Prima sconfitta dopo la ripresa per i bianconeri, battuti 1-0 dallo Zurigo (colpo di testa del ticinese). Palo di Yao al 28', traversa di Sabbatini al 67'
L'obiettivo delle prime tre partite erano 5 punti, ne sono arrivati 4. Tutto sommato non male, il bilancio del Lugano dopo tre esami, alla vigilia del trittico con le prime tre della classe. Al Letzigrund contro lo Zurigo è maturata la prima sconfitta dalla ripresa. Decisivo il colpo di testa del ticinese Marchesano al 73' di un incontro decollato nella ripresa dopo un primo tempo segnato solo da un'occasione per parte. A proposito di opportunità da rete, i padroni di casa ne hanno collezionate di più, ma le quattro sul conto della formazione di Jacobacci sono clamorose (palo di Yao, traversa di Sabbatini, salvataggio sulla linea di porta e tiro al volo fiacco di Holender da due passi). Come dire che, con un pizzico di decisione in più sotto porta, il Lugano avrebbe anche potuto evitare un passaggio a vuoto che in chiave classifica non ha però ripercussioni negative, in virtù delle contemporanee sconfitte di Sion (24 punti), Xamax e Thun (22) che lasciano le più serie candidate alla retrocessione a 6 rispettivamente 8 punti di distanza dai ragazzi di mister Jacobacci, attesi mercoledì a Cornaredo dal Basilea che ha faticato non poco a mettere sotto il citato Sion.
«Non abbiamo giocato una grandissima partita - ha ammesso capitan Sabbatini sul sito ufficiale del club - ma con le occasioni che abbiamo avuto c’è sicuramente dispiacere, perché erano davvero nitide».
A inizio ripresa la squadra è sembrata in leggero affanno. «Siamo stati un po’ sorpresi, forse non siamo stati in grado di leggere nel modo migliore la partita. Avremmo dovuto gestire meglio palla e gioco, abbassando il ritmo. Ne siamo capaci, nel primo tempo lo abbiamo fatto».
Mercoledì il Basilea, poi Young Boys e San Gallo. «Sono squadre importanti, ma noi siamo allo stesso livello. Dobbiamo giocare come sappiamo, senza perdere la nostra identità . Basta essere concreti, come contro il Lucerna si è visto chiaramente. Pronti a colpire, non appena possiamo: è questo il Lugano che gli altri devono vedere».
Un'occasione per parte nel corso di un primo tempo giocato a ritmi non irresistibili. Molto ghiotta quella di Kramer nelle fasi d'apertura (alto sopra la traversa il piattone da pochi passi, imbeccato da Marchesano), clamoroso il palo colto da Yao al 28', culmine di una sua iniziativa personale insistita, chiusa appunto con il montante pieno colto dall'ivoriano da posizione ravvicinata e defilata.
Più pimpanti i padroni di casa in una ripresa aperta da un'occasione favorevole sul conto di Marchesano (il ticinese non trova l'impatto giusto con il pallone). I primi venti minuti sono di sofferenza, per gli ospiti: Tosin di testa impegna Baumann a terra, poi il portiere si lascia sfuggire la palla, ma Schönbächler non trova il tap-in (sbroglia Lavanchy). Marchesano tira in modo fiacco da posizione centrale, prima che Yao perda un pallone a fondo campo e regali l'ennesima opportunità allo Zurigo, graziato dalla traversa colta in rottura da capitan Sabbatini (67'), in quella che è la seconda enorme occasione per sbloccare il risultato sul conto di una squadra bianconera comunque in sofferenza e punita al 73' dal colpo di testa di Marchesano - protagonista assoluto della ripresa - sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Pronta la reazione del Lugano: Yao conclude a botta sicura ma sulla linea di porta respinge con la testa Omeragic, sostituitosi al portiere Brecher e costretto ad abbandonare il campo, intontito. Sul conto del subentrato Holender un'opportunità molto ghiotta, ma l'ungherese inspiegabilmente ha calciato a volo e di piatto invece di controllare la sfera e spedirla alle spalle di Brecher. Di Maric l'ultimo squillo della squadra di Jacobacci.