Hockey

Il Lugano schianta gli Aviatori: quarta vittoria di fila

Alla Cornèr Arena la squadra di Gianinazzi fa la partita dall'inizio alla fine, ma deve anche fare i conti con l'opportunismo del Kloten

In sintesi:
  • Bianconeri due volte in vantaggio, due volte raggiunti. Poi decide Guerra
  • A chiudere definitivamente i conti ci pensa Sekac, autore del definitivo 4-2 a porta vuota
La conclusione di Fazzini che vale il secondo gol bianconero
(Ti-Press/Golay)
28 settembre 2024
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Ancora una vittoria. La quarta di fila, per un Lugano che fin qui ha perso soltanto una partita, all'esordio, in quel di Zugo. È questo l'esito di una nuova serata trionfale per gli uomini di Gianinazzi, al termine di un confronto in cui il coach ticinese schiera – come previsto –un’inedita prima linea, quella composta da Carr, Canonica e Joly, mentre rispetto alle impressioni della vigilia tra i pali c’è Schlegel, non Van Pottelberghe.

Prima Joly, poi due volte Zanetti, e il match è subito lanciato. Con il Kloten che deve subito fare i conti con una pressione asfissiante, sotto gli applausi del pubblico. E non è un fuoco di paglia: infatti sono i bianconeri che continuano a pattinare di più, gestendo una gran quantità di dischi, con gli Aviatori che il più delle volte debbono faticare anche solo per riuscire a superare la linea di centropista. A furia di spingere, solitamente, prima o poi il gol arriva. E nella fattispecie bisogna attendere fino all’11’59’’, quando Matthew Verboon – con l’ottava conclusione nello specchio della porta ospite – trova il modo di bucare l’incolpevole Zurkirchen, approfittando di un tentativo di percussione del difensore Peltonen e del recupero mal gestito da Nicholas Steiner.

Purtroppo per i bianconeri, però, la gioia del vantaggio dura appena 44 secondi: Mirco Müller si fa trovare fuori posizione mentre Ramel sta gestendo il disco nell’angolo, e quando il numero 14 imbecca Tyler Morley, il canadese non ha alcuna difficoltà a trasformare nel gol del pareggio quella che, in sostanza, è la prima vera occasione da rete degli ospiti.

In avvio di secondo tempo il Lugano riprende a premere, e al secondo minuto si crea una ghiottissima occasione, con Carr che approfitta di un ribalzo fortuito a centropista per lanciare Joly, il quale arriva tutto solo davanti a Zurkirchen, ma è disturbato da tergo dall’ex compagno Bernd Wolf, che gli impedisce di tirare come vorrebbe. Rispetto al primo tempo il secondo è un po’ più equilibrato, almeno all’inizio, ma è comunque sempre il Lugano a dettare i ritmi e ad avere le occasioni migliori. Come quella sul conto ancora di Joly, al ventottesimo, che prima incravatta Smirnovs e poi il già citato Wolf, impegnando Zurkirchen con un pericoloso backhand. La reazione ospite è affidata a una combinazione ‘di prima’ tra Profico, Ojamäki e Audette, con Schlegel che si esalta, catturando il disco nel suo guantone. Cosa che, invece, poco dopo non riesce a Zurkirchen, sul tocco a botta sicura di Fazzini sul primo palo, dopo gran bel taglio di Alatalo dalla destra, per il meritatissimo nuovo vantaggio bianconero, al 36’36’’.

Anche nei primi scampoli di terzo periodo il portiere più sollecitato è indubbiamente Zurkirchen, che dapprima riesce a evitare la terza capitolazione dopo un perfido (ma involontario) tocco col pattino di Canonica, e poi deve superarsi per dire di no a Joly. Il Lugano spinge, gioca e crea, il Kloten invece segna, appena ne ha l'occasione. Come al 46'58‘’, quando – con Arcobello rimasto a terra – gli Aviatori si presentano in situazione di superiorità numerica davanti al povero Schlegel, che deve dichiararsi battuto sulla conclusione di Ramel. Un gol dal nulla, che il Lugano non meriterebbe: infatti, passano appena venti secondi, e Samuel Guerra in versione topscorer manda fuori tempo Zurkirchen sul tocco di Joly: è il punto del 3-2 al 47'18‘’.

Punto nell'orgoglio, per la prima volta il Kloten prova a prendere in mano la situazione. E bisogna dar loro atto: quando arrivano nel terzo, gli uomini di Marjämaki riescono spesso a rendersi davvero pericolosi. A proposito di pericoli: il Lugano è costretto a stringere i denti per centoventi secondi a 4 contro 5, per uno sgambetto di Carr ai danni di Schäppi: una situazione gestita benissimo dai quattro bianconeri in pista, che una volta ritrovata la parità numerica sul ghiaccio vanno vicini al quarto gol prima con Arcobello e poi con Zohorna. A 1'14‘’ dalla fine il Kloten richiama il portiere in panchina, e bastano solo una trentina di secondi a Sekac per firmare il definitivo, e strameritato, 4-2 a porta vuota.

Lugano - Kloten (1-1 1-0 2-1) 4-2
Reti: 11’52’’ Verboon (Jesper Peltonen) 1-0. 12’36’’ Morley (Ramel, Derungs) 1-1. 36’36’’ Fazzini (Alatalo, Patry) 2-1. 46'58‘’ Ramel (Morley) 2-2. 47'18‘’ Guerra (Joly) 3-2. 59'06‘’ Sekac (Carr/a porta vuota) 4-2.
Lugano: Schlegel; Hausheer, Dahlström; Mirco Müller, Aebischer; Jesper Peltonen, Alatalo; Guerra; Carr, Canonica, Joly; Sekac, Zohorna, Zanetti; Verboon, Marco Müller, Cormier; Fazzini, Arcobello, Patry; Reichle.
Kloten: Zurkirchen; Profico, Niku; Wolf, Grégoire; Steve Kellenberger, Steiner; Sataric; Audette, Aaltonen, Ojämaki; Ramel, Morley, Smirnovs; Meyer, Schäppi, Meier; Marchon, Diem, Weibel; Derungs.
Arbitri: Hungerbühler, Piechaczek (Ger); Fuchs, Bürgy.
Note: 5’236 spettatori. Penalità: 1 x 2’ contro il Lugano; nessuna contro il Kloten. Tiri in porta: 39-17 (16-6, 14-6, 8-6). Lugano privo di Thürkauf, Morini (entrambi infortunati), Aleksi Peltonen, Meile (in soprannumero) e Cjunskis (in prestito al Sierre); Kloten senza Simic (infortunato), Matthew Kellenberger, Sidler, Aebi e Schreiber (tutti in soprannumero). Kloten senza portiere dal 58'48‘’ al 59'06‘’.Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Luca Fazzini e Misha Ramel.