Calcio

Jacobacci: ‘Nulla da perdere, giusto credere nell'impresa’

Domenica il Lugano ospita la capolista Young Boys che lo scorso 20 gennaio si impose 2-0

fotoservizio Ti-Press/Bianchi
12 febbraio 2021
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Il precedente è fresco: 20 gennaio: Yb batte Lugano 2-0. Ai bianconeri restò il rammarico per l'ottimo primo tempo disputato, ma anche la consapevolezza che fare risultato non è impossibile, neppure contro la capolista, di scena domenica ancora a Cornaredo. Una consapevolezza che è bene riproporre ancora, per cercare di ripetere quel tipo di prestazione che permise ai bianconeri di tenere a lungo testa ai gialloneri. «Non abbiamo niente da perdere - spiega Maurizio Jacobacci -. Abbiamo l'opportunità di fare la nostra partita. Dobbiamo ripetere la prestazione del recente match di Cornaredo. Vi disputammo un’ottima gara, nella quale lo Young Boys fu messo in difficoltà Servirà il medesimo atteggiamento per dire la nostra e, perché no, credere all'impresa. Serve una prestazione senza sbavature. Dobbiamo essere perfetti sul piano difensivo e offensivo, quando si presenterà la possibilità di ripartire».

Presto l'Yb, sempre più solida capolista, torna in Europa League (giovedì ospita il Bayer Leverkusen). Concederà qualcosa? «Non credo. Possono schierare due squadre titolari di alto livello. Nsame ci sarà, perché in Europa sarà squalificato. Con lui in attacco mi aspetto Mambimbi. La formazione più o meno me la posso immaginare, per otto undicesimi. A Seoane la scelte non mancano. Con Fassnacht inamovibile, a sinistra può affidarsi a Ngamaleu o a Sulejmani. Giocatori di primissimo livello. Lauper è rientrato, e c’è Aebischer. Ai lati ci sono Garcia o Lefort, dall’altra parte ci sarà Maceiras perché Hefti giocherà in Europa».

Dopo due pareggi (Vaduz e Lucerna), il Lugano ha voglia di tornare a vincere. «Entriamo in campo sempre per vincere. Con i mezzi che sono a nostra disposizione. Ci aspettano tre partite in casa di fila. L'obiettivo è dare inizio a una striscia di vittorie. Non dovesse essere il caso già contro l’Yb, torneremmo a provarci contro il Servette. Ci abbiamo provato anche a Lucerna. Non ci siamo andati per chiuderci e puntare al pareggio. In avvio di gara Sabbatini ha avuto un’occasione enorme. Fino al rigore la squadra di Celestini non ci è stata superiore. Dopo l’1-0 ha accelerato e pressato di più. Ed è lì che dobbiamo essere più precisi nel servire i centrocampisti o gli esterni, per abbordare la fase offensiva con maggiore qualità. A Lucerna le condizioni del campo e della meteo hanno complicato questa fase di costruzione del gioco, ma in quell’ambito sappiamo di avere ampi margini di miglioramento. Una volta recuperata palla, dobbiamo essere in grado di gestirla, per fare correre gli avversari. La qualità in organico c’è, per fare un passo avanti in questo ambito. A centrocampo abbiamo gente che al pallone dà del tu e sa trovare i passaggi giusti».

A metà del guado, dopo 18 partite, il Lugano ha 26 punti. Frutto forse di qualche pareggio di troppo. «Contro il Basilea (2-2) avremmo dovuto vincere. Contro il Vaduz (1-1) in avvio abbiamo concesso qualcosa sul piano tattico. Non tutti forse erano immediatamente concentrati sin dalle prime battute, tanto che abbiamo incassato il gol al primo affondo. Diversi pareggi potevano trasformarsi in vittorie. A San Gallo (0-0) abbiamo avuto occasioni enormi, la traversa di Lungoyi, Ardaiz solo davanti al portiere. Anche il pareggio di Sion ci sta stretto. Alla luce del campionato che abbiamo fatto, avremmo meritato di essere a 30 punti. Il nostro girone d’andata è stato molto buono, ma ai ragazzi ho detto che non ci possiamo certo fermare qui: voglio un ritorno all’altezza della prima parte. Nelle passate stagioni, il Lugano ha fatto meglio nel girone di ritorno, è di buon auspicio per il cammino che ci aspetta». 

In attacco Abubakar si è guadagnato una maglia. Chi lo ha affiancato, per contro, non sempre ha convinto. «Svaria molto, ma non deve intasare le fasce perché sono competenza di giocatori che si devono inserire. Lo posso utilizzare sia con palloni in profondità, sia come boa per gli inserimenti dei compagni. Chi lo affianca deve farsi valere. Alla seconda punta chiedo qualcosa in più rispetto a quanto visto nel recente passato».

È probabile che l'incombenza cada su Gerndt. Mattia Bottani rientra ma parte in panchina (così anche Ardaiz). In difesa Maric è ancora indisponibile, per cui Oss è confermato. Ai lati Facchinetti sostituisce lo squalifcato Guerrero, a centrocampo torna Lovric (panchina per Covilo).

Domenica Maurizio Jacobacci tocca quota 47 presenze, record di longevità nella gestione Renzetti. Ma il rinnovo non è ancora d'attualità... «È un traguardo che mi fa piacere tagliare. La squadra ha un'identità, ha acquisito una costanza di rendimento che le permette anche di fare risultato quando in campo le cose vanno un po’ meno bene. Con i risultati arriveranno anche i discorsi sul mio contratto per la prossima stagione. Adesso non penso al rinnovo. Se i risultati continuano ad arrivare, le discussioni le intavoleremo presto. Ammetto però che prenderei in considerazione un'offerta da un altro club, se dovesse arrivare. In questo caso, però, il primo a saperlo sarebbe il presidente Renzetti».