Calcio svizzero fermo fino al 30 aprile, ma poi? Ancillo Canepa (Zurigo): 'I campionati non vanno interrotti, sarebbe stupido'. Domani la Lega decide
Il calcio svizzero è in letargo almeno fino al 30 aprile. La Swiss Football League terrà domani un'assemblea generale straordinaria con l'intento di trovare una via d'uscita per un finale di stagione sempre pù ipotetico. I margini di manovra per i 20 club di Sfl sono vieppiù ristretti. Anche perché qualsiasi decisione dovessero prendere domani, potrebbe diventare obsoleta nel caso in cui il Consiglio federale emanasse nuove direttive. Senza contare che un impatto importante potrebbe averlo pure la riunione dell'Uefa in programma martedì e che avrà quali argomenti centrali le Coppe internazionali ed Euro 2020. Sembra sempre meno probabile che l'Europeo itinerante possa svolgersi come previsto dal 12 giungo al 12 luglio, ma se l'Uefa dovesse mantenere inalterate le date, diverrebbe praticamente impossibile per la Sfl portare a termine il campionato con 13 giornate da inserire tra il 1º e il 31 maggio. Senza dimenticare alcuni club, come ad esempio il Lugano, non hanno nemmeno la possibilità di svolgere allenamenti.
«L'obiettivo principale della Sfl e dei suoi club è di terminare il campionato prima dell'estate – ha ricordatro venerdì la Lega, subito dopo aver proceduto alla chiusura dei campionati fino al 30 aprile – Una fine di stagione anticipata potrebbe minacciare l'esistenza di alcuni club».
La riunione di domani dovrebbe da una parte verificare la volontà di proseguire l'esercizio 2019-20 non appena la situazione sanitaria lo consentirà e dall'altra capire se il concetto di porte chiuse può essere applicabile. Secondo il presidente dello Zurigo, Ancillo Canepa, non vi è tempo da perdere... «Non dobbiamo in alcun modo interrompere il campionato. Sarebbe la più stupida delle opzioni», ha dichiarato alla Nzz.
Sulla carta vi sarebbe ancora il tempo necessario per portar a termine la stagione, con 13 partite di campionato e tre turni di Coppa, ma il tempo stringe sempre più. I giocatori sono in possesso di contratti validi fino a fine giugno e coloro i quali hanno trascorso la stagione in prestito, il 1º luglio dovranno fare rientro alla casa madre. Protrarre la competizione oltre l'inizio di luglio, secondo l'idea del presidente del Lugano Angelo Renzetti è un'alteernativa che sembra raccogliere pochi consensi. Inoltre, la chiusura degli allenamenti imposta ad alcuni club, fa sì che sia praticamente impossibile riprendere la competizione a inizio maggio. «Occorreranno almeno quattro o cinque settimane di preparazione. Non si potrà ricominciare prima di metà giugno», ha confidato Christian Constantin al Blick.
L'assemblea di domani avrebbe dovuto avere, quale tema principale, la nuova formula di campionato. Alla luce degli ultimi avvenimenti, però, il passaggio della Super League da 10 a 12 squadre non sembra più essere una priorità.