Giovedì, con la star bernese dell'Hv71, scattano i Mondiali U20 in Canada. Dove i rossocrociati puntano almeno ai quarti di finale
Quello di Jamiro Reber è un nome che non dirà molto agli appassionati rossocrociati di hockey. A parte coloro che seguono le vicissitudini della Shl, la Lega svedese, infatti, in pochi sapranno chi è il diciottenne bernese, che dopo essersi formato nel Langnau ha deciso di cercar fortuna in Scandinavia, decisione presa dalla sua famiglia di concerto con il suo agente, dopo aver scartato l’opzione Nordamericana. E una volta arrivato là , Jamiro ha subito saputo imporsi, lavorando come un matto dal lunedì al venerdì, con giornate massacranti che iniziano con un’ora in palestra tra le 6.45 e le 7.45, sedute individuali a cui si aggiungono poi quelle con la squadra, in un club in cui gli attaccanti hanno a disposizione la bellezza di una mezza dozzina di allenatori.
E a Jonköping, dove ha sede l’Hv71, club in cui una decina di anni or sono sbocciò definitivamente un'altra star del nostro hockey, Kevin Fiala, il ragazzo di Münsingen ha subito saputo imporsi: infatti, in 25 partite ha fin qui totalizzato sette reti e altrettanti assist dopo aver staccato il suo primo contratto da professionista, ciò che fa di lui il terzo miglior marcatore della squadra, in resta sul ghiaccio a ogni partita per una quindicina di minuti effettivi. «Il mio obiettivo per questa stagione era quello di poter giocare qualche partita tra i professionisti, non immaginavo che qualcuno avrebbe avuto subito tanta fiducia in me» racconta Jamiro, nel cui sangue l’hockey scorre sin da quand’era appena nato, siccome suo padre è stato tra i protagonisti del nostro campionato tra la fine del secolo scorso e l’inizio di questo, giocando oltre 600 partite con le maglie di Bienne, Rapperswil, Langnau, Berna e Chaux-de-Fonds. «È bello sapere di avere alle mie spalle qualcuno che ha già vissuto una simile esperienza», commenta il ragazzino a cui il destino sembra sorridere.
A Ottawa, dove giovedì scattano i Campionati del mondo Under 20, Jamiro Reber sarà la punta di diamante di una squadra che ha quale obiettivo minimo il raggiungimento dei quarti, anche se sul ghiaccio i ragazzi di Marcel Jenni dovranno dimostrare di sapere mettere a frutto tutto il loro grande potenziale. Questo in attesa di conoscere il volto definitivo della selezione, in cui figura anche il difensore dell’Ambrì Aris Häfliger, i cui ultimi tagli a un gruppo di 28 giocatori verranno effettuati nella giornata di domani. Naturalmente, a Ottawa i riflettori in casa Svizzera saranno tutti puntati su Jamiro Reber, che in Canada vorrà in qualche modo vendicarsi per non essere stato scelto da alcuna franchigia Nhl all’ultimo Draft, nel giugno scorso. E saprà farsi un nome, c’è da scommetterci.