I bianconeri, assai scaltri, sconfiggono i sangallesi 4-2. Ottima prova del portiere Fatton, menzione speciale anche per Thürkauf
Dopo la lunga pausa olimpica il Lugano si presenta a Rapperswil con Fatton in porta. Regolarmente presente Boedker, assente invece Herren, sempre infortunato. Il Rapperswil deve fare a meno dei difensori Maier e Jelovac.
A causa di un problema con il ghiaccio, la contesa inizia con qualche minuto di ritardo. Dopo qualche fase di studio sono i locali a portare il primo pericolo con Mitchell dopo 4’. Il Lugano è più cinico e al termine di un’azione di rilancio Carr apre le marcature. Bello nella circostanza l’assist di Thürkauf. Il Rapperswil, spinto da Cervenka, prova a cercare il pareggio, ma spesso i sangallesi sono leziosi. I bianconeri invece sono molto più diretti e badano al sodo. Thürkauf, tra i più attivi, impegna Nyffeler dalla corta distanza al 9’. Al 13’ è Wick a impensierire Fatton. Entrambe le difese concedono qualcosina, cosa più che comprensibile, considerato il lungo stop. Dünner tenta di sorprendere Fatton da posizione invitante, ma il portiere dei ticinesi è attento. Nel finale di periodo è infine Thürkauf a tirare a lato da posizione favorevole.
La seconda frazione si apre con una grande chance sprecata da Djuse, lo svedese pecca di mira. Poco dopo Fatton si supera e blocca due tentativi a botta quasi sicura dell’ex di turno Lammer. I sottocenerini provano a uscire dalla morsa, Josephs da posizione defilata impegna Nyffeler. Il Rapperswil attacca, ma senza successo. Chi sbaglia paga? Ebbene sì. Al 28’ Arcobello con una bella deviazione supera Nyffeler e porta il Lugano sul 2 a 0. I padroni di casa non mollano, Eggenberger al 30’ deve però nuovamente arrendersi a Fatton, in formato di lusso. Rowe e compagni di ritrovano al 33’ a 5 contro 3 per 47’’, Eggenberger perde una volta in più il duello contro il portiere avversario. Al 35’ il Rapperswil spezza l’incantesimo, Dünner può esultare. Il Lugano chiama il coach-challenge per un presunto offside (in diretta la sensazione è che il disco sia uscito dal terzo offensivo, ma le immagini televisive non permettono di stabilirlo con certezza), dopo lunga consultazione i giudici di linea confermano il gol e così il Lugano si ritrova di nuovo in inferiorità numerica, ma stavolta il boxplay luganese è ottimo. Ritrovata la completezza numerica il Lugano colpisce: al termine di una pregevole combinazione Thürkauf infila Nyffeler. Gli uomini di Hedlund cercano la reazione immediata, ma Fatton chiude puntualmente su Lehmann e così Riva e soci vanno alla seconda pausa sul comodo 3 a 1.
L’entrata in materia del terzo tempo vede una volta in più i Lakers all’offensiva, il Lugano però protegge efficacemente le zone nevralgiche davanti al proprio slot. Al 47’ grazie a un gol di Wick il Rappi dimezza lo scarto. Peccato, perché la rete cade proprio nel momento in cui i locali sembravano aver diminuito lo sforzo offensivo. Al 51’ Herburger all’ingaggio viene penalizzato per ritardo di gioco, ma Cervenka e compagni non sfruttano la chance. Finalmente al 53’ pure i ticinesi possono giocare per la prima volta in powerplay. In mischia Josephs e Thürkauf vanno vicini al quarto punto. Il powerplay dura appena 1’’, Thürkauf in effetti riceve una penalità. I sangallesi provano l’assalto finale, una discesa in solitaria di Cervenka viene bloccata da Fatton. Hedlund tenta il tutto per tutto e toglie il portiere, il Lugano ne approfitta e segna il 4 a 2 definitivo con Morini. Il sesto posto, che consente di evitare gli insidiosi preplayoff, è un po’ meno lontano.