CALCIO

Il Lugano scrive la Storia, terza finale consecutiva

I bianconeri espugnano il Tourbillon con reti di Cimignani e Celar e il 2 giugno andranno a Berna a giocarsi la Coppa Svizzera

In sintesi:
  • Partita difficile nella pima mezzora e ben controllata nella ripresa
  • I bianconeri chiudono la sfida nel giro di 5’ a cavallo della pausa
27 aprile 2024
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L’amore tra il Lugano di Mattia Croci-Torti e la Coppa Svizzera non ha fine. Per la terza volta in tre anni, la compagine bianconera chiuderà la stagione andando al Wankdorf di Berna per l’atto conclusivo della competizione. Un biglietto timbrato nel calderone di un Tourbillon traboccante di entusiasmo per una squadra vallesana impegnata sì nel campionato di Challenge League, ma che con la Coppa ha un feeling ancora superiore a quello dei bianconeri. A decidere una partita più difficile di quanto la differenza di categoria potrebbe lasciare intendere, ci hanno pensato le reti di Cimignani e Celar, la seconda su un calcio di rigore invero concesso con manica piuttosto larga dal direttore di gara Urs Schnyder. Il Lugano ha dovuto stringere i denti, in particolare nella prima parte della sfida, quando i padroni di casa l’hanno messa sul piano del ritmo per cercare di sorprendere l’avversario. In quei primi 15”, è stato decisivo Amir Saipi, con un intervento difficilissimo e almeno altri tre tutt’altro che semplici. Con il passare dei minuti la maggior caratura tecnica dei ticinesi è venuta a galla con le due reti che hanno deciso la semifinale, ma anche con l'innata capacità di controllare il gioco, rallentando e accelerando a piacimento a dipendenza delle circostanze.

Mattia Croci-Torti propone un undici iniziale molto simile, almeno nei nominativi, a quello che una settimana fa ha superato il Losanna. Difesa a quattro sugli attacchi dei padroni di casa e a tre in fase di possesso palla, con Valenzuela che si sposta a centrocampo per dar manforte nella costruzione. Davanti, Bottani prende il posto di Cimignani, ma con funzioni da trequartista alle spalle di Celar, mentre il francese arretra di qualche metro per posizionarsi sulla fascia sinistra di centrocampo.

Il Sion parte forte e si crea la prima opportunità dopo tre minuti, con una conclusione di Sorgic sulla quale Saipi deve superarsi per mandare la palla in corner. Passano due minuti e una conclusione da fuori di Kabacalman respinta e non trattenuta dal portiere luganese dà vita a una mischia con pallone definitivamente spazzato da Hajdari. Al 7’ è la volta di Chouaref che da fuori costringe Saipi a deviare in corner con un intervento in stile ricezione pallavolistica. Altra opportunità per i padroni di casa, su errore congiunto tra Cimignani e Valenzuela: la conclusione di Baltazar è deviata in corner da Hajdari. Il primo quarto d'ora è tutto di marca vallesana, con il Lugano che prova a fare possesso palla, senza però riviera entrare in area di rigore avversaria. Proprio allo scoccare del 15’, tuttavia, un traversone di Steffen trova Bottani sul secondo palo, ma il numero 10, poco convinto, non riesce a impattare di testa come desiderato.

I bianconeri ci riprovano al 21’ con un colpo di testa di Celar su calcio di punizione di Steffen, con Fayulu che vola ad abbrancare la sfera con un intervento più spettacolare che difficile. Al 24’ ci riprova il Sion: recuperata palla sulla tre-quarti su errore di Mai, Chouaref scorrazza in area bianconera alla ricerca dello spazio per una conclusione e quando lo trova ne esce un tiro centrale e debole. Al 35’ il Lugano ci prova ancora sull’asse Steffen - Bottani, con il traversone del numero 11 che trova però il capitano di giornata un attimo in ritardo, nonostante si allunghi in spaccata.

Al 45’ il Lugano sblocca il risultato con un grandissimo gol di Cimignani, bravo a battere al volo dal limite dell’area dopo un cross di Doumbia e splendida deviazione d'esterno destro di Celar. Un gol nel momento più importante di un primo tempo nel quale i bianconeri hanno provato a fare la differenza con la tecnica, mentre i padroni di casa si sono affidati, imperversando nel primo quarto d’ora, soprattutto con l'aggressività.

Dopo la pausa le due squadre rientrano con gli stessi effettivi. Al 50’ l’episodio determinante: Doumbia prova ad entrare in area dalla destra ma perde palla,tenta di riconquistarla e finisce a terra assieme a Souza: il fallo sembrerebbe dell’ivoriano, ma Schnyder non è dello stesso parere e assegna la punizione dagli undici metri. Una decisione inappellabile, in quanto al Tourbillon, essendo stadio di Challenge League, non è in funzione il Var. Dal dischetto si presenta Celar che manda Fayulu da una parte e la palla dall’altra. L’episodio del rigore infiamma il Tourbillon e la panchina vallesana, con Barthelemy Constantin scatenato oltre ogni limite accettabile con il direttore di gioco e alla fine vede giallo. I bianconeri provano a calmare la situazione per controllare la rabbia di un Sion che si sente defraudato.

Al 72’ i padroni di casa potrebbero riaprire la partita. Lungo lancio del nuovo entrato Chipperfield per l’inserimento sul secondo palo di Ziegler che da due passi mette fuori. Due minuti più tardi ci vuole tutto l’istinto di Saipi per mandare in corner con il corpo un tentativo in allungo di Sorgic da due passi. È l’ultimo vero sussulto della squadra di Tholot.

Al 79’ è Vladi, subentrato a Celar, ad andare vicino al gol, con un colpo di testa da buona posizione che termina però alto sopra la traversa. Nell'ultima mezz’ora il Lugano cerca di addormentare il gioco e, nonostante i cambi effettuati, il Sion sembra progressivamente perdere energie. All’89’ sono ancora i bianconeri ad andare vicino al gol, con un diagonale di Aliseda che sorvola di poco l'incrocio dei pali della porta di Fayulu. I cinque minuti di recupero decretati da Schnyder al termine dei 90 regolamentari non regalano più emozioni, soltanto un parapiglia finale a triplice fischio già avvenuto. Dopo le Tuilière e il St. Jakob, il Lugano espugna anche il Tourbillon e regala ai suoi tifosi la terza finale consecutiva. Per i bianconeri, una pagina di storia.

SIon - Lugano (0-1) 0-2

Reti: 45’ Cimignani 0-1. 50’ Celar (rigore) 0-2.

Sion: Fayulu; Lavanchy, Schmied, Ziegler, Hefti (82’ Zagre); Kabacalman, Chouaref, Baltazar; Berdayes (75’ Ntenda), Sorgic, Souza (70’ Chipperfield)

Lugano: Saipi; Doumbia (75’ Espinoza), Mai, Hajdari, Valenzuela; Bislimi (84’ Macek), Grgic, Cimignani (84’ Aliseda), Steffen; Bottani (64’ Sabbatini); Celar (75’ Vladi)

Arbitro: Schnyder

Note: 15’400 spettatori. Sion senza Itaitinga, Bua, Gognuz (infortunati) e Buchlarhem (squalificato); Lugano privo di Belhadj (squalificato), Hajrizi, Przybylko e Berbic (infortunati). Ammoniti: 50’ Barthelemy Constantin (d.s. del Sion). 71’ Doumbia. 73’ Celar. 87’ Schmied