Il Biasca ferma la capolista Uttigen

Il Biasca riprende il discorso da dove lo aveva lasciato e dopo la solida performance in Coppa si prodiga in un altro exploit di spessore. I due weekend casalinghi hanno fruttato ai Viola altrettanti successi e li hanno portati a far vacillare le certezze delle due teste di serie del campionato, Wolfurt e Uttigen. I bernesi sono approdati in Ticino con una serie di vittorie immacolata, unica sbavatura la vittoria di “soli” due punti ai supplementari contro il Dornbirn. La formazione rivierasca non ha tentennamenti di fronte alla capolista e anzi parte col coltello tra i denti creandosi diverse buone occasioni in area. Al 10’ il Biasca riesce a fare breccia, quando Gregorio Boll sfrutta lo schermo di Mattia Bigiotti per una conclusione dalla distanza che si stampa sulla balaustra di fondo. La caparbietà di Bigiotti nel cercare il tap in viene premiata perché la pallina sfugge al controllo del portiere Vizio e torna nuovamente sul bastone di Gregorio Boll per l’alza-schiaccia che vale l’1-0. Il vantaggio non inficia la buona attitudine dei Viola: le numerose azioni di disturbo al portatore e i vari tiri bloccati rompono la continuità offensiva dei bernesi che, salvo qualche contropiede, faticano a impostare il proprio gioco, incappando pure in una cartellino blu per trattenuta al 14’29’’ e a due minuti in boxplay. Gli uomini di coach Ferreira vanno in crescendo sul limitare del primo tempo grazie ad alcune punizioni a ridosso dell’area di porta, ma gli schemi studiati con passaggio e tiro al volo si infrangono contro lo spirito di sacrificio (e i parastinchi) dei giocatori accorsi in difesa. E così a emergere è ancora un coriaceo Biasca che, scalfito nel fisico ma non nell’orgoglio, trova il raddoppio con una ripartenza da manuale sull’asse Ruggiero-Scanavin.

Tutto riesce bene ai rivieraschi anche dopo la pausa, quando al 26’20’’ capitan Ruggiero imbecca l’argentino con il suo secondo assist della serata: Saez si ritaglia lo spazio necessario in rapidità e fredda Vizio con un polsino sotto la traversa. Il ritmo del confronto non va scemando nonostante le tre reti di vantaggio, diventa anzi sempre più concitato: l’Uttigen trova due volte i ferri e gli uomini di Pezzatti dal canto loro mantengono alto il livello d’allerta della difesa bernese. A 10’ dal termine del confronto, Nick Matti si lascia cadere dopo un presunto contatto con Gregorio Boll in zona neutra e gli arbitri accordano il tiro dal dischetto. Gran conclusione di Alexis Garcia che di colpo riapre le speranze di rimonta dei gialloblù. Pochi istanti dopo infatti il Biasca raggiunge quota nove falli di squadra e il peso del rigore diretto che scatta col decimo graverà sulle spalle dei giocatori fino alla fine del confronto. A infuocare ulteriormente gli animi arriva anche un secondo dubbio fallo ravvisato nell’area di porta dei Viola che regala sempre a Garcia la doppietta su rigore a 2’35’’ dal termine. La formazione di casa si difende stoicamente e con la giusta dose di sangue freddo sfiora addirittura la quarta rete e gestisce il finale con grande maturità, a immagine del giocatore-allenatore Pablo Saez che conduce la pallina dietro la gabbia di Vizio invece di tentare la soluzione allo scadere.

Il divario da colmare in termini di punti per raggiungere le prime classificate resta ampio – 15 punti Wolfurt, 14 Uttigen e 8 Biasca –, ma dal terzo posto la prospettiva di puntare al vertice è molto più che una semplice speranza e, vincendo contro entrambe, il Biasca ha lanciato un chiaro segnale alle altre squadre in lizza per i playoff.