Hockey

All’Ambrì non basta uno straordinario primo tempo

Energia, grinta e tre reti mettono il Ginevra alle corde. Alla fine, però, saranno gli uomini di Cadieux a imporsi, con gol partita di Jooris al 52‘54’’

Zwerger cerca di portare scompiglio davanti alla porta difesa da Dominic Nyffeler (Keystone)
7 gennaio 2022
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L’Ambrì inaugura il nuovo anno con una sconfitta, in quella che era la sua prima uscita dopo praticamente un mese senza giocare. Il giorno dopo l’annuncio del colpo di mercato Filip Chlapik, nella sera dei ritorni in pista di Dominic Zwerger e di quel Michael Fora che aveva messo piede in pista l’ultima volta a fine ottobre, quando s’era infortunato alla spalla nella sfida casalinga contro l’Ajoie. E sarà proprio il capitano biancoblù a mostrare la via ai compagni, in un primo tempo che, però, per i ticinesi parte davvero malissimo, con il Servette che sembra voler mettere subito le tende nel terzo difensivo ospite, e dopo aver nascosto il disco al primo blocco avversario segna subito l’1-0, al 49esimo secondo, al primo tiro in porta.

La verve ginevrina, però, praticamente si consuma lì. O almeno si spegne del tutto due minuti dopo, quando Le Coultre spedisce maldestramente il disco in tribuna, regalando due minuti all’Ambrì Piotta. Due minuti che i biancoblù sfruttano nel migliore dei modi: errore del finlandese Vatanen nel terzo, Pestoni ci prova senza successo, e sugli sviluppi dell’azione Michael Fora con una conclusione dalla distanza trova il modo di battere Dominic Nyffeler, sfruttando un velo di McMillan (che, forse, addirittura tocca). Da quel momento in poi, in pista ci sono soltanto gli uomini di Luca Cereda. Che in tutto il primo tempo si creano sei, sette buone occasioni per segnare, e la metà buona le mette in rete. Sfruttando tutta la loro energia, ma pure le difficoltà di un Servette che non riesce mai ad avere il controllo dello slot, e che al 6’10’’ subisce il 2-1 ospite di Pestoni (di nuovo su controllo sbagliato di Vatanen, stavolta con il piede) e poi al 13’23’’ il 3-1 di Isacco Dotti, che è il più lesto ad avventarsi su un puck dimenticato da tutti davanti al povero Nyffeler, alla sua seconda titolarizzazione tra i pali della gabbia granata, dov’è arrivato in prestito sino a fine mese per sopperire all’assenza di Descloux. E per dirla tutta, le due reti di vantaggio al ventesimo sono un risultato che va ancora stretto agli ospiti. Del resto, i numeri parlano da soli: sei contro diciotto (!) le conclusioni nel primo periodo.

Ben diverse, invece, le cose nel periodo centrale. Dove nei primi dieci minuti Nyffeler non deve compiere alcuna parata, anche perché i tentativi dei ticinesi trovano sempre qualche avversario sulla strada che porta alla gabbia. Quella che, invece, riescono a indovinare gli uomini di Jan Cadieux al 34‘28’’, alla seconda penalità quasi consecutiva sul conto dell’Ambrì, prima per un crosscheck di Bianchi, poi per un bastone alto di Trisconi: ed è proprio in quell’occasione che i ginevrini riducono lo scarto, con un gran tiro dalla linea blu del solito Tömmernes che viene sporcato in maniera imparabile davanti all’incolpevole Damiano Ciaccio. Ciaccio che due minuti dopo nulla può neppure sulla prorompente iniziativa dello scatenato Tömmernes, che s’infila in mezzo allo slot e dopo aver fintato la conclusione scarica il disco al liberissimo Jooris, il quale sul secondo palo deve solo appoggiare nella porta vuota. Un colpo durissimo per i biancoblù, anche pensando che qualche istante prima del pareggio ginevrino, Kostner era riuscito a sfuggire a Vatanen (ancora lui...) ma, una volta arrivato solo soletto davanti a Nyffeler, si era fatto chiudere la porta in faccia dal fratello maggiore del ben più famoso Melvin.

Così, quando le due squadre tornano sul ghiaccio all’inizio del terzo conclusivo, alle Vernets in pratica si deve ricominciare tutto da capo. Un terzo tempo in cui i ginevrini provano a insistere, ma le occasioni si fanno più rare, anche perché c’è sempre meno spazio a disposizione sul ghiaccio. Il Servette, però, è squadra a cui basta poco per fare la differenza. Un esempio di ciò lo si ha a sette minuti dal termine: disco basso sulla porta di Le Coultre, su cui Tyler Moy si getta come un falco, mettendo fine a una lunga serie di dieci partite senza il benché minimo punto personale. Per la seconda volta da inizio partita, insomma, i biancoblù sono costretti a inseguire. I padroni di casa, però, non sono più quelli caotici del primo tempo, e riescono così a traghettare in porto un importantissimo (e forse anche insperato, viste le premesse iniziali) successo.

Ginevra Servette - Ambrì Piotta (1-3 2-0 1-0) 4-3
Reti: 0’49’’ Richard (Vermin) 1-0. 3’59’’ McMillan (Fora, Heim) 1-1. 6’10’’ Pestoni (Regin, Zwerger) 2-1. 13’23’’ Isacco Dotti (Bürgler) 3-1. 34’28’’ Winnik (Tömmernes, Filppula/esp. Trisconi) 3-2. 36’34’’ Jooris (Tömmernes, Winnik) 3-3. 52’54’’ Moy (Le Coultre) 4-3.
Ginevra Servette: Dominic Nyffeler; Völlmin, Tömmernes; Vatanen, Maurer; Smons, Le Coultre; Mercier; Jooris, Filppula, Winnik; Smirnovs, Richard, Vermin; Moy, Pouliot, Miranda; Antonietti, Berthon, Vouillamoz; Arnaud Riat.
Ambrì Piotta: Ciaccio; Fora, Isacco Dotti; Burren, Hietanen; Fohrler, Zaccheo Dotti; Fischer; Incir, Grassi, Bianchi; Pestoni, Regin, Zwerger; Bürgler, Heim, Kneubuehler; D’Agostini, Kostner, McMillan; Trisconi.
Arbitri: Piechaczek (Ger), Dipietro; Obwegeser, Meusy.
Note: 3’592 spettatori. Penalità: 2 x 2’ contro il Ginevra Servette; 3 x 2’ contro l’Ambrì Piotta. Tiri in porta: 29-30 (7-18, 17-6, 5-6). Servette privo di Jacquemet (ammalato), Karrer, Descloux, Charlin, Tanner e Patry (infortunati); Ambrì senza Conz (ammalato), Hächler, Dal Pian, Cajka e Neuenschwander (in soprannumero). Ambrì senza portiere dal 59’18’’ e fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Henrik Tömmernes e Inti Pestoni.

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