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Il Lugano rialza la testa e batte i campioni svizzeri

Impeccabile l’approccio dei bianconeri, passati subito in vantaggio e rimasti sempre avanti ai granata fino alla fine

Serviva proprio una vittoria ai piedi del monte Bré. Un successo che è arrivato, questa sera, accompagnato anche da un’eccellente prestazione degli uomini di Luca Gianinazzi, capaci di imporsi per 7-4 sul Ginevra.

Affamato di riscatto dopo la batosta rimediata contro il Rapperswil, il Lugano ha subito mostrato le sue fauci di fronte alle Aquile. Un avvio di gara aggressivo, quello dei bianconeri, che ha colto impreparati i granata. Notevole la mole di gioco offensivo creata dai ticinesi, in particolare con le prime due linee sul ghiaccio (pericolosi Carr, nuovamente confermatosi in forma, ma anche Ruotsalainen e Joly).

La prima rete dell’incontro l’ha trovata Arcobello in boxplay. Un offside ravvisato dagli arbitri gli ha inizialmente negato lo shorthanded, ma una manciata di secondi dopo ha ritrovato la via del gol, approfittando di un retropassaggio sbagliato dai ginevrini e lanciandosi a rete partendo da centro-pista (8’11”).
Il complesso di Gianinazzi ha tenuto alto il forecheck anche all’alba del periodo centrale. Una pressione che ha fruttato, perché a 21’10” Marco Müller ha raddoppiato il vantaggio, grazie ad un gioco di bastone che gli ha permesso di bucare Mayer sul suo palo. Quello del numero 10 non è stato il solo gol del Lugano nel secondo periodo. Anche Wolf, infatti, è tornato a scrivere il suo nome sul tabellino, con un polsino in diagonale che si è infilato sotto l’incrocio dei pali (28’59”).

Il Servette non è però ovviamente la più facile delle prede, ed è rimasto in vita – e ampiamente in partita – grazie al suo powerplay. Prima e dopo la rete di Wolf, le Aquile sono andate in gol in superiorità numerica con Jooris (25’32”) e Hartikainen (36’13”). Non è mancata qualche scintilla di nervosismo, come da recente tradizione ormai nella sfida fra le due squadre, questa volta innescata dall’ex di serata Bertaggia, autore di un violento check alla testa che ha mandato in escandescenza Mirco Müller (entrambi puniti con una penalità di partita). Scintille che si sono intensificate al termine della gara, quando è stato Walker a fare la voce grossa.
Bagarre a parte, il Lugano ha dato lo strappo decisivo alla contesa durante la prima metà del terzo periodo, nel giro di un minuto e mezzo. Un fulminante one-timer di Fazzini (45’40”), e subito dopo il gol di Thürkauf (47’01”) hanno sancito un uno-due che ha permesso ai sottocenerini di affrontare l’ultima porzione di gara in fiducia. Oltre che per il punteggio, i bianconeri sono sembrati in controllo sul piano mentale. L’immediata rete di Haapala (47’46”) non ha infatti minato le loro certezze. Un controllo che si è tradotto in un altro punto, il primo in bianconero di Ruotsalainen, che ha battuto a rete dopo essere stato servito a rimorchio da Marco Müller (51’11”). A nulla se non che a ritoccare il risultato finale sono poi servite le reti di Haapala (54’02”) e Carr (59’14”), che hanno condotto la partita al risultato finale di 7-4.
Sabato i bianconeri si sposteranno nei Grigioni per fare visita al Davos.

Lugano - Ginevra (1-0 2-2 4-2) 7-4

Reti: 8’11” Arcobello 1-0; 21’10” Ma. Müller 2-0; 25’32” Joorish (Haapala) 2-1; 28’59” Wolf (Verboon, Walker) 3-1; 36’13” Hartikainen 3-2; 45’40” Fazzini (Arcobello) 4-2; 47’01” Thürkauf (Zanetti, Carr) 5- 2; 47’46” Haapala (Harikainen) 5-3; 51’11” Ruotsalainen (Ma. Müller) 6-3; 54’02” Haapala (Hartikainen, Vatanen) 6-4; 59’14” Carr (Thürkauf) 7-4.

Lugano: Koskinen; Mi.Müller, LaLeggia; Alatalo, Peltonen; Guerra, Andersson; Wolf; Carr, Thürkauf, Zanetti; Ma. Müller, Ruotsalainen, Joly; Morini, Arcobello, Fazzini; Verboon, Canonica, Walker; Gerber.

Arbitri: Tscherrig, Urban; Cattaneo, Wolf.

Note: 4’513 spettatori. Penalità: Lugano 4x2‘; + 1x5’+20’; Ginevra 6x2’; + 1x5’+20’.