Dolorosa sconfitta per la truppa di Luca Gianinazzi: ospiti padroni totali alla Cornèr Arena e vincenti per 6-1, con cinque gol nei primi 20’.
Se l’ultima battuta d’arresto patita dai bianconeri, durante la trasferta di Rapperswil, non aveva fatto scattare alcun tipo di allarme, l’odierna batosta inflitta dal Friborgo (1-6) macchia l’ottimo percorso di risalita che la compagine sottocenerina pareva aver imboccato nelle recenti uscite. Un insuccesso di fronte ai burgundi non è di per sé un fallimento – a maggior ragione vista l’eccellente performance degli uomini di Christian Dubé – ma la prestazione di Arcobello e compagni è stata ampiamente insufficiente, una di quelle che è bene cancellare il prima possibile…
La nave bianconera è colata a picco ancor prima di salpare. La brigata di Luca Gianinazzi è infatti andata in apnea, e poco dopo definitivamente annegata, durante un primo periodo degno del più terrificante dei film horror, in cui i Dragoni hanno impietosamente affondato i padroni di casa segnando cinque gol.
Pronti, via e, a 1’47", Bertschy ha portato subito in vantaggio i suoi, sgusciando tra le casacche bianconere prima di freddare Koskinen (oggi rientrato fra i titolari, ma uscito dopo la quinta rete). Decisamente fiacchi sono stati i tentativi di immediata risposta dei sottocenerini, di fatto incapaci di giungere alla fase di rifinitura. La penalità di 2’+2’ inflitta a Morini ha dunque spianato la strada all’allungo burgundo – già sfiorato in precedenza – che più che un allungo è stato lo scatto di un centometrista. Oltre a sfruttare entrambe le finestre di superiorità numerica per andare in rete con Sprunger (15’43") e Gunderson (16’28"), infatti, il Friborgo ha rincarato la dose cavalcando il momento positivo, grazie alle segnature di Bykov (17’39") e Desharnais (18’51"). Quattro reti in poco più di tre minuti, che, sommate a quella iniziale di Bertschy, hanno surclassato un Lugano impreciso, scarico e privo di idee.
L’assolo burgundo dei primi venti minuti ha lasciato poco da dire al resto della contesa. Il Friborgo ha, come prevedibile, abbassato il baricentro a protezione della gabbia difesa da Berra, il che non ha comunque facilitato le operazioni offensive dei bianconeri, innocui nella quasi totalità dei casi. Il tabellone è tornato a muoversi nell’ultima frazione, con la rete di Mottet da una parte (47’24") e Andersson dall’altra (55’22"). Due segnature che però non cambiano la sostanza dell’incontro: largo successo del Friborgo, vittorioso per 1-6 alla sirena finale.
Ad attendere la banda di Luca Gianinazzi c’è ora un weekend rovente in chiave classifica, in quanto affronterà le due compagini che laprecedono nella graduatoria. Venerdì sarà di scena a Zugo, mentre sabato ospiterà il Kloten (sconfitto dall’Ajoie nel suo impegno odierno). Urgerà sin da subito ricalibrare il tiro, in quanto con ogni probabilità la corsa ai pre-playoff si giocherà punto a punto fino alla fine della regular season…
LUGANO-FRIBORGO 1-6 (0-5; 0-0; 1-1)
Reti: 1’47" Bertschy (Rask) 0-1; 15’43" Sprunger (Rask) 0-2; 16’27" Gunderson (Kuokkanen) 0-3; 17’39" Bykov (Jörg, Diaz) 0-4; 18’51" Desharnais 0-5; 47’24" Mottet (Kuokkanen) 0-6; 55’22" Andersson (Herburger, Mi.Müller) 1-6.
LUGANO. Koskinen (18’51" Schlegel); Klok, Alatalo; Mi.Müller, Andersson; Guerra, Wolf; Villa; Granlund, Ma.Müller, Carr; Morini, Arcobello, Connolly; Zanetti, Thürkauf, Fazzini; Gerber, Herburger, Vedova; Stoffel.
Penalità: Lugano 4x2’; Friborgo 2x2’.
Note: Cornèr Arena, 4’476 spettatori. Arbitri: Lemelin, Ruprecht; Schlegel, Huguet.