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Freuler e una partita ‘che non è come le altre’

Il centrocampista della Svizzera a pochi giorni dall’appuntamento di Berlino: ‘Un ottavo di finale è speciale e per me lo è ancor di più contro l’Italia’

26 giugno 2024
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Stoccarda – Formato tra Winterthur e Grasshopper, sbocciato a Lucerna, impostosi all’attenzione internazionale a Bergamo e ora, dopo un anno poco incisivo a Nottingham, tornato a Bologna dove ha aiutato la compagine felsinea a raggiungere l’insperato traguardo di un posto in Champions League. Remo Freuler è sempre stato un perno delle squadre nelle quali ha militato e lo è, a maggior ragione, per la Nazionale di Murat Yakin. In rossocrociato ha esordito il 25 marzo 2017 contro la Lettonia e nel corso degli anni ha accumulato 70 presenze (e 83 selezioni). Dall’8 settembre 2021, vale a dire dalla partita successiva allo 0-0 di Basilea contro l’Italia nelle qualificazioni ai Mondiali in Qatar, non c’è stato impegno della Nati nel quale il 32enne glaronese non fosse in campo. Fanno 35 partite consecutive, ma nelle prossime settimane Freuler ha la ferma intenzione di aumentare il bottino. A partire dalla sfida di sabato a Berlino nel primo ottavo di finale di Euro 2024. E che l’avversario di turno sia proprio l’Italia, fa di quella partita qualcosa di speciale. Per lui, come per i suoi due compagni di squadra (in Nazionale e Bologna) Michel Aebischer e Dan Ndoye.

«È ovvio, quella di sabato sarà una partita diversa dalle altre. E non soltanto in quanto si tratterà di un ottavo di finale, importante a prescindere da ogni altra considerazione. Ho trascorso in Italia gli ultimi nove anni, fatta salva l’esperienza in Inghilterra. Nella Penisola io e la mia famiglia ci troviamo bene e abbiamo il Belpaese nel cuore. Saranno novanta minuti particolari, ma sarà nel contempo un ottavo di finale di un Europeo, all’interno del quale i miei sentimenti verso l’Italia non troveranno spazio».

La Svizzera ha chiuso con una grande prestazione contro la Germania una fase a gironi nella quale ha ottenuto cinque punti e subito soltanto tre reti, delle quali una su autogol e una al 92’, mentre l’Italia ha agguantato per i capelli un secondo posto che sembrava definitivamente svanito. Ciò nonostante, i bookmaker ritengono favoriti Barella e compagni… «E così è. L’Italia è l’Italia. Si tratta di una squadra forte, uscita da un girone da tutti considerato difficile. Inoltre, il fatto di segnare all’ultimo respiro la rete che l’ha proiettata a un ottavo di finale è senza dubbio positivo e la dice lunga sulle qualità caratteriali di quel gruppo. Detto ciò, a noi sta benissimo se i pronostici vanno all’Italia. Tanto meglio per noi se anche i giocatori azzurri la penseranno allo stesso modo».

Nella settimana tra il pareggio con la Germania e l’inizio dei playoff, la Svizzera deve trovare una soluzione all’indisponibilità per squalifica di Silvan Widmer. Yakin sembrerebbe voler puntare su Leonidas Stergiou, ma l’ex sangallese non è un laterale e se andasse in difficoltà aprirebbe un pericoloso vuoto sulla fascia destra. Di alternative non ce ne sono molte, anche perché la rosa non comprende un sostituto naturale di Widmer, tuttavia sarebbe possibile ipotizzare l’inserimento di Steven Zuber, più offensivo di Stergiou, ma che quel ruolo lo ha già ricoperto. Yakin, insomma, ha i suoi grattacapi, tuttavia anche Spalletti qualche gatta da pelare ce l’ha, in particolare l’assenza (pure lui per secondo giallo) di Riccardo Calafiori, tra i migliori nelle prime tre partite e compagno di squadra di Freuler al Bologna… «Non l’ho sentito, ha soltanto risposto quando ieri ho postato una mia foto assieme a Dan. Mi dispiace per lui. Mi sarebbe piaciuto affrontarlo una volta da avversario dopo averlo avuto per tutta la stagione come compagno di squadra».

Per come si è disegnato il tabellone della fase a eliminazione diretta, la Svizzera ha evitato tutte le squadre che fino a ora hanno maggiormente impressionato: Spagna, Portogallo, Germania saranno nell’altra metà, assieme alla Francia e al Belgio, mentre alla Svizzera toccherebbe l’Inghilterra ai quarti… «Non abbiamo mai speculato sulla parte del tabellone nella quale saremmo finiti. E lo dimostra la partita con la Germania: se Füllkrug non avesse segnato il gol del pareggio al 92’, ci saremmo trovati ad affrontare quelle compagini che si ritengono essere più forti. Ci siamo concentrati unicamente sul nostro gioco, cercando ogni volta la vittoria. Se poi la sorte ci abbia favoriti o meno, questo lo vedremo cammin facendo. Intanto, dobbiamo iniziare da un avversario tutt’altro che agevole come l’Italia…».

Con la quale la Svizzera ha in sospeso il conto di quella partita all’ultimo Europeo, nella quale era stata nettamente sopraffatta (3-0) in quella che, con ogni probabilità, era stata la miglior prestazione azzurra di tutto il torneo. Una sconfitta della quale fare tesoro… «La lezione è stata assimilata a breve giro di posta, tant’è vero che pochi mesi dopo noi ci siamo qualificati per i Mondiali e loro sono rimasti a casa. Credo sia stato importante l’arrivo di Murat, abbiamo analizzato gli errori commessi a Roma e ne abbiamo tratto insegnamento per le successive due sfide».

In effetti, gli ultimi tre scontri diretti mostrano un chiaro crescendo nel livello delle prestazioni, da quella inguardabile degli Europei, allo splendido primo tempo di Roma nel ritorno delle qualificazioni mondiali… «È vero, penso che in ognuna di queste partite ci sia qualche aspetto da tenere in considerazione. Tuttavia, questa Italia non è più quella di allora e noi siamo ulteriormente cresciuti. La tattica con la quale scenderemo in campo a Berlino, noi giocatori la scopriremo nei prossimi due giorni, ma posso assicurarvi che non ce ne staremo lì a guardarli in faccia come hanno fatto gli scozzesi con la Germania. Affronteremo l’avversario come sempre abbiamo fatto, con la nostra filosofia di gioco. Sappiamo che di fronte ci troveremo una squadra forte, che non muore mai, come ha dimostrato la sfida con la Croazia. È un gruppo, a dispetto di quanto si dice, in salute e forte sotto l’aspetto mentale».

A prescindere dal risultato, la Svizzera farà ritorno al campo base di Stoccarda subito dopo la sfida di Berlino. In caso di vittoria si preparerà al quarto di finale di sabato 6 luglio a Düsseldorf contro l’Inghilterra o la Slovacchia: in caso di sconfitta, il “rompete le righe” è previsto domenica a mezzogiorno. Ma a questa seconda possibilità nessuno vuole pensare…

Il giallo dei computer scomparsi

Tre computer scomparsi. È giallo in seno alla Nazionale svizzera che ha denunciato la sparizione di tre laptop in detenzione alla squadra di osservatori composta dai sei allenatori delle selezioni giovanili. Il gruppo era di stanza a Düsseldorf, in un hotel nei pressi dell’aeroporto ed era incaricato di seguire e analizzare le prestazioni delle potenziali avversarie della Svizzera negli ottavi di finale. Il furto, a quanto ha reso noto la federazione, è avvenuto nelle camere dell’hotel e la polizia, dopo la denuncia inoltrata, sta valutando le immagini delle telecamere interne per capire se è possibile risalire agli autori del gesto. Il gruppo di osservatori si è nel frattempo spostato nel campo base della Nazionale, dove in questi giorni fornirà a Yakin e al suo staff tutte le indicazioni necessarie per preparare dal profilo tattico l’ottavo di finale contro l’Italia.

Come ha precisato l’addetto stampa Adrian Arnold, nessun dato sensibile era presente all’interno dei computer scomparsi. «Se qualcuno sperava di approfittarne per metterci in difficoltà, gli è andata male». La relazione con la quale Francesco Gabriele e colleghi cercheranno di aiutare lo staff rossocrociato nella scelta della strategia giusta per mettere in difficoltà Luciano Spalletti, non è finita in mani sbagliate e nessuno ne avrà conoscenza prima di scoprirla sabato alle 18 direttamente sull’erba dell’Olympiastadion di Berlino.

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