L’Hc Ascona ritrova la Seconda Lega e Francesco Bizzozero come nuovo allenatore, ‘attratto dal progetto e dalla passione del presidente Monotti’
L’Ascona ha potuto festeggiare la scorsa primavera la promozione in Seconda Lega e l’inizio di stagione è stato positivo, con quattro vittorie in sei partite, ma alla Siberia non c’è spazio per voli pindarici: «È certamente un buon inizio, nulla è stato facile – conferma l’allenatore Francesco Bizzozero – abbiamo avuto diversi nuovi innesti, il salto di categoria dalla Terza alla Seconda Lega è grande, inoltre abbiamo avuto i soliti problemi con il ghiaccio, che fino a due settimane fa non era disponibile alla Siberia, quindi ci siamo allenati a Prato Sornico e Biasca. Inoltre abbiamo avuto tante assenze, un po’ per lavoro, un po’ per vacanze, ma adesso finalmente il gruppo è quasi completo. Ad aver avuto un po’ più di ghiaccio saremmo magari un po’ più avanti, ma stiamo lavorando bene. Mi trovo molto bene, anche lo staff è nuovo, ma abbiamo delle buone sinergie e la stessa mentalità, quindi non è difficile lavorare con Davide Bertin e Paolo De Luca, abbiamo un buono scambio di idee, riuscendo a integrare degli U20 che formeranno il futuro zoccolo duro dell’Ascona. A me è stata chiesta come prima cosa la salvezza, arrivando tra le prime otto squadre (su dieci), che si qualificano per i playoff. Da lì in avanti è tutto di guadagnato».
Luca Gianinazzi è tra l’altro la dimostrazione che un buon allenatore può spesso partire anche dal basso: «Conosco Gianinazzi, mi auguro che faccia bene, ma soprattutto che venga aiutato perché è una brava persona e un buon allenatore. Sono contento per lui e se lo proteggono può fare benissimo. Sono cinque anni che alleno e mi piacerebbe ritornare a fare dell’hockey il mio lavoro principale, però le possibilità in Ticino non sono molte. Ho lavorato a Chiasso, è andata bene, ma poi ci sono state delle decisioni a livello di comitato che non condividevo, poi a Bellinzona ho fatto un’ottima esperienza di due anni, ma mi sentivo un po’ chiuso, non avevo la libertà di poter lavorare come mi piacerebbe, mentre l’Ascona mi ha dato questa possibilità, ci siamo incontrati in estate e mi è stato presentato un progetto che mi ha subito entusiasmato. Un altro motivo per cui ho accettato è stato il presidente Paolo Monotti, che non conoscevo prima, una persona con tanta passione e che ci tiene alla squadra, il feeling che c’è in squadra nasce anche da lui».
Bizzozero è noto ai più per una lunga carriera da professionista (oltre 100 partite in A con Lugano, Coira e Friborgo, più altre 500 in B), ma vanta anche un’ampia militanza nelle leghe minori: «Ho giocato a Chiasso, festeggiando anche la promozione in Prima Lega, poi ho fatto qualche anno nel Pregassona. Quando io sono arrivato in Seconda Lega il livello era paragonabile alla Terza Lega di oggi, mentre ora, soprattutto in Svizzera tedesca, ci sono molti giocatori che sono arrivati a giocare magari in Prima Lega o in B, che non sono riusciti a fare il salto da professionisti, ma che poi hanno deciso di orientarsi verso il mondo del lavoro, scendendo in Seconda Lega e alzando automaticamente il livello». Il presidente Monotti aggiunge che «vogliamo evitare di scendere subito come successo dopo l’ultima promozione, ma la squadra è buona e relativamente giovane e vista anche la partenza molto buona siamo ottimisti».
Monotti spiega poi come si è arrivati a scegliere Bizzozero per la panchina: «Alla fine della scorsa stagione abbiamo deciso consensualmente di lasciarci con Achille D’Ambrogio, essendo arrivati ormai alla fine di un ciclo, abbiamo quindi incontrato diversi papabili, ma la figura di Francesco ci è subito piaciuta, sia per i suoi trascorsi in Lega Nazionale, sia per la sua filosofia incentrata sulla valorizzazione dei giovani del vivaio, infatti già in queste prime partite alcuni di loro sono stati impiegati con frequenza, mentre altri sono stati convocati per gli allenamenti».
La notizia più bella per tesserati e simpatizzanti asconesi è però probabilmente un’altra… «Stiamo facendo tutti i passi burocratici per ottenere i permessi per la costruzione del tetto della pista; come evidenziato dal sindaco di Ascona, l’intenzione è quella di iniziare i lavori immediatamente al termine della stagione in corso, quindi a metà marzo, per ultimare l’opera entro metà settembre, in modo che questa dovrebbe essere l’ultima stagione con la pista scoperta. Almeno l’inconveniente della pioggia verrà risolto. Durante l’ultima estate invece il Comune ha stanziato un credito per riparare la piastra che presentava diversi difetti e perdite, ristrutturato il "sotto", aspettiamo con impazienza il "sopra"».
Anche il settore giovanile (l’Hc Rivers, in collaborazione con Verzasca e Vallemaggia) è florido: «Il progetto ormai funziona bene da due-tre anni e conta ormai circa duecento giovani, siamo contenti del buon lavoro svolto, anche grazie a Paolo De Luca che funge da responsabile tecnico. Siamo convinti che il numero dei tesserati potrà crescere una volta che anche alla Siberia avremo il tetto, perché il bacino del Locarnese e Valli è importante. A livello di prime squadre si è intavolata una discussione, che stenta un po’ a decollare, ma uno dei compiti di Paolo De Luca è anche quello di coordinare la ripartizione dei giovani tra le tre squadre».
Qualche grattacapo in più sussiste invece per quanto concerne la gestione corrente del club: «Ormai ci basiamo ancora tanto sul volontariato e se per quanto riguarda gli allenatori e assistenti funziona tutto bene, facciamo più fatica a trovare chi si mette a disposizione, per esempio per il cronometraggio, ma stiamo studiando delle soluzioni. Ogni tanto i genitori tendono a "parcheggiare" i figli, mentre noi auspicheremmo una maggiore collaborazione da parte loro, ma penso che sia un problema comune a molti. Inoltre avendo dovuto dedicare diverse energie per raccogliere fondi per la copertura (attraverso anche un riuscito crowdfunding) ci siamo trovati spiazzati su altri fronti, ora dovremo ricominciare più intensamente la ricerca di sponsorizzazioni, anche perché ovviamente una stagione in Seconda Lega comporta ben altri costi rispetto alla Terza e che essendo l’Ascona il club più grosso nell’ambito dei Rivers è anche quello che contribuisce maggiormente dal punto di vista economico».