A Liestal, il team guidato dall'allenatore Kolev battuto solo dai forti argoviesi. Le defezioni e una giornata no condannano invece le ginnaste
La squadra Ticino, condotta dall’allenatore Ivelin Kolev e con i ginnasti Mattia Piffaretti, Mirco Riva, Kevin e Michael Buckley, Damiano Ponzio e Martino Morosi ha colto una clamorosa medaglia d’argento nella massima categoria dei Campionati svizzeri a squadre. Un risultato addirittura storico in quanto da tempo immemore i due scalini più alti del podio erano sempre un affare fra le due superpotenze della ginnastica artistica svizzera, ovvero Argovia e Zurigo.
Stavolta invece, complice anche qualche importante defezione che ha costretto gli zurighesi a un modesto 5° rango, a insidiare la corazzata guidata dai fratelli Giubellini è stato proprio il Ticino, che ha proposto un percorso davvero superlativo tanto da lasciare addirittura incerto il verdetto finale fino a tre quarti di gara.
Poi la differenza è emersa in seguito a una superprestazione alle parallele dell’argoviese Matteo Giubellini, che ricordiamo decimo nel multiplo ai recenti Giochi di Parigi, prestazione che ha definitivamente stabilito la gerarchia finale di questa competizione.
I sei ginnasti ticinesi comunque hanno mostrato grande stabilità e soprattutto grande vigore agonistico, impressionando a tratti con esibizioni di assoluto valore.
Il podio è poi stato completato dalla squadra basilese la quale, calorosamente sostenuta dal pubblico di casa, ha dato filo da torcere ai rivali argoviesi e ticinesi, cedendo poi irrimediabilmente al cavallo con maniglie.
Dopo l’inatteso bronzo di due anni fa, quando il Ticino appena promosso dalla Serie B aveva impressionato tutti, e dopo l’amara medaglia di legno del 2023, ecco dunque un nuovo splendido acuto dei nostri rappresentanti che avvalora il lavoro in atto presso il nostro Centro regionale di Tenero.
Purtroppo per l’Associazione cantonale ticinese di ginnastica la grande soddisfazione per la prestazione maschile è stata un pochino mitigata dalla retrocessione incassata dalla squadra femminile, che il prossimo anno si vedrà costretta a giostrare in Serie B.
Una retrocessione dovuta anche alle annunciate assenze delle due migliori pedine, Lena Bickel e Caterina Cereghetti, la prima in fase di ripresa dopo l’impegno a Parigi 2024, la seconda sempre alle prese con un problema a un piede che non le permette di riprendere al meglio gli allenamenti.
Va detto che la giornata di Deborah Salmina, Céline Sidler, Giada Merlo, Victoria Krausbeck, Keyra Sacco e Julia Solcà non è stata felicissima, complice qualche errore di troppo dettato soprattutto dall’inesperienza a un simile livello. Per loro, guidate dall’allenatrice Arianna Martiradonna, il verdetto finale è giunto infine scontato: 6° posto fra le sei formazioni in campo in Serie A e conseguente retrocessione. Un risultato, considerate le importanti assenze citate, che poteva comunque anche essere preventivato e che dunque non deve abbattere più di quel tanto.
A imporsi, eguagliando la prestazione maschile, è stata ancora una volta la formazione argoviese che completa così una superiorità manifesta e facilmente pronosticabile fin dalla vigilia.