Fähndrich sfiora soltanto la medaglia nello sprint

Nadine Fähndrich sul principio non riesce a esimersi dal versare qualche lacrima per una medaglia nello sprint a tecnica libera, a lungo agognata e solo sfiorata. Alla fine la lucernese deve accontentarsi di un pur onorevolissimo quinto rango: «Ho provato tutto - ha dichiarato Fähndrich ai microfoni della Srf -, ma purtroppo mi sono ritrovata all’esterno dell’ultima curva. Un quinto posto alle Olimpiadi è un buon risultato, ma puntavo alla medaglia per cui ora sono delusa. Le altre sono state più forti di me, semplicemente nel finale non ero sufficientemente rapida. Mi spiace per la mia famiglia, ma so che è fiera di me. La ringrazio per tutto ciò che ha fatto per me».

Confrontata nell’ultimo atto alle tre svedesi Jonna Sundling, Maja Dahlqvist ed Emma Ribom e alle americane Rosie Brennan e Jessica Diggins, Fähndrich ha tenuto il ritmo della concorrenza (esclusa Sundling, involatasi con autorità verso la vittoria), trovandosi momentaneamente anche al terzo posto parziale, ma nel rettilineo finale si è dovuta arrendere anche a Dahlqvist, Diggins e Brennan.

La gara maschile è invece andata al favorito norvegese Johannes Klaebo (che ha così ripetuto il successo di PyongChang) davanti all’italiano Federico Pellegrino e al russo Alexander Terentev, con il migliore delle qualificazioni, il francese Lucas Chanavat, eliminato in semifinale.

Tutti gli altri rappresentanti rossocrociati Laurien Van der Graaff, Alina Meier fra le donne e Jovian Hediger e Valerio Grond fra gli uomini sono stati eliminati già allo stadio dei quarti di finale. Anja Weber e Roman Schaad (quest’ultimo per soli sette centesimi di secondo) non hanno invece superato lo scoglio delle qualificazioni.