Un gol del canadese a meno di 5 minuti dalla fine condanna i biancoblù alla sconfitta, in una serata in cui i leventinesi meritavano ben altra sorte
Anche il sabato è senza punti, per l’Ambrì di Luca Cereda, Con il tecnico biancoblù che contro il Ginevra decide di confermare il lineup della seconda parte del derby, compreso quindi Ciaccio tra i pali, con Zwerger e Regin che però sono affiancati da Kozun, rientrato in formazione a spese di D’Agostini, mentre per l’occasione il tredicesimo attaccante è Incir. Mentre sul fronte ginevrino la novità del weekend è senz’altro la presenza tra i pali di un volto ben noto in Ticino, quel Sandro Zurkirchen che la maglia dell’Ambrì l’aveva vestita per ben quattro stagioni tra il 2013 e il 2017, arrivato al Servette da Kloten per mezzo di una licenza B a causa della temporanea assenza dell’acciaccato Gauthier Descloux (il quale, secondo i piani, dovrebbe tornare in tempo per affrontare il Bienne, sabato).
Il primo tempo è combattuto e si apre subito con gli straordinari per Damiano Ciaccio, costretto a realizzare un mezzo miracolo al quarto minuto su un tentativo di Antonietti, che in mezzo allo slot più libero di così non potrebbe essere. Poi, quando la partita entra nel vivo, anche l’Ambrì si crea le sue belle opportunità per segnare, quelle capitate ad Heim, Grassi e, soprattutto, al rientrante Kozun, che a quattro minuti dalla sirena deve però prima portarsi il disco sul ‘backhand’ dopo un disco filtrante di Zwerger, e quando riesce a poi concludere Zurkirchen chiude il varco, prima che Regin provi vanamente a ribadire in rete. Il Ginevra tuttavia risponde prontamente, con due pericolosissime deviazioni volanti di Jooris davanti a Ciaccio in superiorità numerica (fuori c’è Fohrler per una trattenuta), con il puck che finisce a lato di un soffio.
La partita s’infiamma davvero però in avvio di secondo tempo. Quando dopo una penalità inflitta a Zwerger, per sgambetto, Yanick Fischer si vede spedire in panchina per una (pur involontaria) bastonata in faccia a Richard, sul cui viso c’è del sangue: gli arbitri sono così costretti a punire il difensore biancoblù con una doppia penalità minore, con i ticinesi che sono costretti a restare sul ghiaccio per 1‘32’’ a 3 contro 5. Superata brillantemente la prima difficoltà, i biancoblù incassano l’1-0 ospite (del solito Tömmernes, al 23’42’’) a quattro miseri secondi dalla fine della prima delle due penalità inflitte a Fischer. Così, sono costretti a stringere i denti per altri due minuti, superati infine senza ulteriori danni. Insomma: da quella difficilissima situazione gli uomini di Cereda escono con il minimo dei danni, oltre che rafforzati nel morale. Infatti quello dell’Ambrì è un crescendo, con il Servette che è costretto a fare i conti con una pressione sempre maggiore. Finché, meritato, arriva anche il pareggio, originato da una clamorosa leggerezza di Le Coultre, che mette un disco all’indietro senza guardare, e su quel puck s’avventa come un rapace, mettendo il puck alle spalle di ‘Zuri’ con la freddezza dello scorer. Ma non finisce lì: ci provano ancora Heim, Regin e, infine, McMillan, subito dopo un ingaggio in attacco, che sfrutta il tocchettino del solito Pestoni per liberarsi davanti al portiere, freddandolo in giravolta: è il sorpasso al 35’13’’.
E nel terzo tempo l‘Ambrì torna in pista con la stessa determinazione e continua a fare il suo gioco, ma ciò non impedisce al Ginevra di tornare in partita: capita al 50’23’’, nel bel mezzo di una penalità ingenua di Kozun, che sgambetta un avversario nel settore offensivo biancoblù, con Filppula che arriva per primo sulla respinta di Ciaccio, dopo una sberla di Tömmernes. A quel punto è tutta da rifare. Anzi: per i leventinesi le cose precipitano poco dopo, quando un altro tiro di Tömmernes rimbalza davanti a Ciaccio, e Pouliot ribadisce in rete. Cereda a quel punto le prova tutte: prima il timeout, poi a due minuti dal termine toglie Ciaccio, ma è tutto inutile.
Ambrì Piotta - Ginevra Servette (0-0 2-1 0-2) 2-3
Reti: 23’42’’ Tömmernes (Vatanen/esp. Fischer) 0-1. 29’26’’ Pestoni 1-1. 35’13’’ McMillan (Pestoni, Grassi) 2-1. 50’23’’ Filppula (Tömmernes/esp. Kozun) 2-2. 55’23’’ Pouliot 2-3.
Ambrì Piotta: Ciaccio; Zaccheo Dotti, Isacco Dotti; Fohrler, Fischer; Burren, Hietanen; Hächler; Trisconi, Kostner, Bianchi; Kozun, Regin, Zwerger; Bürgler, Heim, Kneubuehler; Pestoni, Grassi, McMillan.
Ginevra Servette: Zurkirchen; Karrer, Tömmernes; Vatanen, Le Coultre; Maurer, Jacquemet; Smons; Vermin, Filppula, Vermin; Moy, Jooris, Patry; Pouliot, Richard, Vouillamoz; Antonietti, Berthon, Riat.
Arbitri: Lemelin (Usa), Staudenmann; Progin, Duarte.
Note: 6‘616 spettatori. Penalità: 8 x 2’ contro l’Ambrì Piotta; 5 x 2’ contro il Ginevra Servette. Tiri: 31-34 (8-9, 11-12, 12-13). Ambrì privo di Fora e Pezzullo (infortunato), D’Agostini e Dal Pian (in soprannumero). Prima della partita omaggiato Elias Bianchi per le sue cinquecento partite con la maglia dell’Ambrì. Al 57’21’’ timeout chiesto dall’Ambrì. Ambrì senza portiere dal 58’03 al 60’. Premiati a fine partita Inti Pestoni e Sandro Zurkirchen.