La Sam Massagno s’arrende a Friborgo, mentre Tigers e Riva, tra le donne, destano una buona impressione. Valter Montini: ‘Una bella vittoria di squadra’
Due vittorie casalinghe per Lugano Tigers e Riva e una sconfitta esterna per la Sam Massagno in casa dell’Olympic. Tutto secondo pronostico insomma, anche se la vittoria del Lugano non era scontata e la gara in quel di Friborgo era un’incognita legata al… futuro.
I bianconeri di Valter Montini hanno vinto contro un Monthey che non è stato per nulla vittima sacrificale. Infatti il primo quarto, chiuso sul 22-23 con l’ultima tripla di Sampson, aveva già detto della forza delle guardie ospiti, di Forrest in particolare (7 punti) ma il 6/10 da 3 dei Tigers ha saputo rimediare. Partita tutta a strappi, come lo 0-12 nel primo quarto seguito da un 12-0 e da uno 0-11 nel secondo, a cui ha fatto seguito un 13-0 dei bianconeri: dal 35-42 al 6’ si è così passati al 48-42 con le triple di Hammond, Sampson, Dell’Acqua e 4 di Battey, per il 48-44 a metà gara. Terzo quarto con Monthey a scappare con un 8-0 (55-53), ma i ticinesi reagiscono, e con un 9-0 a fine quarto chiudono a +5, 69-64. L’ultimo quarto comincia con l’ennesimo strappo (0-5), 72-73 al 3’, poi una gragnola di ‘bombe’ – 2 di Dell’Acqua e di Battey e una di Sampson – portano lo score sul 92-76 all’8’, fra il tripudio dei tifosi bianconeri in una partita che si chiude in scioltezza sul 104-83. Un bel Lugano, che vince con manovre d’assieme e con una percentuale da 3 da sogno: 17/31, ovvero 55%! «È una bella vittoria di squadra, ma venire a capo di questo Monthey non è stato facile – dice il coach delle Tigri –. I vallesani hanno guardie veloci (36 punti in due), e non è stato facile contenerli. Però siamo stati bravi a rimbalzo, pur con qualche palla persa di troppo. Ma sono felice di questo risultato e del gioco espresso». E felici erano anche gli spettatori, perché questo Lugano, pur sempre con uno straniero in meno e con molta gioventù, riesce a giocarsela con tutti o quasi. L’arrivo di Hammond è stato molto positivo per la sua capacità di spaccare le difese e scaricare (vedi gli 8 assist), oltre ad avere un buon tiro. Peccato che Warden e Bracelli avessero le polveri bagnate, ma i 7 rimbalzi dell’uno e i 6 dell’altro sono testimonianza della loro funzione nella squadra, mentre Battey (32 punti e 9 rimbalzi) è un giocatore completo in ogni angolo del terreno, e Dell’Acqua (6/10 da 3) un implacabile terminal.
Non era la partita da giocarsela allo spasimo, ma si può dire che nessuno l’abbia snobbata. La Sam Massagno ha fatto corsa in testa per tutto il primo quarto con un buon margine di 8 punti dopo 10 minuti di gara, con Koludrovic e Solcà a scavare il divario. Poi nel secondo quarto l’equilibrio è stato palese (20-20) con un ritrovato Marko Mladjan, e non è cosa da poco: 36-44 alla pausa. Nel terzo quarto, invece, sul 36-46 la Spinelli subisce un 10-0 per il 46 pari, al 4’, e dopo un +7 per gli ospiti al 5’ (46-53), con Mladjan, arriva un altro 8-0 per l’Olympic che si porta avanti (55-53), prima del 63-64 all’ultima pausa. Infine, le triple di Kazadi al 5’ portano il risultato sull’80-72, e a quel punto è game over per i ticinesi, malgrado i tentativi di recupero finiti sul ferro.
In campo femminile, invece, il Riva non ha lasciato scampo al Baden, vincendo per 64-43. Dopo un primo quarto in equilibrio (14-13), le momò hanno spinto sulla difesa e con un attacco più efficace hanno creato subito un divario incolmabile, chiudendo il metà gara sul 33-20. In discesa la seconda parte di confronto, dove si è dato spazio a quasi tutte le giocatrici. Bene la Bell con una doppia doppia (28 punti e 12 rimbalzi), mentre la Hunter è tornata sui suoi livelli con 16 punti, e da segnalare pure i 10 rimbalzi della Veri e i 12 punti e 5 assist per la Picco.