Tiri Liberi

Sam e Tigers, quei numeri che fanno pensare

L’analisi di qualche cifra emersa dalle partite del weekend giocate dalle ticinesi, rispettivamente prima e ultima in classifica

Robbi Gubitosa, allenatore Sam Massagno
(Ti-Press)
14 dicembre 2021
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I Tigers che subiscono 62 punti in 20 minuti; la Spinelli che va sotto di 17 punti dopo 24 minuti contro gli Starwings, che schierano un solo straniero: sono cifre che fanno pensare. Le prime riguardano l’ultima in classifica, il Lugano; le altre la prima in classifica, la Sam.

Se per il Lugano il discorso riguarda le scelte d’inizio stagione (vale a dire ingaggiare tre lunghi e contare su play e guardie svizzere, anziché avere un play americano), per la Sam il discorso può valere per la scelta di giocatori over 34: James, Nikolic e Taylor 34 anni, Dusan 35. Giocatori di spessore senza dubbio, ma con risorse fisiche da ricaricare in un certo lasso di tempo. Tre gare in settimana, due contro l’Olympic in campionato e Coppa, sono state pesanti sia da un punto di vista mentale, sia da quello fisico. E lo si è visto nel primo tempo, nel quale i basilesi hanno praticamente fatto ciò che volevano in attacco, mentre in difesa sono stati graziati dalle “padelle” dei tiratori. In questo caso, il peso nelle gambe si è fatto sentire e quando tiri, se il movimento non è più che sincrono, sbagli anche i tiri più aperti. Singolarmente Taylor e James hanno giocato un secondo tempo di livello, le tre palle perse nell’ultimo minuto dalla guardia sono pure state un segnale di sfinimento; mentre Nikolic ci sembra in un limbo involutivo nel contesto della gara. Sarà il post infortunio, sarà una crisi di sfiducia: fatto sta che non trova più quelle dinamiche, che lo scorso anno ne hanno fatto il miglior centro. Gubitosa avrà il non facile compito di ricucire in queste due ultime giornate (una di campionato e una di qualifica alla SB Cup) e poi gestire le vacanze con un recupero attivo mirato al recupero.

Per Nikolic, sponda bianconera, se non si mette di buzzo buono a costruire un meccanismo difensivo adeguato, il buio durerà ancora a lungo. I Tigers non sanno che cosa sia una difesa di squadra, non sanno cosa siano le rotazioni difensive e i tagliafuori. Boncourt ha banchettato in testa alle belle statuine, con Jackson da 3 e con i due Kozic in entrata: un festival di porte aperte. Si può anche essere deboli, ma se almeno la difesa funzionasse, magari qualche punto in più si potrebbe fare. In attacco c’è un Criswell, preso come ala, che tira e segna quando la squadra è sotto di 20, sai che fortuna. Per avere un giocatore così, ribadiamo il concetto che è meglio avere qualcuno che dia sostanza e ritmo in impostazione, che sappia difendere su play avversari e che apra le difese con il tiro da fuori. Altrimenti il buio accompagnerà il Lugano fino a ridurlo a micino.