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Orsi nuovamente stanati. ‘Ma di lavoro da fare ce n'è ancora’

Per la seconda volta in stagione il Lugano fa il pieno di punti (e morale) a Berna. Fazzini: ‘Successo ottimo per il morale, ma non siamo ancora guariti’

Alla PostFinance Arena è ancora festa bianconera
(Keystone)
3 gennaio 2025
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Chi ben (ri)comincia è a metà dell’opera. E meglio di così il Lugano non poteva cominciarlo il 2025, ossia riprendendo il discorso dopo la pausa per le festività natalizie esattamente da dove l’aveva interrotto la sera di lunedì 23 dicembre, quando nel terzo derby stagionale, andato in scena alla Cornèr Arena, aveva sopraffatto l’Ambrì Piotta. Un successo a cui ieri sera gli uomini di Luca Gianinazzi hanno dato continuità andando a prendersi alla PostFinance Arena (per la seconda volta in stagione e per la terza in altrettanti scontri diretti complessivi con il Berna) la posta piena. Tre punti ottimi per il morale e, finalmente, anche per la classifica, con il Lugano che cede la scomodissima tredicesima posizione, sinonimo di playout al termine della stagione regolare, proprio ai leventinesi. E se è vero che ora come ora le considerazioni di classifica lasciano il tempo che trovano, visto che l’intruppamento nelle parti meno nobili della classifica vede coinvolte squadre che hanno disputato un numero di incontri diverso fra loro (dalle 30 del Ginevra Servette, nono, alle 33 dei biancoblù, tredicesimi, passando per le 32 giocate da Fazzini e compagni), di certo ben più concrete sono quelle che porta in dote il successo del Lugano in quel di Berna. Il secondo consecutivo, cosa che agli uomini di Gianinazzi non riusciva più addirittura dalle prime giornate di campionato, e più precisamente da quella decina di giorni tra il 19 e il 28 settembre in cui avevano piazzato quattro vittorie l’una in fila all’altra. Poco importa se questo sospirato doppio successo filato Arcobello e compagni lo hanno trovato a cavallo di una pausa di campionato. Anzi, a guardarlo da un’altra prospettiva, si potrebbe anche dire che il Lugano stavolta ha saputo riattaccare la spina senza accusare cali di tensione. «Volevamo ricominciare uscendo dalla PostFinance Arena con i tre punti e ci siamo riusciti, e questa è una bella iniezione di fiducia – analizza ai microfoni della Rsi Luca Fazzini –. Sapevamo che questa è una pista difficile da espugnare e che per riuscire nei nostri intenti avremmo dovuto essere il più cinici possibile. Lo siamo stati, trovando gol pesantissimi nei momenti chiave della partita». Una di queste reti porta proprio la firma del numero 17 dei bianconeri: quella del momentaneo 1-2 nelle battute introduttive del terzo tempo. Se al primo vantaggio dei ticinesi, trovato da Joly nel primo tempo, i padroni di casa avevano replicato all’inizio del periodo centrale, a quello del bomber di Arzo gli uomini di Tapola non hanno saputo replicare. L’1-3 insaccato da Carr (al termine di un’azione in cui anche Fazzini ci ha messo lo zampino) è poi stato quello che ha impresso la svolta definitiva alla partita.

L’attaccante 29enne però preferisce non farsi facili illusioni: «Staccare la spina per qualche giorno ci ha sicuramente fatto bene, aiutandoci a liberare la mente, ma non siamo ancora guariti: torno a ripeterlo, questo successo fa bene al nostro morale ma di lavoro ce n’è ancora tanto da fare, per cui ora è giusto festeggiare, ma già dal viaggio di rientro a Lugano dobbiamo voltare pagina, dimenticando subito questa vittoria, e iniziare a lavorare in funzione della prossima partita». Una prossima partita che vedrà i bianconeri affrontare alla Cornèr Arena il Friborgo.