CALCIO

Il Lugano la sblocca nel finale, quinta vittoria consecutiva

Stade Losanna battuto con le reti di Doumbia, Celar e Przybylko. Partita difficile, vittoria preziosa

30 marzo 2024
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Quinta vittoria consecutiva in Super League per un Lugano che ha faticato più del previsto per avere la meglio dello Stade Losanna. La supremazia della squadra di Croci-Torti si è concretizzata solo nell’ultimo quarto d’ora con le reti di Doumbia, Celar e Przybylko nel breve volgere di tre minuti. Un successo non esaltante per i bianconeri, a lungo irretiti dalla formazione vodese, la quale nella ripresa – per altro giocata tutta in dieci uomini per l’espulsione al 44’ di Diakité – si è costruita due buone occasioni per passare in vantaggio. Ma a questo punto della stagione, anche vittorie stilisticamente poco apprezzabili hanno un valore altissimo. Considerata la sconfitta del Servette a Winterthur, questa sera il Lugano se ne torna in Ticino a soli cinque punti dai ginevrini e dallo Young Boys (che ha però una partita in meno). a vetta della graduatoria non è poi così lontana da non permettere sogni di gloria…

Croci-Torti opta per un 3-4-4, con due novità essenziali: l’esordio dal primo minuto in questo 2024 di Martim Marques sul fianco sinistro di centrocampo e di Ignacio Aliseda davanti al portogherse.

Al 14’ la prima occasione capita sui piedi di Aliseda: un disimpegno errato della difesa losannese permette a Cimignani di mettere in mezzo per l’inserimento dell’argentino, il quale prova però a controllare la sfera invece di battere al volo di destro e ne esce un passaggio al portiere di casa Vachoux. Al 19’ su calcio di punizione da posizione piuttosto angolata, Grgic prova la conclusione sul primo palo, ma Vachoux è attento e respinge con i pugni, nonostante il tentativo di deviazione di Celar.

Lo Stade Losanna commette una serie industriale di errori in uscita palla, al 27’ Vachoux svirgola un rinvio e ne nasce un’azione che porta Celar a poter concludere in girata da pochi passi, ma il portiere vodese si riscatta e ci mette i pugni.

Al 38’ anche Saipi deve sporcarsi i guantoni su un colpo di testa di Akichi troppo debole e centrale per impensierire davvero l’estremo difensore del Lugano. I bianconeri continuano a gestire la partita, ma senza colpo ferire: il ritmo basso voluto dai vodesi non facilita la manovra degli ospiti, i quali faticano a trovare uno sviluppo fluido, in una partita con molte interruzioni causate sia da falli, sia da palloni mal gestiti e lasciati uscire dalla superficie di gioco.

Al 44’ Diakité, nel tentativo di difendere un pallone, allunga il piede sulla caviglia di Bislimi: il signor CIbelli ammonisce il vodese, ma richiamato dal Var e dopo visione delle immagini televisive cambia il colore della sanzione e manda Diakité sotto la doccia.

Nel secondo minuto di recupero, Hajdarj trove Celar in mezzo all’aera: lo sloveno stoppa di petto e incrocia al volo sull’uscita di Vachoux, con la sfera che va a stamparsi sul palo.

A inizio ripresa Corci-Torti opera due sostituzioni: Sabbatini prende il posto di Bislimi, uscito malconcio dal fallo che ha portato all’espulsione di Diakité (distorsione alla caviglia), mentre Espinoza sostituisce Hajdari (gravato di un giallo), con conseguente passaggio a una difesa a quattro. Nei primi dieci minuti, il Lugano si crea due grosse occasioni con Celar e Steffen, entrambe le volte neutralizzate da Vachoux, sulle quali però l'assistente dell’arbitro alza la bandierina per segnalare la posizione irregolare dello sloveno prima e di Espinoza poi. E proprio al 55’, la sfortuna colpisce di nuovo: dopo Bislimi, infatti, Croci-Torti è costretto a togliere Hajrizi, vittima di un problema muscolare al bicipite femorale. Sul corner susseguente all’infortunio del difensore centrale, Camara colpisce di piatto a colpo sicuro e costringe Saipi alla prima vera parata della serata, un intervento d’istinto che gli permette di fermare la sfera proprio sulla linea di porta.

Croci-Torti decide di cambiare Hajrizi e Cimignani con Doumbia e Mahou, con l’ivoriano inserito al centro della difesa. Al 61’ altra grossa opportunità per i bianconeri: sgroppata di Celar sulla sinistra, palla al limite dell'area per l’accorrente Mahou che batte al volo, ma manda al lato di pochissimo. Tre minuti dopo, lo Stade potrebbe andare in gol su azione di contropiede, ma Ajdini, in ottima posizione davanti a Saipi, prova a concludere sul primo palo e la mette clamorosamente alta. Altra indecisione di una difesa bianconera per nulla a suo agio, soprattutto sul fianco sinistro.

Al 76’, però, il Lugano passa finalmente in vantaggio: punizione dal limite di Grgic deviata dalla barriera, il pallone schizza sui piedi di Doumbia che è rapido e preciso a colpire per infilare l’angolino basso alla destra di Vachoux. Passano tre minuti e i bianconeri raddoppiano con Celar abile a stoppare di petto e toccare da due passi alle spalle del portiere vodese: per lo sloveno è il gol numero 12, per Renato Steffen, che lo ha imbeccato con un bel traversone, è l’assist numero 12. All’85’ arriva pure il primo gol di Kacpar

Przybylko, in campo da pochi minuti, bravo a toccare in rete un traversone dalla sinistra di Mahou. La partita è chiusa e a poco serve il rigore trasformato al 90’ da Damascan per fallo ingenuo di Mai su Gharbi. Il Lugano continua a vincere, la vetta della classifica continua ad avvicinarsi…

Stade Losanna - Lugano (0-0) 1-3

Reti: 76’ Doumbia 0-1. 79’ Celar 0-2. 86’ Przybylko 0-3. 90’. Damascan (rigore) 1-3.

Stade Losanna: Vachoux; Diakité, Kadima, Hajrulahu, Camara, Mahmoud; Qarri (80’ Gharbi), Bayard (80’ Hamdiu), Akichi, Mulaj (46’ Abdallah); Ajdini (75’ Damascan).

Lugano: Saipi; Mai, Hajrizi (59’ Doumbia), Hajdari (46’ Espinoza); Cimignani (59’ Mahou), Bislimi (46’ Sabbatini), Grgic, Martim Marques; Steffen, Celar (81’ Przybylko), Aliseda.

Arbitro: Cibelli.

Note: Lugano privo di El Wafi, Belhadj, Bottani, Valenzuela e Vladi. Al 44’ espulso Diakité (fallo). Ammoniti. 21’ Hajdari, 52’ Grgic, 67’ Abdallah.