Formula 1

Bentornata a farci divertire, Formula Uno!

Nel Gp dell’Arabia Saudita Verstappen vince un appassionante duello con Leclerc, che rafforza la sua leadership in un Mondiale già pieno di colpi di scena

27 marzo 2022
|

Inutile nasconderlo: da molto tempo attendevamo gare nelle quali sino a poco prima della bandiera a scacchi due piloti si battessero in modo leale e divertente. Cosa dire se questo poi avviene anche per il terzo e quarto posto, per il sesto e settimo? E se i sorpassi non si contano, le scie sono finalmente prendibili e utilizzabili, le staccate al limite, le curve pennellate? Semplicemente che, perlomeno nelle prime due gare della stagione, il divertimento è tornato.

Sì, questo inizio di stagione 2022 rappresenta per qualunque appassionato il ritorno dell’essenza delle corse. In Arabia Saudita ha vinto con pieno merito Max Verstappen, che poco prima del termine ha infilato un Leclerc autore del giro veloce e che si è portato a casa il punto aggiuntivo, rafforzando la sua leadership nel Mondiale piloti. Precisando che siamo ovviamente solo all’inizio di una stagione lunghissimo e nella quale la tensione continuerà a salire, sottolineiamo come i due si cerchino ed è stato molto sportivo sentire, pochi secondi dopo il passaggio sulla riga dell’arrivo, le parole di Leclerc che si complimentava con Verstappen della vittoria. Molto bello, assai cavalleresco, persino raro nel recente passato.

Monoposto differenti ma vicine, lo spettacolo è garantito

Tempo di annotazioni ora. Su tutto la strategia alla ripresa della Safety Car per l’uscita di Latifi, con Leclerc che ha fatto di tutto per farsi passare da Verstappen alla ripartenza così da ingaggiare il Drs, ma l’olandese non ha abboccato. È questa la dimostrazione di quanto finalmente le monoposto possano ormai avvicinarsi tra loro con il cambio di aerodinamica, specie all’anteriore. Bello vedere la vicinanza nella differenza tra la Ferrari leader del Mondiale e la Red Bull campione del mondo in carica. Sui tratti veloci la monoposto di Verstappen recuperava regolarmente, a livello di profilo e potenza, mentre nel misto condotto la Rossa filava via ogni volta. Un bilanciamento dei due ruoli e delle caratteristiche che renderanno avvincenti i prossimi Gran Premi, con le loro differenze di tracciato.

Per la Red Bull, in attesa dell’annuncio dell’accordo con Porsche dal 2025/2026, si tratta della prima vittoria come costruttore di propulsori dopo il ritiro di Honda, che ora semplicemente fornisce una consulenza generale ai motori del team austriaco. Anche questa una prima molto meritata e importante. Qualche discussione di una "unsafe release" a carico della Red Bull di Verstappen su Sainz, giudicata dai commissari non avvenuta. Certo molto ravvicinata, ma non per questo meritevole di sanzioni e penalità.

Bene la nouvelle vague che impedisce ai team d’interagire con la direzione corsa dopo l’epoca Masi – sul cui defenestramento siamo profondamente perplessi – e così al rientro del pitstop della Safety, Perez si è visto obbligato a restituire la posizione a Sainz, che poi ha chiuso sul gradino più basso del podio.

Molti ritiri, Sauber un po’ deludenti, Hamilton senza parole

Molti i ritiri, tutti poco dopo la metà della gara, con fermate inattese ad esempio di Alonso e Ricciardo, un Bottas che non era in forma smagliante e molti altri. A proposito delle Sauber, sono state un poco deludenti, con Zhou ai piedi della zona punti ma principalmente per il gioco dei ritiri. Bottas ha sbagliato di nuovo la partenza e i fasti di Zeltweg contro Vettel che ne chiese il controllo per un’eventuale Jump Start sembrano davvero dimenticati. In gara ha galleggiato, appare chiaro come voglia sempre portare la sua monoposto al traguardo donando punti preziosi e remumerativi al team di Hinwil, ma pecca un poco di personalità. Che è forse la critica principale che gli ha sempre mosso la Mercedes-Benz.

Proprio la sua ex squadra ha gestito un quinto posto anonimo di Russell, serio e capace, per noi un talento vero. Hamilton solo decimo e su tutto vale la sua frase di sabato: "Non sento la macchina, proprio non so che dire".

Si torna a correre tra due settimane in Australia, circuito amato e conosciuto, che ritrova l’abbraccio di un pubblico affezionato e che saprà festeggiare la rinascita della F1. Possiamo attenderci di nuovo molto equilibrio tra i leader, le migliorie sono rinviate a Imola o meglio ancora a Barcellona. Prima che gli equilibri cambino, godiamoci questo inizio di stagione.