Lo slovacco al debutto firma una doppietta che ha permesso al Lugano di espugnare la pista di Rapperswil e tornare alla vittoria dopo 3 sconfitte
Ci sono i classici debutti che non si scordano più. Quello di Libor Hudacek è uno di questi. Appena arrivato in Ticino, l’attaccante slovacco firma due segnature lasciando subito un segno indelebile.
I bianconeri, che ritrovano Josephs, Bertaggia, Herburger e Walker, non iniziano la contesa nel migliore dei modi. In powerplay lo svedese Djuse dopo nemmeno 4’ trova il vantaggio locale deviando un passaggio del solito Cervenka. La reazione ospite, in una gara piacevole e giocata da ambedue le parti a viso aperto, non si fa attendere. Dopo appena 28 secondi proprio Hudacek è abile a risolvere una mischia nello slot e insacca il punto del pareggio. La sfida è apertissima, entrambe le contendenti falliscono qualche buona occasione. L’equilibrio regna sovrano, i portieri sono sempre pronti, le difese svolgono un buon lavoro. A decidere la partita ci pensa allora al 37’ nuovamente Hudacek: a tu per tu con Nyffeler il 31enne non lascia scampo al portiere avversario. Nella circostanza s’intravedono doti tecniche e tanto sangue freddo. Nella terza frazione i locali provano ad alzare il ritmo, Fatton è fenomenale nel fermare un rigore di Cervenka al 48’ alzando il gambale destro. L’estremo difensore neocastellano si ripete poco più tardi contro Lammer, giunto solo davanti a lui. Nel finale di gara il Lugano gestisce bene il vantaggio ed è bravissimo ad annullare un ultimo powerplay di Rowe e compagni. Il Rapperswil non si rende più minaccioso e nel finale a porta vuota arriva il 3-1 di Arcobello.
Una vittoria del collettivo (con menzione per Müller imperiale nelle retrovie) anche se a spiccare è ovviamente la splendida doppietta di Hudacek. Il mattatore della sfida è felicissimo. «Non segnavo da 10 o 11 partite e farlo subito mi ha dato tanta fiducia», esordisce il numero 20, che nell’ultimo periodo comprensibilmente ha commesso qualche errore in fase difensiva e incassato due penalità ... «Ero stanchissimo, onestamente non sapevo se sarei stato in grado di giocare, il coach mi ha detto di provare. È stata una gara difficile, non pattinavo da giorni e prima della partita mi sentivo la febbre. Il medico mi ha detto di farmi una doccia e mi sono sentito meglio».
Un altro dei protagonisti è Matteo Nodari, autore di un assist degno del miglior Nummelin in occasione della seconda rete... «È stata una bella uscita di zona, ho ricevuto un ottimo passaggio da Müller, ho alzato la testa e ho visto Libor libero, era l’unico non marcato, ho provato a servirlo ed è andata bene», afferma Nodari. Una vittoria arrivata al termine di una prova convincente e solida... «Abbiamo ritrovato tanti compagni, si è lottato e il ritmo è stato diverso, direi che i tre punti sono meritati. Hudacek? Non conosce evidentemente ancora il nostro sistema, ma si è ambientato subito benissimo, prova ne sono le due reti». Sugli scudi anche il portiere Fatton, autore di una prova maiuscola. Il Lugano ha decisamente un grande lusso e l’imbarazzo della scelta tra i pali... «Abbiamo dei giovani incredibili, Fatton e Fadani meritano spazio, giocano veramente bene e ripagano la fiducia a suon di prestazioni».