’atleta del cui talento si disse che ricordava quello di Annemarie Moser-Pröll resta ancora oggi, a 31 anni, una delle migliori dell’intero mondo dello sci. Lo scorso anno a Pechino, infatti, è stata capace di conquistare l’unico alloro che ancora mancava alla sua collezione, cioè il titolo olimpico, giunto nel superG. L’anno precedente a Cortina, invece, era stata la volta dei suoi primi ori mondiali: nel gigante e nel superG.
Seconda nel superG della combinata iridata di lunedì, Lara si è dunque mostrata in forma, benché abbia chiuso a 7/10 da Federica Brignone, che per la gara di mercoledì sarà una delle sue più agguerrite rivali. «In occasione delle ultime corse», ha detto l’elvetica prima di raggiungere Méribel, «mi sono sentita bene. Ho sciato come avevo immaginato, e spero di progredire ulteriormente nel corso dei Mondiali». La campionessa in carica mondiale e olimpica della specialità ha approfittato di qualche giorno di libertà per ricaricare le batterie dopo un gennaio davvero intenso. «Sentivo un po’ di fatica», ha confessato, «e ho dovuto stringere i denti per via del mio ginocchio. Nulla di grave, ma quando il carico di lavoro rimane sostenuto – e quando hai poco tempo per recuperare – è fondamentale prendere un po’ di riposo, specie dal punto di vista mentale. Ogni evento possiede una sua propria storia», ha aggiunto Lara Gut-Behrami, confessando che sarà difficile ripetere le prestazioni dei Mondiali 2021, quando vinse due ori e un bronzo. «Voglio solo mostrare ciò di cui sono capace», ha poi concluso, riferendosi in particolar modo alla discesa di sabato e al gigante di giovedì 16 febbraio.
Oltre alla ticinese, Swiss-Ski nel superG di mercoledì schiererà Corinne Suter, Michelle Gisin, Jasmine Flury e Johana Hälen. Fra le rivali della Gut, da segnalare oltre alla già citata Brignone – che dopo l’oro in combinata scierà a mente libera – anche l’americana Shiffrin (eliminata lunedì nella combinata) e la norvegese Mowinckel, leader di specialità in Coppa del mondo. Senza dimenticare ovviamente Elena Curtoni e Sofia Goggia, che ha dominato il primo allenamento in vista della discesa libera di sabato davanti a Curtoni e alla slovena Ilka Stuhec, le uniche a stare sotto il mezzo secondo. Corinne Suter ha fatto segnare il 9° tempo, mentre Lara Gut-Behrami ha chiuso la discesa di prova al 10° posto. 22a e 23a Priska Nufer e Michelle Gisin, che sono in lotta per il quinto pettorale rossocrociato.