Vela

Spezzare un digiuno lungo 173 anni

Gli inglesi, in acqua da domani contro i neozelandesi, non riescono più a conquistare l'America's Cup dal 1851

11 ottobre 2024
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Metter fine a una maledizione che dura da 173 anni: è questa la missione dell'equipaggio di Ineos Britannia, che da domani – sabato 12 ottobre – sfiderà i detentori del Team New Zealand nella disputa dell'America's Cup, il più antico trofeo sportivo del mondo. A Barcellona, dove andrà in scena la sfida al meglio delle 13, fra i britannici – vincitori della Louis Vuitton Cup contro gli italiani di Luna Rossa – c’è ottimismo. L'ultima apparizione in finale di un equipaggio britannico risale al 1964. Presente nella città catalana per l'occasione anche Jim Ratcliffe, patron d'Ineos e proprietario anche del Losanna calcio, del Nizza e del Manchester United.

Favoriti i Kiwi

I bookmaker danno però favoriti per il successo i neozelandesi. I Kiwi, che da detentori del trofeo hanno potuto dettare le regole della sfida, hanno del resto mostrato forza e grande padronanza della loro imbarcazione in occasione del round robin fra tutti gli sfidanti di inizio settembre, al quale hanno partecipato fuori classifica, cogliendo 8 successi e subendo 2 sole sconfitte.

Nelle ultime settimane, Britannia e il suo skipper Ben Aisle hanno per contro avuto una grande crescita, e hanno recuperato fiducia rispetto alle prime uscite sul mare catalano. Non hanno infatti avuto troppi problemi a disfarsi di Alinghi in semifinale e poi di Luna Rossa nel penultimo atto. Probabilmente fondamentale è stata la collaborazione fra il team e la scuderia Mercedes di Formula 1, che ha permesso di apportare tutte le modifiche tecniche necessarie in tempo utile.

Cancellare l'umiliazione del 1851

I neozelandesi, per forza di cose, non hanno potuto allenarsi gareggiando nelle ultime settimane, ma in compenso hanno potuto analizzare al meglio i dati delle ultime regate e ottimizzare la loro barca nella speranza di poter conquistare il terzo successo consecutivo nell'America's Cup. Da un decennio, i Kiwi sono all'avanguardia nello sviluppo delle cosiddette ’barche volanti'. Nel 2013, erano stati sconfitti di misura (9-8) dagli Stati Uniti, ma poi hanno conquistato con maestria le due seguenti edizioni.

Creata nel 1851, l'America's Cup si disputò per la prima volta sull'isola di Wight, nel sud dell'Inghilterra. Malgrado i britannici presentassero ben 14 barche, fu lo scafo statunitense America – invitato – a conquistare il trofeo. Gli americani, vincitori, ebbero dunque il diritto di battezzare la competizione e di redigerne l'atto di fondazione. E i britannici, da allora, non hanno ancora saputo lavare l'onta di quella sconfitta. Per loro, questa è la 17a partecipazione nelle vesti di sfidanti (finalisti).