Olimpiadi

Le Olimpiadi nel 2021? 'Non credo che sia possibile'

Un infettivologo giapponese si dice molto scettico sull'eventualità che i Giochi possano realmente andare in scena tra un anno

Il presidente del comitato d'organizzazione di Tokyo 2020 (Keystone)
20 aprile 2020
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Uno infettivologo giapponese, critico nei confronti della gestione del coronavirus da parte delle autorità locali, si dice essere «molto pessimista» sulla possibilità che le Olimpiadi di Tokyo, già rinviate quest'estate, possano svolgersi nel luglio 2021. «Onestamente, non credo sia probabile che le Olimpiadi si svolgano l'anno prossimo - afferma Kentaro Iwata, professore del Dipartimento di malattie infettive dell'Università di Kobe -. Le Olimpiadi hanno bisogno di due condizioni: controllare il Covid-19 in Giappone e controllarlo ovunque, perché gli atleti e gli spettatori di tutto il mondo devono avere la possibilità di partecipare o di assistervi».

Il mese scorso, il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) aveva preso la storica decisione di posticipare i Giochi - la cui apertura era originariamente prevista per il 24 luglio 2020 - a seguito della crescente preoccupazione e della pressione degli atleti e delle federazioni sportive per la crisi sanitaria globale. I Giochi di Tokyo sono ora in programma dal 23 luglio all'8 agosto 2021 e le Paralimpiadi dal 24 agosto al 5 settembre 2021. Negli ultimi giorni, in vista della diffusione globale della malattia, sono tuttavia sorti dubbi sulla possibilità di organizzare il più grande evento sportivo del mondo anche a distanza di un anno. «Il Giappone potrebbe essere in grado di controllare la malattia entro la prossima estate, e lo spero, ma non credo che potrà accadere ovunque nel mondo, quindi sono molto pessimista sullo svolgimento dei Giochi Olimpici nell'estate del 2021», aggiunge Iwata, sottolineando che l'unica possibilità sarebbe un'organizzazione ridotta dei Giochi, per esempio «senza spettatori o con una partecipazione molto limitata».

Nonostante le continue incertezze, gli organizzatori dei Giochi affermano di aver intrapreso questa massiccia impresa con l'obiettivo di rispettare le nuove date. Non c'è «nessun piano B», aveva dichiarato settimana scorsa il portavoce del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo, Masa Takaya. Gli organizzatori delle Olimpiadi hanno tuttavia ancora una volta assicurato che la loro missione è quella di «preparare l'evento per l'estate del prossimo anno». Il comitato organizzatore giapponese e il Cio stanno «lavorando a stretto contatto con l'Organizzazione Mondiale della Sanità» (Oms) per sviluppare «contromisure» contro il coronavirus.

Kentaro Iwata aveva già fatto molto rumore quando a febbraio aveva definito «totalmente caotico» il modo in cui il Governo giapponese aveva gestito il caso della Diamond Princess, una nave da crociera con 3'700 persone a bordo che era stata messa in quarantena fuori dal porto di Yokohama: più di 700 persone avevano contratto il virus a bordo e 13 erano satti i decessi.