Il Mister Gabriele Censi è convinto della possibilità della sua squadra di eliminare il Kriens dalla Coppa: ‘per loro non sarà una passeggiata’
Il Gambarogno si appresta a inaugurare la sua stagione con i trentaduesimi di finale di Coppa svizzera, nei quali affronta domenica a Magadino (calcio d’inizio alle 16.30) il Kriens, appena retrocesso dalla Challenge alla Promotion League. Sarà anche il debutto per il nuovo allenatore Gabriele Censi: «È stato un inizio entusiasmante per me avendo un solo anno d’esperienza come allenatore – commenta il tecnico 36enne –, sulla panchina del Losone (a cui auguro un in bocca al lupo per l’imminente inizio di stagione, sono sicuro che hanno la maturità giusta per giocarsela fino in fondo, approfittando anche dell’assenza del Locarno) avere subito la possibilità di saltare due categorie e approdare a un calcio già bello competitivo come quello di Seconda Inter è una grande possibilità. Ho trovato subito un gran bell’ambiente, una squadra vogliosa di fare bene e di allenarsi, per cui l’impatto è stato molto positivo».
Il Kriens rimane comunque un avversario assai temibile… «Ho visto la sua prima partita di campionato, è una squadra molto forte, con pochi punti deboli e che rispetto all’anno scorso ha inserito tre o quattro giocatori d’esperienza e sarà sicuramente difficilissimo da affrontare, ma la Coppa ci insegna che qualche sorpresa avviene sempre e quindi andiamo a giocarcela. Secondo me il divario c’è a livello tecnico, tattico e fisico e va colmato con l’entusiasmo, con una preparazione meticolosa, per potercela almeno giocare. In ogni caso il risultato non è scontato, anche loro dovranno fare la partita giusta, non potranno arrivare in passeggiata».
Infatti il pur giovane club delle sponde del Lago Maggiore (fondato nel 2014) ha già accumulato una certa esperienza nel trofeo: «So che è la quarta volta che il club si qualifica per la Coppa, ma non è mai riuscito a passare il turno, quindi è ora di sfatare questo tabù, penso che la squadra sia abbastanza matura per tentare il colpaccio».
Il ritorno del sole per il weekend dovrebbe favorire l’ambiente a bordo campo: «Sono d’accordo, tra l’altro ho visto che siamo l’unica ticinese a giocare questo turno in casa, per cui questo è un primo grande appuntamento del calcio regionale, quindi invitiamo tutti a partecipare, anche perché avere un buon sostegno da parte del pubblico ticinese potrebbe aiutare».
Qualche settimana fa il Gambarogno ha avuto l’occasione di affrontare in amichevole nientemeno che l’Atalanta di Giampiero Gasperini: «È stata un’esperienza bellissima, ci siamo confrontati con giocatori che normalmente siamo abituati a vedere in televisione e che fino a pochi mesi prima erano impegnati in Champions League. Inoltre l’Atalanta si è presentata a ranghi completi, senza schierare giocatori della Primavera. È stata un’esperienza arricchente sotto tutti i punti di vista, anche giocare davanti a tremila persone, cosa che da capita raramente. Abbiamo anche trasformato il weekend in un mini-ritiro e abbiamo svolto delle attività collaterali oltre all’amichevole per cementare il gruppo».
L’anno scorso il Gambarogno ha chiuso il campionato di Seconda lega interregionale in quarta posizione, quali sono le ambizioni per la nuova stagione? «La squadra è cambiata tanto rispetto allo scorso anno, abbiamo perso alcuni elementi importanti che giocavano con regolarità, sostituendoli con giovani e valorizzando giocatori che l’anno scorso avevano trovato poco spazio e che ora avranno la possibilità di essere protagonisti. Sarà dunque un campionato da scoprire, anche perché non conosciamo il livello degli avversari che sarà però sicuramente alto. Vediamo come va l’inizio di campionato, sarà in ogni caso difficile visto che i nostri giovani dovranno abituarsi alla categoria, ma sono convinto che allenandoci bene potremo dare del filo da torcere a tutte le avversarie».