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La Verzasca, una valle che respira hockey

Il club di Sonogno si trova attualmente ai vertici della Terza Lega. Martino Prat: ‘C’è chi ha giocato assieme per trent’anni’.

14 dicembre 2022
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Il campionato di Terza Lega ticinese ha da poco superato la metà della stagione regolare e tra le squadre più "calde" c’è il Valle Verzasca di Martino Prat. «Siamo contenti, finora siamo nelle parti alte della classifica assieme a Blenio, Chiasso e Cramosina – spiega l’attaccante 37enne, una vita con il camoscio sul petto –, con sole tre sconfitte con la nostra bestia nera Blenio e con il forte Cramosina. Attualmente Nivo, Lodrino e Vallemaggia sono invece più staccati. Noi puntiamo a concludere la stagione regolare più in alto possibile, poi vedremo a chi saremo abbinati nei playoff. Queste partite sono una preparazione per i giochi che contano, è una novità che non vediamo l’ora di sperimentare, era da anni che in Terza Lega la formula era sempre la stessa, per cui i playoff sono un bello stimolo per essere sempre pronti».

Cos’è cambiato in questi ultimi quindici-vent’anni di hockey minore?

«Il livello si è alzato parecchio, in Ticino, così come in Seconda Lega. Prima della promozione eravamo sempre nelle parti alte della Terza, anche negli ultimi anni abbiamo avuto buone squadre, ma ci sono sempre degli avversari validi, negli scorsi anni c’erano anche Pregassona-Ceresio e Ascona e il livello è alto. Infatti una squadra come il Locarno che negli scorsi anni faceva fatica e ora si è iscritta in Quarta Lega».

Sta intanto dando i primi frutti la partnership con Vallemaggia e Ascona, i cosiddetti Rivers: sono diversi i giovani che si stanno affacciando alla prima squadra verzaschese.

«Il nostro bacino è quello della valle, che un po’ come tutte quelle del Sopraceneri soffre lo spopolamento, però ci sono diversi giovani da Tenero, Gordola o oltre che vengono e che si trovano bene in squadra. Abbiamo un bel gruppo, ben amalgamato tra giovani e veterani, ci troviamo benissimo e questo è proprio lo spirito del Verzasca, che punta sull’ambiente. Infatti ai tempi della Seconda Lega c’era anche chi veniva da noi partendo dalla Vallemaggia e tuttora abbiamo giocatori che abitano nelle Terre di Pedemonte. Come settore giovanile non abbiamo tantissimi verzaschesi, per cui ben vengano ragazzi che escono dagli U20 dai Rivers e che trovano una società in cui si divertono e possono giocare tanto».

Il Lovald di Sonogno è una delle poche piste scoperte rimaste in Ticino, ma con un fascino inimitabile…

«Essere a Sonogno a giocare e vedere le montagne innevate attorno è uno spettacolo che nessun’altra pista in Svizzera può probabilmente offrire. So che si era parlato di coprire la pista al momento dell’aggregazione comunale, ma al momento siamo un po’ fermi».

Si può dunque dire che l’hockey è una delle attività che meglio rappresenta la valle?

«Soprattutto nei mesi invernali la Verzasca è una valle che respira hockey, molti ristoranti sono chiusi, per cui la pista è il luogo centrale di aggregazione, l’esistenza di questa società è importante per tutti, per fare sport inoltre c’è poca alternativa. Idem se qualcuno vuole fare qualcosa la sera non ha molte altre attività da fare».

E Martino Prat come ha iniziato a giocare?

«A dire la verità ho iniziato un po’ controvoglia, nei primi tornei Bambino o Piccolo ero portiere, poi ho fatto tutta la trafila. Ho avuto la fortuna che c’era tutto un gruppetto, con il quale si è riusciti ad avere tutte le categorie fino agli Juniori senza dover fare collaborazioni. Siamo poi passati in Prima squadra, festeggiando poco dopo la promozione in Seconda Lega. Abbiamo giocato per quasi trent’anni assieme».

Il club che ha festeggiato l’anno scorso i quarant’anni d’attività e si è appena fatto un bel regalo.

«Abbiamo appena inaugurato le nuove bellissime maglie, con gli sponsor senza sfondi colorati, con un camoscio bello grande in mezzo e con i colori originali di quarant’anni fa ai tempi dei miei idoli d’infanzia, il bianco e il blu, abbandonando il rosso».