Formula 1

Lotta Mondiale e Alonso, tutto il resto è noia

A parte il podio dell’iberico, il primo Gp del Qatar della storia regala emozioni solo a livello contabile con Hamilton che vince e accorcia su Verstappen

Celebrazioni di rito (Keystone)
21 novembre 2021
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È stata la corsa del sonno e della noia. Lo sapevamo, non ne siamo sorpresi, i piloti hanno espresso molto bene la loro opinione in merito al Gran Premio del Qatar. La pista l’hanno trovata divertente, ma certo sorpassare è altra cosa, si riesce solo perchè è stato inventato il DRS, sennò assisteremmo a trenini infiniti. Hamilton ha vinto passeggiando e la sua dichiarazione è stata semplicemente lapidaria: «È stato un po’ noioso ed ero sempre solo».

Rammentiamo che stiamo parlando di un Gp e non di un prodotto farmaceutico. Non è nemmeno questione di dominazione tecnica, ma proprio di costrutto delle cosiddette nuove piste che sono cariche di soldi, danno linfa e ossigeno ai team, ma si rivelano inutili. Bellissima scenografia di fuochi d’artificio e illuminazione notturna con tanto di show finale, certo, ma signori miei a noi piacerebbero le corse, le staccate, i corpo a corpo. In questo mondo tutto patinato e perfettino, anche la Formula Uno quando va nei nuovi territori si trova spesso confrontata con il nulla agonistico. È una scelta solo finanziaria, sportivamente erronea.

Si salvano la lotta per il titolo e un grande Alonso, mentre le Ferrari...

Vittoria schiacciante di Hamilton; recupero nonostante la penalità di Verstappen; exploit straordinario di Alonso che ha regalato ai tifosi l’emozione di vedere un campione del mondo 40enne conquistare un incredibile terzo posto. Questi gli “highlights” e l’aspetto da rimarcare è una Alpine capace oltre che con lo spagnolo anche con Ocon di farsi rivedere ai massimi livelli, complice una scelta di gomme molto azzeccata. La domanda che tutti si pongono è come faccia il team blu a ottenere risultati così eclatanti e ad esempio le Ferrari a farsi doppiare. Dovendo poi sentire – particolare davvero divertente – a fine gare Binotto affermare «siamo stati bravi nel risparmiare le gomme». Come dire abbiamo vinto un Ecorun, roba da brividi per i tifosi della Rossa.

La copertura Pirelli anteriore sinistra ha dato problemi a diversi piloti: Bottas, Russell, Latifi e Norris. Questo ha permesso a Red Bull, che invece i suoi due piloti li ha portati entrambi a punti, di avvicinare ulteriormente la Mercedes. Il distacco nel Mondiale costruttori è ora solo di cinque punti, mentre nella classifica piloti otto sono quelli di vantaggio che Verstappen conserva su Hamilton. Olandese che in regime di safety car virtuale a due giri dal termine ha cambiato le gomme siglando così il giro veloce e carpendo così un punto. Tutto servirà per mettere le mani su un Mondiali che molto probabilmente si deciderà nell’ultima tappa di Abu Dhabi, preceduta tra due settimane dal Gp dell’Arabia Saudita.

Toto Wolff ha dichiarato che le ingiustizie subite da Hamilton in Brasile abbiamo svegliato il leone che c’è in lui, mentre Chris Horner è sotto inchiesta per le dure parole rivolte alla FIA in merito alla penalità inflitta a Verstappen poco prima della partenza. Insomma un via vai di liti, tattiche e brutte parole che la dicono lunga sulla tensione nel paddock. Vale molti milioni un Mondiale, in entrambe le classifiche e dunque i colpi bassi fanno parte dello show.

Mercedes e Red Bull di un altro pianeta, Sauber ancora a secco

Dicevamo della bella prestazione di Alonso, che ovviamente ha rallegrato una giornata di gara così soporifera. Per onestà di cronaca va precisato l’iberico è arrivato terzo a oltre 59 secondi dai primi due e che dopo Perez, quarto, tutti sono stati doppiati. Vi chiederete come ciò sia possibile. È un problema come già accennato di non sorpasso unito al degrado del restare accodati: i primi hanno aria pulita e guadagnano, gli altri arrancano, unitamente alla conclamata realtà che Mercedes-Benz e Red Bull sono davvero di un altro pianeta.

Autrici di una bella partenza, le Sauber hanno concluso in 14esima e 15esima posizione, con Raikkonen e Giovinazzi che nel finale stavano acchiappando Ricciardo e Tsunoda. Ancora una gara a secco di punti, che a livello di classifica costruttori non permettono al team di Hinwil di confermarsi stabilmente quale ottava forza del Mondiale davanti ad Haas e Williams. Vasseur è alla fine di una stagione tormentata che idubbiamente peserà nel confronto con gli sponsor, che si aspettano decisamente un altro livello dal team elvetico.

Tra due settimane si vola in Arabia Saudita, altra pista nuova, per una lotta che si annuncia più viva che mai. La sensazione unanime nel paddock è che Hamilton abbia ritrovato uno smalto da campione quale è, mentre la Red Bull resta lì, ma sempre con quel piccolo quid per vincere le ultime due gare.