Hockey

Stavolta c’è troppo Bienne per l’Ambrì Piotta

I biancoblù incassano la prima sconfitta in stagione regolare contro i Seeländer: alla Tissot Arena finisce 3-1

21 gennaio 2020
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Pista diversa rispetto a sabato, ma stesse squadre sul ghiaccio. Come logica conseguenza, la ‘replica’ di Bienne-Ambrì Piotta nei minuti iniziali è una sorta di regolamento di conti: tante le frizioni ereditate dal match della Valascia, che i giocatori cercano di regolare alla Tissot Arena. Dove, per l’occasione, Luca Cereda deve fare a meno anche dell’acciaccato Upshall e di Hofer (stop di 3-4 settimane per l’austriaco). Ma, nonostante queste due defezioni, sono proprio i biancoblù a passare per primi, grazie a un tiro dalla blu di Pinana che sorprende Hiller. A spegnere l’entusiasmo degli ospiti ci pensa poi Brunner, che insacca un puck con Conz disteso sul ghiaccio: a nulla servono le proteste dei giocatori dell’Ambrì Piotta (per presunta ostruzione sul portiere): dopo aver rivisto l’azione al video, gli arbitri confermano la loro prima decisione: è gol.
Al 12’58” Pinana è costretto ad abbandonare la contesa zoppicante (gamba destra) dopo aver cozzato contro Zwerger, spinto da una bastonata di Riat (che rimedia 5 minuti di penalità e quella automatica di partita). Nel powerplay l’Ambrì Piotta piazza le tende dalle parti di Hiller, che però non capitola. Anzi, ad andare vicini alla rete sono i Seeländer, con una pericolosissima ripartenza a due contro uno. Il primo tempo, ricco di emozioni, si chiude però ancora sull’1-1.

Il Bienne cambia marcia e decide il match nei secondi 20’

È tutta un’altra musica nei secondi venti minuti. E a suonarla è il Bienne, che approfittando di una penalità rimediata da Goi nel finale del primo tempo, al rientro in pista dopo la pausa prende d’assedio la porta difesa da Conz. Al 21’10” Plastino è costretto a fermare Cunti con un fallo d’emergenza: inevitabile il rigore, che però il numero 10 dei locali non trasforma. Ma subito dopo arrivano altre due segnature del Bienne prima quella di Schneider (ancora con Goi espulso) e poi con Kohler (dopo un ottimo lavoro di Nussbaumer che spiazza difensori e portieri), dando una chiara piega alla partita. D’Agostini, in powerplay, prova a riportare sotto i suoi a fil di seconda sirena, ma la sua bordata dalla media distanza va a stamparsi sul palo alla sinistra di Hiller: i secondi venti minuti si chiudono così sul parziale di 3-1.

Molte scintille ma nessuna rete nel terzo tempo

I primi brividi del terzo tempo li fa correre Brunner lungo la schiena di Conz. Il numero 98 dei padroni di casa al 43’ si ritrova sul bastone un disco favorevolissimo, ma la sua conclusione, da due passi, manca clamorosamente il bersaglio. La sostanza della partita, comunque, non cambia, e nemmeno quel destino che sembra già scritto con largo anticipo.
Anche perché tutti i tentativi sulla parte opposta, provati dai vari Flynn, Müller, D’Agostini e Sabolic vanno a vuoto uno dopo l’altro. Poi lo sloveno va a caricare un avversario alle assi, rimediando 10’ di penalità che mettono il punto finale alla sua partita già al 54’04”, privando Cereda di un’altra preziosa pedina per l’assalto finale. La partita finisce così con il punteggio di 3-1.

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