Nel ‘Sabbaday’, il Lugano torna in campo a Cornaredo contro i renani nel recupero della quinta giornata. Croci-Torti: ‘Loro più freschi, teniamone conto’
Battere la stanchezza e rimanere agganciati alla parte alta della classifica. Alla pausa invernale mancano due sole giornate, alle quali alcune squadre, tra cui il Lugano, devono aggiungere un impegno di recupero. Mercoledì sera a Cornaredo, al cospetto di un Basilea che dopo la vittoria di dieci giorni fa con il San Gallo ha lasciato l’ultimo posto in classifica allo Stade Losanna, il Lugano punta a una vittoria che gli permetterebbe di staccarsi ulteriormente dalla settima posizione del Losanna e gli permetterebbe di chiudere con un pizzico di tranquillità la prima parte della stagione, in attesa della coda prevista a gennaio con le ultime quattro partite prima della separazione della classifica. Per riuscire a mettere sotto una squadra reduce da due vittorie e un pareggio nelle ultime cinque partite, i bianconeri dovranno innanzitutto ritrovare almeno parte di quella brillantezza andata persa nei molti impegni spalmati tra campionato ed Europa. Sabato sera, al cospetto del Lucerna, la squadra di Croci-Torti ha chiuso con il fiatone, ma è comunque riuscita a imporsi, in quello che sulla carta era l’impegno più insidioso del trittico casalingo che si concluderà domenica pomeriggio contro il Winterthur.
L’attuale Basilea, tuttavia, è squadra diversa rispetto a quella che il Lugano avrebbe dovuto affrontare lo scorso 26 agosto, partita rinviata per favorire l’impegno dei bianconeri nei playoff di Europa League. Quello era un Basilea in grandissima difficoltà, ma le ultime settimane sembrano indicare un gruppo rossoblù in ripresa, grazie alle cure di Fabio Celestini. Con il senno di poi, insomma, sarebbe forse stato meglio se la partita si fosse svolta nella sua data originale. «La verità – ha affermato Mattia Croci-Torti – è che il Basilea è sempre il Basilea. È una città che ha una tradizione calcistica incredibile e che non può rimanere a lungo in ultima posizione. I giocatori che compongono la rosa non sono male, ma hanno pagato alla grande lo spareggio di Conference League, con una sconfitta dalla quale non sono riusciti a uscire. Conosco molto bene Fabio Celestini, il quale a Basilea sta facendo lo stesso lavoro svolto a Lugano, riprendere una squadra in corso d’opera, ridarle fiducia e motivazioni. Si tratta di un grandissimo allenatore, dal quale pure io ho imparato tante cose. Sono cosciente del fatto che si tratta di un tecnico in grado di dare ai suoi le giuste motivazioni, tant’è vero che negli anni ha rivitalizzato molti giocatori. L'imprinting del suo gioco si vede ancora poco, ma ha dato molte certezze a un gruppo che ne aveva bisogno. Di certo, siamo consci che tra noi e loro ci sarà una differenza di freschezza, tuttavia sono convinto che questo Lugano può e deve puntare alla vittoria».
Oltre alla possibile stanchezza dei suoi, il tecnico bianconero deve fare i conti anche con un’infermeria riluttante a volersi svuotare. Anzi, prima della sfida con il Lucerna ha accolto pure Hajrizi, il quale va ad aggiungersi alla lunga lista degli assenti: Aliseda, Bottani, Valenzuela, Osigwe, Grgic e Marques. Nessuno di questi è recuperabile per l’impegno con il Basilea, il che implica una limitata possibilità di turnover.
Lo scorso anno, nelle sfide dirette i bianconeri avevano chiuso la stagione con due vittorie e altrettanti pareggi. Le due squadre torneranno ad affrontarsi il 3 febbraio al St. Jakob in quella che sarà l’ultima partita della prima fase di campionato. Dalla settimana seguente la classifica si spaccherà in due e a quel punto sarà determinante essere tra le prime sei. Una vittoria contro il Basilea aiuterebbe sensibilmente a raggiungere il primo obiettivo stagionale.
Un'ultima annotazione per ricordare a tutti che la partita con il Basilea servirà a festeggiare Jonathan Sabbatini e le sue 412 presenze in bianconero, con le quali il capitano supera il record detenuto da René Morf. Un motivo in più, perché tutti i tifosi si raccolgano a Cornaredo per festeggiare il centrocampista uruguaiano dal cuore bianconero.