Giovedì s’alza il sipario sulla 96ª Coppa Spengler, dove l’agonismo fa posto allo spettacolo. E dove il ‘rinnovato’ Friborgo cerca di rilanciarsi
Messo in disparte l’agonismo allo stato puro, tra Santo Stefano e San Silvestro l’hockey fa rima (anche) con spettacolo. Quello che come da tradizione verrà servito per sei giorni a Davos, sede della Coppa Spengler, ossia il torneo per club più rinomato e prestigioso per eccellenza. E, non da ultimo, quello che aveva visto il successo dell’Ambrì Piotta due anni fa, poi tornato per difendere il titolo l’anno scorso, senza tuttavia riuscire a condurre a buon fine la sua missione. Così, ad affiancare i padroni di casa del Davos, vittoriosi la passata edizione, ci sarà un’altra compagine svizzera: il Friborgo, alla sua terza presenza al torneo grigionese.
Correva l’anno 1992 quando il Gottéron era stato chiamato per la prima volta a fare gli... onori di casa alla Coppa Spengler, con il Davos che a quei tempi militava in Lega nazionale B. Erano gli anni in cui i ‘marziani’ Bykov e Khomutov facevano ammattire tutte le difese del nostro massimo campionato. Ci erano poi tornati nel 2012, anno in cui raggiunsero le semifinali. Quest’anno i burgundi si presentano però all’appuntamento con il torneo grigionese con ben altre premesse e portandosi appresso parecchi punti interrogativi, complice il cambio di allenatore deciso proprio nel weekend. La Coppa Spengler rappresenta dunque il banco di prova ideale per il neoallenatore Lars Leuenberger per lanciare al meglio la seconda parte di campionato. Un po’ come era successo all’Ambrì Piotta in occasione delle sue tre presenze a Davos, che avevano dato origine a parecchio entusiasmo e a una ventata positiva poi rispecchiatasi anche in campionato.
Campione in carica e 16 volte vincitore del ‘suo’ torneo (primato detenuto in coabitazione con il Team Canada), il Davos – che prima della seconda pausa del campionato guardava tutti dall’alto nella classifica di National League – vestirà dal canto suo figura tra i favoriti al successo di questa novantaseiesima edizione. Il successo del 2023, dopo dodici anni di risultati insoddisfacenti, aveva permesso a Josh Holden di fare breccia nel cuore dei tifosi gialloblù. Con giocatori del calibro di Stransky, Zadina e Tambellini nella loro rosa, i grigionesi hanno tutte le carte in regola per sognare in grande.
Per la sua trentanovesima partecipazione, il Team Canada spera anche lui di ritrovare quel successo che manca ormai da cinque anni per mettere in bacheca il diciassettesimo trofeo. Come da tradizione, la selezione con la foglia d’acero sarà composta dai migliori canadesi impegnati sulle piste di tutta Europa i quali, avendo praticamente precluse le possibilità di rappresentare il loro Paese a Mondiali e Olimpiadi, faranno di tutto per onorare nel migliore dei modi la loro convocazione per il torneo grigionese.
A completare il cast dell’edizione numero 96 della Coppa Spengler saranno i campioni finlandesi del Kärpät Oulu, i tedeschi dello Straubing (entrambi alla loro prima partecipazione al torneo) e i cechi della Dinamo Pardubice. Questi ultimi, finalisti nel 2023, faranno di tutto per imitare l’impresa realizzata 42 anni fa dai connazionali del Dukla Jihlava. Per gli spettatori potrebbe anche essere l’occasione per rivedere all’opera una vecchia conoscenza delle piste svizzere: Roman Cervenka, infortunatosi di recente ma inserito nella lista dei giocatori presenti alla Coppa Spengler.