I biancoblù vincono e convincono nel recupero col Davos (alla Vaillant Arena finisce 2-1). Ma perdono Rohrbach
Parte subito forte la squadra di Luca Cereda, che nei primi minuti di gioco si crea un paio di ottime opportunità per sbloccare il punteggio. In particolare con Dario Rohrbach, che a due riprese va vicinissimo al gol. E proprio sulla seconda delle opportunità, il numero 9 dell’Ambrì Piotta si infortuna in un contrasto con un avversario e deve lasciare il ghiaccio. L’Ambrì però continua a spingere, e trova la rete con una deviazione volante di Neuenschwander. Nel finale del primo periodo il Davos prova in tutti i modi a recuperare il passivo, ma Manzato è bravo a preservare l’imbattibilità.
Mazzolini, poco prima di metà partita (e dopo un palo cntrato da Corvi in regime di superiorità numerica), cerca e trova la soluzione individuale che gli vale la sua prima rete stagionale e, soprattutto, il pesante raddoppio per i biancoblù. Che, poi, chiudono la frazione prendendo d’assedio Sandro Aeschlimann alla ricerca di quel gol che a quel punto potrebbe anche dare la svolta definitiva al match. Ma non arriva: ad arrivare, invece, è la seconda sirena che rimanda tutti negli spogliatoi.
Il terzo tempo si apre, come logica vuole, con il Davos proteso in avanti nel tentativo di rifarsi sotto. Ma, esaurita la sterile carica dei padroni di casa, l’Ambrì Piotta torna a tastare il polso a Sandro Aeschlimann, guadagnando altri preziosi minuti. Il Davos continua a insistere, ma col passare del tempo lo fa con meno lucidità, e ai biancoblù basta così arretrare un po’ il baricentro per fermare le folate locali. Fino al 55’33”, quando Egli regala ai suoi ex compagni il primo dispiacere della serata, e al Davos l’1-2 che riapre in tutto e per tutto il confronto. Nel finale Wohlwend prova anche la carta di togliere il portiere per inserire un sesto giocatore di movimento, ma di reti non ne arrivano più. Finisce così 1-2, con l’Ambrì Piotta che mette dunque in classifica tre punti preziosissimi