Dopo un buon inizio, biancoblù traditi da un passaggio a vuoto nel 2° tempo in particolare incassando due reti nel giro di 195 minuti. Alla Vaillant Arena finisce 5-3.
L’Ambri Piotta non raddoppia. Dopo i tre punti messi in classifica sabato, i biancoblù non riescono a concedere il bis nell’impegno domenicale alla Vaillant Arena di Davos.
Sullo slancio del successo colto nemmeno 24 ore prima nel terzo derby stagionale, i biancoblù iniziano la partita con grande grinta. Non a caso le occasioni migliori dei primi 20 minuti sono per la squadra di Cereda, che in più di una circostanza sfiora la rete del vantaggio. La chance più grossa capita verso la metà del primo tempo con la quarta linea, quella formata da Neuenschwander, Dal Pian e dal rientrante Sabolic. Nella circostanza Sandro Aeschlimann e il Davos vengono salvati anche dalla traversa su un tiro di Dal Pian, dopo una precedente conclusione dello sloveno.
I secondi venti minuti iniziano sulla falsariga dei primi. Con le prime occasioni per sbloccare lo 0-0 sul conto degli uomini di Cereda, ma un Davos comunque capace di pungenti ripartenze. Lindgren, poco prima di metà partita, trova poi il modo di portare avanti i suoi, con la complicità di una deviazione di Fischer che si vede piombare addosso il disco dopo due interventi di Manzato. E quell’episodio dà la svolta al confronto. Perché i biancoblù vanno in tilt, e nell’arco di 195 secondi incassano altre due reti: quelle che portano la firma di Dubois e, ancora, Lindgren, fissando il risultato sul 3-0 con cui le due squadre vanno alla seconda pausa.
In entrata di terzo tempo il Davos cala il poker con Hischier, che porta i suoi sul 4-0. Il match a quel punto sembra chiuso. Anche il 4-1 di Rohrbach non sembra mutare di molto la sostanza. Poi, però, a poco più di 6 minuti dalla terza sirena, nell’arco di 24 secondi Müller segna la doppietta che riapre il match, infiammando il finale. Il 5-3 a porta vuota siglato da Herzog mette però il Davos al riparo da ulteriori brutte sorprese.