Calcio

Michel Aebischer: ‘L'Italia resta favorita’

Il centrocampista della Nazionale rossocrociata, alla vigilia del quarto di finale contro gli azzurri, invita a non sottovalutare l'avversario

27 giugno 2024
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Una serata al tavolo del blackjack per saldare ulteriormente i legami e per coltivare lo spirito di gruppo che, fin qui, ha caratterizzato l'avventura tedesca della Nazionale rossocrociata. Il clan elvetico sta davvero curando nei minimi dettagli l'avvicinamento alla sfida di sabato a Berlino contro l'Italia, valida per i quarti di finale di Euro 2024.

«Abbiamo fatto tutti un gran baccano», ha riassunto davanti alla stampa il fuori-programma con le carte in mano Michel Aebischer. Si è trattato insomma di una serata di festa e relax nell'antivigilia del fondamentale incontro dello Stadio Olimpico nella capitale tedesca. Spesso si abusa delle espressioni che vogliono descrivere la sintonia in seno al gruppo, ma nel caso di questa Nati guidata da Murat Yakin non vanno certo sprecate. Perfino Xherdan Shaqiri, che può sperare al massimo a un ruolo da comprimario, sta vivendo col sorriso sulle labbra e col suo consueto buonumore questa campagna tedesca. «Murat è stato chiaro sul ruolo di Xherdan fin dal primo giorno», precisano i portavoce della Asf, «e il giocatore ha accettato serenamente le scelte e le priorità del selezionatore».

‘L'Italia è favorita’

Malgrado la serenità diffusa nell'ambiente, i giocatori sanno bene che questi ottavi di finale saranno una montagna per nulla facile da scalare. «L'Italia resta favorita per il passaggio del turno», ha voluto ricordare Aebischer, che conosce molto bene il calcio del Belpase, visto che veste la casacca del Bologna. Parole che, il giorno prima, aveva del resto pronunciato anche Remo Freuler, suo compagno di club. «Gli azzurri hanno grande esperienza in questo genere di partite», ha aggiunto il centrocampista offensivo friborghese, «e soprattutto non dobbiamo dimenticare che si tratta dei campioni in carica».

Al Bologna dal gennaio 2022, Aebischer è comunque ben cosciente che gli italiani hanno un terrore assoluto di perdere. «A nessuno piacciono le sconfitte», ha detto simpaticamente il numero 20 rossocrociato, «ma gli italiani ne sono davvero ossessionati. Secondo la loro cultura, bisogna sempre e soltanto vincere. Mi sono accorto di questa cosa – e ho sentito questa pressione – già dal mio primo giorno a Bologna. In Italia la gente parla soltanto di calcio. Non ci sono soltanto le emozioni che le persone vivono allo stadio: il pallone laggiù fa parte del ritmo quotidiano della vita. Se fai una bella giocata, i tuoi vicini di casa o i camerieri nei ristoranti non mancheranno di commentarla. Nel Paese il calcio è lo sport numero 1, e te ne rendi conto ogni singolo giorno».

Come ci difenderemo?

Di certo, l'ottavo di finale di sabato contro l'Italia non sarà una partita come le altre, specie per i tre svizzeri che militano nel Bologna, vale a dire Dan Ndoye, Remo Freuler e appunto Michel Aebischer, anche se va ricordato che a Berlino non potranno incrociare in campo il loro compagno rossoblù Riccardo Calafiori, assente per squalifica dopo aver rimediato lunedì sera contro la Croazia il suo secondo cartellino giallo nel corso del torneo. «Dovremo innanzitutto difenderci bene», avverte Aebischer.

L'assenza di Silvan Widmer, anch'egli squalificato, fa un po' il pari con quella di Calafiori, rimette le cose in parità, in pratica. Secondo logica, sarà Leonidas Stergiou a sostituire l'argoviese nella sfida contro gli azzurri. Va però detto che, con Murat Yakin, certezze non ce ne sono: la mano sul fuoco non si può davvero mai metterla. Secondo alcune voci, infatti, invece di Stergiou potrebbe scendere in campo Steven Zuber, una mossa che obbligherebbe Aebischer a trasferirsi sulla fascia opposta. Risulterebbe comunque una soluzione quantomeno strana, tenuto conto che il bolognese, dopo le prime tre gare, costituisce con Ricardo Rodriguez un binomio quasi perfetto. «Abbiamo trovato i giusti automatismi», conferma con soddisfazione il 27enne ex Young Boys.

Un tabellone equilibrato

Michel Aebischer, come del resto tutti i suoi compagni, ha gettato un'occhiata al tabellone, secondo il quale la Svizzera potrebbe avanzare fino alla finalissima senza dover affrontare ed eliminare squadroni come Spagna, Francia, Portogallo e Germania. «Certo, abbiamo visto che la nostra parte del tabellone è la meno dura», sorride il nazionale elvetico. Ma sarebbe assurdo proiettarsi già in avanti ancor prima di giocare l'ottavo di finale. Aspettiamo il match di sabato, e poi, dovessimo vincerlo, ci metteremo davvero a studiare il tabellone».

In caso di passaggio del turno, i rossocrociati affronterebbero un'Inghilterra finora poco brillante oppure la Slovacchia. E, più in là, si potrebbe ipotizzare una semifinale contro Austria, Turchia, Romania oppure Paesi Bassi. «Ora tutto va resettato sullo zero», fa presente senza tutti i torti Aebischer. «Partite facili da giocare non ce ne sono più». A cominciare ovviamente da quella di sabato contro l'Italia, un Paese dove il calcio è sovrano e in cui la sconfitta è semplicemente inammissibile.

Dirigerà Marciniak

Sarà Szymon Marciniak a dirigere la sfida di sabato contro l'Italia. Il fischietto polacco, 43 anni, ha fin qui arbitrato una sola gara a Euro 2024, il 2-0 con cui il Belgio ha superato la Romania nella fase a gironi. Nel solo precedente in cui Marciniak ha diretto la Svizzera, i rossocrociati hanno battuto 2-0 l'Irlanda (ottobre 2019) nell'ambito delle qualificazioni a Euro 2020. Ricordiamo che il polacco nel 2022 ha diretto la finale di Coppa del mondo in Qatar, quando l'Argentina si impose ai rigori sulla Francia. L'anno scorso, invece, ebbe l'onore di arbitrare la finale di Champions League fra Manchester City e Inter, col successo inglese per 1-0.