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Una su tre per le ticinesi nella prima di campionato

La Sam gioca col fuoco ma alla fine doma il Losanna. Niente da fare per Lugano Tigers e, al femminile, Riva

Robertson svetta su tutti
(Ti-Press)
29 settembre 2024
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Una sola vittoria nella prima giornata di basket per le ticinesi. Il Riva ha perso in casa contro il Baden 61-71, la Spinelli, dal canto suo, ha battuto il Losanna 86-78, mentre i Tigers sono usciti sconfitti a Basilea 68-60.

La Spinelli si è sudata la vittoria sino alla fine, al termine di una gara in continuo saliscendi, con vantaggi mai consolidati e un indomito Losanna, peraltro privo del suo play Morris, a rincorrere fino a -3, 78-75 a 46” dalla fine. Un superbo Morgan (35 punti, con 12 su 15 al tiro) ha rimesso a posto le coronarie dei tifosi con 9 punti consecutivi, comprensivi di 4 liberi e una tripla infilata a fil di sirena.

La Spinelli è partita subito avanti, 5-2, ma poi è stato il Losanna a condurre fino al 19-17 al 9’, con M. Mladjan, e 21-19 a fine quarto. Nel secondo quarto la Sam ha provato a scappare a +11 con Solcà, 34-23 al 5’, con un vantaggio poi salito a +13 al 9’, 47-34, prima del finale 47-37 al 20’.

Il terzo quarto si è aperto con Humphrey e compagni sempre avanti, 56-45 al 6’. Poi nuovo recupero ospite fino al 65-57 all’ultima pausa. Dal +12, 69-57 con Martino, la Sam non ha più difeso, e i vodesi ne hanno approfittato per recuperare 71-65 al 5’. Al 76-65 ha fatto seguito uno 0-9 che ha portato il Losanna a -2: 76-74 a -90”. Humphrey e il citato Morgan hanno firmato i primi due punti.

Tutto è bene quel che finisce bene per una Spinelli con Robertson oggetto misterioso (2 punti e 5 rimbalzi in 25’), e dove la determinazione non è stata in campo. «Due punti sudati per non aver chiuso la gara e difeso con concretezza: è la prima uscita, ci può stare, ma abbiamo da lavorare», commenta a fine gara coach Salvatore Cabibbo.

‘Tigri’ condannate dai dettagli

I Tigers, dal canto loro, sono usciti dalla sfida basilese con una sconfitta amara. Vuoi perché metà gara e oltre è stata giocata molto male, con il 26% al tiro al 25’, quando gli Starwings erano avanti di 18, 47-29, vuoi perché la gara alla fine la si poteva anche vincere se alcune azioni non fossero state sprecate in malo modo: due palle perse da Hopkins, un rigore di Corda, una palla vagante... Tutti dettagli che hanno dato al Basilea quei canestri in più, frutto anche di una percentuale al tiro del 46% contro il 33% finale dei Tigers. A rimbalzo, 44-41, il Lugano si è difeso bene, con Ballard in doppia cifra, 10 punti e 13 rimbalzi, ma 4/11 al tiro non è un exploit, un po’ troppo evanescente il pivot Maring, 10 punti e 7 rimbalzi, e l’8 su 21 del terzo statunitense, Hopkins, non proprio da meraviglia.

Insomma, un Lugano poverissimo in attacco nel primo quarto, 18-8, che ha condizionato, unitamente al 13-11 del secondo quarto, tutta la gara. Considerato come i Tigers siano una squadra ancora da costruire, non è il caso di infierire, e va pure sottolineato come tutti meno uno siano andati a canestro. E questo, al di là di tutto, è un dato positivo, al netto della forza, si fa per dire, dell’avversaria.

Alle momò non basta una lunga rincorsa

Il Riva, nel massimo campionato femminile, ha invece perso una gara che era riuscito a ricucire. Infatti le momò, partite alla pari del Baden per 3’, hanno subìto un parziale di 13-0, 10-20 al 6’, che ha incanalato la contesa: chiuso 14-29 il quarto, il Baden ha poi toccato i 20 punti a fine quarto, 24-44. A quel punto c’è stata la sterzata d’orgoglio e la concretezza che hanno riportato le ticinesi a -8, 48-56 al 30’, e poi sul 61 pari con la Clerici. Ma il finale è stato tutto ospite, e la gara si è chiusa sul 61-71, con 37 rimbalzi a 50!

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