La squadra di Piergiorgio Manfrè non ha fretta di tornare in Lna. Vi è la volontà di garantirsi una continuità con un settore giovanile efficiente
Archiviato il facile debutto in Coppa ad Arlesheim, la Pallacanestro Bellinzona inizia sabato il campionato di Lega nazionale B unitamente a Muraltese e Riva Basket. Bellinzona c’è. «Ci siamo e come gli scorsi anni puntiamo a far crescere il settore giovanile – spiega il presidente Antonio Banfi –. I risultati ottenuti lo scorso anno, malgrado i dissesti causati dalla pandemia, ci confortano e spronano ad andare avanti su questa strada: tre titoli cantonali e due nazionali sono un tesoro da preservare».
Il Bellinzona punta a tornare in alto? «Diciamo che noi vogliamo costruire. Se dovesse arrivare un giorno in cui saremo pronti per fare il salto in Lna, sarà bellissimo. Ma procediamo un passo dopo l’altro senza farci troppe illusioni e, soprattutto, senza volerci mettere fretta».
Il budget della squadra è importante? «Restiamo attorno agli 80’000 franchi, due terzi dei quali per il settore giovanile. Basti pensare che la Lnb costa più di 20’000 franchi solo in tasse, arbitri, trasferte e spese varie. Abbiamo sempre non pochi problemi a raccogliere soldi per cui ringrazio la Mobiliare, la Raiffeisen, Banca Stato, A+G, Amb, Nimis, Garage Della Santa, Piccadilly, Fortiss e Molten che ci sostengono, oltre ad altri contributi non meno importanti di privati. In questi anni abbiamo sempre guardato alle spese con molto acume e non ci permettiamo voli pindarici».
La rinuncia alla straniera è dovuta a questi aspetti? «No, la straniera non l’ha voluta il coach che vuole lavorare con le nostre ragazze. I risultati gli stanno dando ragione, quindi a noi va bene così».
L’organico è cambiato? «L’ossatura della squadra – interviene il coach Piergiorgio Manfrè – è rimasta in gran parte immutata, ma ci sono state comunque alcune partenze. Tamara Mihajlovic, Camilla Nosetti e Laura Rezzonico hanno deciso d’interrompere l’attività cestistica. Julija Matic invece ha colto l’opportunità di spostarsi in Serbia, dove continuerà la sua carriera come giocatrice. Sono arrivate Tosca Maggiullo (dal settore giovanile), Carlotta Bragagnolo, che aveva cominciato la sua attività con noi, ma ha giocato per varie società, l’ultima l’Stv Lucerna, e Beatrice Younga che torna alla competizione e che nel 2017-2018 aveva militato con noi in Lna».
La strada intrapresa tre anni fa è pagante. «Direi proprio di sì. I titoli cantonali nelle tre categorie e i titoli nazionali delle U15 e U17 sono la dimostrazione del buon lavoro svolto nel settore. Mi spiace che quest’anno abbia lasciato Ulla Mercoli, una persona che è una pietra miliare nel basket bellinzonese, nonché una importante referente per me e per tutti gli allenatori del movimento. Ulla ci mancherà perché la sua dedizione non ha uguali».
Gli obiettivi rimangono immutati. «Non ho voluto straniere per coerenza con quanto fatto sinora. Credo nel valore della crescita di questi gruppi, ho sempre inserito giovani del vivaio e abbiamo una U18 che fa da ossatura alla squadra di Lnb. Disputare i campionati cantonali con così poche squadre non aiuta certamente a crescere, mentre la Lnb accelera lo sviluppo, sia fisico che tecnico. E lo si è visto la scorsa stagione».
Ci saranno sei derby, uno stimolo in più. «Certamente il rientro della Muraltese fa piacere: la squadra locarnese ha un gruppo di “anziane” molto forte per la Lnb, sarà un’avversaria stimolante. Anche il Riva sta crescendo bene con le sue giovani. Sono tre squadre che fanno ben sperare per il settore femminile, in calo in altre società».
Il vostro settore giovanile è completo? «Sì, abbiamo squadre di tutte le categorie, dalla U8 alla U18, per un totale di un centinaio di tesserate. Il settore maschile lo gestisce l’Arbedo per cui noi ci focalizziamo solo sul settore femminile. Vorrei tanto che a livello cantonale si facesse qualcosa di più per recuperare società come Gordola, Vedeggio e Cassarate, al fine di allestire campionati cantonali adeguati».
Obiettivo a medio termine la Lna, ha detto il vostro presidente. «È giusto porsi dei traguardi da raggiungere, la A è ovviamente uno di questi. Prioritaria, a oggi, rimane la crescita delle ragazze e garantirci una continuità con un settore giovanile efficiente. Solo così avrà un senso approdare in A. Per ora pensiamo a dare ulteriori impulsi in questa stagione, poi faremo le giuste valutazioni».
Allenatore: Piergiorgio Manfrè
Assistente allenatore: Roger Locatelli
La rosa