Buona stagione della squadra di Valter Montini, nonostante le tante giovani in campo e qualche infortunio di troppo
Il Riva Basket ha chiuso il campionato di Lnb salendo sul podio, al terzo posto. Nel final four di Zurigo le momò sono state sconfitte in semifinale dal Sion per 71-61, ma si sono rifatte nella finale per il bronzo contro il Gc Divac, sconfitto 71-68 con una strepitosa rimonta dal -19.
Soddisfatto l’allenatore Valter Montini, in carica ormai da sette anni: «Ci siamo qualificati al final four grazie al secondo posto della regular season, ma alcuni infortuni ci hanno impedito di arrivare in piena forma, avevamo per esempio l’americana Cierra Johnson a mezzo servizio. Avevamo comunque buone aspettative ed eravamo consci di avere una chance. Purtroppo però in semifinale non è entrato nemmeno un tiro da tre punti dei quindici tentati e in un caso del genere è impossibile pensare di vincere una partita. Nella finale per il terzo posto abbiamo effettuato una grande rimonta dal -19 per vincere di tre punti. È stata una partita sofferta nella prima parte, ma piano piano abbiamo recuperato e la vittoria finale, ottenuta in questo modo, ci ha dato grandissima gioia». La compagine rivense ha saputo guadagnarsi, con una stagione in crescendo, un posto tra le migliori quattro, dopo aver eliminato Bellinzona e Blonay nei turni precedenti. «Avevamo il sogno di andarcela almeno a giocare contro il Winterthur, ma eravamo anche consci delle condizioni non ideali della nostra americana. A inizio stagione avevamo sette nuove giocatrici, praticamente mezza squadra. Non è quindi stato facile trovare un nuovo equilibrio e una nuova struttura, tanto che c’era chi sosteneva che fossimo una squadra senza ambizioni e che non avevamo stimoli e invece da novembre-dicembre siamo riusciti a costruire una stabilità che ci ha permesso di scalare la classifica fino alle prime posizioni. È stata invece tutta quanta una stagione stimolante, grazie anche ai diversi derby, ed entusiasmante perché la squadra si è sviluppata e costruita settimana dopo settimana, raggiungendo una buona sicurezza nei propri mezzi dopo Natale. Peccato per quel paio d’infortuni che ci hanno rallentato nel momento opportuno, che però abbiamo saputo assorbire, dando maggiore minutaggio a ragazze che ne avevano avuto meno fino a lì e che hanno saputo dare stabilità. Le ragazze giovani, abbiamo giocatrici anche del 2005, hanno saputo offrire delle soluzioni, anche quando le difficoltà erano molto evidenti».
Con un gruppo così giovane quella dello scorso weekend «è stata un’esperienza preziosissima, perché le ragazze più giovani non erano abituate ad affrontare squadre così fisiche ed esperte, se pensiamo che certe avversarie avevano un’età media vicina ai trent’anni. Questa esperienza sarà preziosa per il futuro, perché ci permetterà di avere un nuovo approccio alle partite così dure come quelle avute in quest’ultima parte di playoff».
A questo punto con quali aspettative si affronta la prossima stagione? «Ci dobbiamo trovare questa settimana per capire quale possa essere l’evoluzione della squadra e quindi stabilire i programmi. Ciò che è sicuro è che come tutti gli anni perderemo tre o quattro ragazze sui diciannove anni che partono per andare a proseguire gli studi universitari, magari a Zurigo o a Friborgo. Dobbiamo quindi sempre puntare sul settore giovanile e giochiamo sempre con una squadra molto giovane. Anche l’anno prossimo sarà così e proveremo a costruire una nuova avventura a questo livello. Ma ormai con la mia esperienza non c’è più nulla che stupisce».