CALCIO

La stagione di un ambizioso Lugano salpa dalla Pontaise

I bianconeri esordiranno domani sera contro lo Stade Losanna nella nuova Super League a 12 squadre. Croci-Torti: ‘Occhio all'entusiasmo della neopromossa’

Si torna a fare sul serio
25 luglio 2023
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Sulla carta, con il Lugano il calendario non poteva essere più clemente. I bianconeri, che oggi hanno annunciato il prolungamento del contratto con Mohamed Belhadj fino al 2026, esordiranno nella nuova stagione domani alla Pontaise (20.30), contro la terza neopromossa dalla Challenge League, vale a dire lo Stade Losanna. In teoria, dunque, l’avversario più debole delle dodici al via della nuova Super League. Tuttavia, Mattia Croci-Torti è sufficientemente sagace da non cascare nella trappola di una vittoria considerata già in saccoccia. E lo ribadisce senza giri di parole davanti a microfoni e taccuini della stampa… «Alla luce del terzo posto della passata stagione non possiamo esimerci dall'accettare il ruolo di favoriti. Tuttavia, basta guardare quanto ha saputo fare domenica un’altra neopromossa a Berna, a conferma delle difficoltà che ci attendono a Losanna. Come sempre accade, la compagine che arriva dalla categoria inferiore trova a inizio stagione motivazioni extra, i giocatori saranno gasati e pieni di entusiasmo, per cui dovremo fare molta attenzione. Lo Stade Losanna è la squadra che conosco meglio di tutte tra quelle di Challenge, nello scorso campionato l’ho vista almeno 18 volte in quanto eravamo interessati a due suoi giocatori, per cui so quanto possono essere pericolosi. E chi ha visto lo spareggio ha constatato con i suoi occhi la qualità di questa compagine, capace di annichilire il Sion, dominando entrambe le partite. Giocheremo contro una signora squadra, per cui dovremo essere concentrati e determinati fin dal primo minuto: conosciamo le loro caratteristiche e non lasceremo nulla al caso per trovare la prima vittoria della stagione. La mezz’ora iniziale sarà difficile, perché loro getteranno nella mischia tutto l’entusiasmo della promozione. Conosco bene il loro allenatore e le caratteristiche di ogni elemento della rosa: non è una squadra che ama difendere, al contrario gioca per offendere. Il salto di categoria l’ha conquistato grazie a un ottimo reparto offensivo, tuttavia ha perso il suo leader, Teddy Okou passato al Lucerna, e questa sarà un’assenza di peso. È però un gruppo che negli anni si è cementato attraverso le difficoltà – le morti di Alessandrini e Gazzetta, i problemi di salute di Perrier – e che è stato capace di uscirne più forte».

Se da un lato iniziare contro una neopromossa può rappresentare un vantaggio, dall’altro la sfida della Pontaise è stata posticipata di tre giorni, ciò che lascia pochissimo spazio per preparare l’esordio casalingo di sabato contro il San Gallo. E si sa quanto sia difficile, a inizio stagione, gestire due sfide ravvicinate… «Da un lato abbiamo avuto a disposizione qualche giorno in più per sistemare gli ultimi dettagli e reintegrare quei giocatori aggregati con ritardo, ad esempio per impegni legati alle Nazionali: dall’altro, tornare a casa giovedì mattina alle cinque e scendere di nuovo in campo sabato alle 18 contro un avversario come il San Gallo non è affatto ideale. D’altra parte, la società mi ha messo a disposizione un’ottima rosa, per cui starà a me essere bravo a sfruttare fin da subito il turnover, in quanto al momento non abbiamo molti giocatori in grado di recuperare in così poco tempo tra un impegno e l’altro. Mi toccherà fin da subito far ruotare i giocatori a mia disposizione, mentre il San Gallo arriverà fresco all’appuntamento. Non mi sembra però il caso di attaccarsi a queste cose».

Rispetto a un anno fa, quando di questi tempi il Lugano era un cantiere a cielo aperto e Croci-Torti si era dovuto spendere per ridare un’anima a un gruppo che necessitava di essere cementato, quest’anno i presupposti di partenza sembrano migliori, con un nucleo centrale rimasto praticamente invariato… «Nelle intenzioni doveva essere così anche lo scorso luglio, ma purtroppo in una sola amichevole avevo perso quattro giocatori tra infortuni e Covid e a inizio campionato ci eravamo davvero trovati in difficoltà, con giocatori fuori ruolo e ai quali avevo chiesto uno sforzo non da poco. Stavolta non sarà così, ho a disposizione una buona rosa: i tanti nazionali e qualche voce di mercato, non ci hanno impedito di arrivare carichi e concentrati per l’inizio della stagione. Negli ultimi cinque giorni ho visto un gruppo che non ha alcuna intenzione di andare a Losanna per una scampagnata».

‘Mai lo aspetto a metà agosto’

Alla Pontaise non ci saranno Lukas Mai, Hicham Mahou, Sebastian Osigwe (infortunati) e Martim Marques, aggregatosi da poco e non convocato. L’assenza del centrale tedesco, nella visione di Croci-Torti il perno del reparto arretrato, ma fuori praticamente da febbraio, potrebbe preoccupare il tecnico bianconero… «In verità no, in quanto so che sarà a disposizione da metà agosto. Se la domanda mi dovesse essere riproposta dopo Ferragosto, allora sì che dovrei preoccuparmi. Conto sul fatto che possa essere a disposizione per i playoff di Europa League e per il prosieguo della stagione, perché sarà a partire dal mese di settembre che avremo bisogno di ogni singolo elemento».

Su Belhadj, Croci-Torti ribadisce la fiducia sempre mostrata nei confronti del tunisino… «L’importante è che riesca ad avere continuità, perché quando è stato in grado di giocare in modo regolare ha sempre risposto presente. Sul mercato, alcune scelte sono state fatte partendo dalla certezza di avere Mohamed in rosa. Abbiamo perso un centrocampista muscolare come Doumbia, tuttavia non ci siamo mossi per trovare un elemento con le stesse caratteristiche, in quanto abbiamo piena fiducia nel ragazzo. In questo tour-de-force che inizierà tra qualche settimana, nel motore avremo bisogno anche del miglior Belhadj».

‘Vincere per lanciare l'esordio a Cornaredo’

Stagione nuova, Croci-Torti vecchio: il tecnico bianconero non smentisce il suo carattere esuberante… «Non vedo l’ora di iniziare la partita della Pontaise. Sono carico come una molla e, dirò di più, aspetto con grande entusiasmo l’esordio di sabato a Cornaredo. Dopo aver visto in tivù i “tutto esaurito” di Winterthur, di San Gallo e di Berna, mi aspetto che gli appassionati ticinesi rispondano presente a questa prima partita, in quanto a mio parere questo stadio “versione inglese” può garantire una spinta supplementare ai miei ragazzi. Avere i tifosi così vicini rappresenta uno stimolo in grado di fare la differenza. Non oso nemmeno pensare a cosa potrebbe succedere sabato se noi dovessimo vincere la sfida di Losanna. Sarà il primo step in Ticino verso quel nuovo stadio da calcio, il primo senza pista d’atletica, da troppo tempo atteso».

Al momento di muovere i primi passi nella nuova stagione, la rosa a disposizione del tecnico momò è senza dubbio di qualità. Tuttavia, il mercato chiuderà a fine agosto ed è possibile che la società cerchi di far cassa con la cessione di qualche pezzo da novanta, ciò che potrebbe indebolire la rosa proprio in corrispondenza con gli impegni europei… «La dirigenza non mi ha dato alcuna rassicurazione in merito, resta il fatto che il modus operandi degli ultimi due anni è chiaro: i giocatori arrivati si sono dimostrati di qualità, fatico a trovare un nome che non abbia dato qualcosa di importante a questa maglia. Da questo punto di vista non mi posso davvero lamentare e sono convinto che nel caso in cui qualche big dovesse partire, Carlos Da Silva avrebbe già pronto un sostituto di qualità. Alla luce del calendario che ci aspetta, tutti sono consci della necessità di avere, da settembre in poi, una rosa di venti titolari».