CALCIO

La Swiss Football League cancella l'assemblea

Domani si sarebbe dovuto decidere su una Super League a 12. I club si riuniranno via telefono nel pomeriggio per capire come chiudere l'attuale stagione

(Quale via d'uscita per il calcio svizzro?)
15 marzo 2020
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La Swiss Football League ha deciso di rinviare l'assemblea straordinaria in programma domani, nel corso della quale avrebbe dovuto decidere in merito alla futura formula di campionato (Super League a 21 squadre). «La propagazione del coronavirus e le misure sempre più drastiche per combatterlo mutano di ora in ora», ha spiegato la Sfl sul suo sito internet, ricordando come sia di poche ore fa la notizia della positività al virus del presidente dell'Asf Dominique Blanc. Nel primo pomeriggio (13.30) i club si confronteranno comunque  in una conferenza telefonica al fine di prendere una decisione in merito al prosieguo della stagione.

Il calcio elvetico è in pausa forzata fino al 30 aprile e i tempi tecnici per portare a termine la stagione sono vieppiù ristretti. Senza contare che un impatto importante potrebbe averlo pure la riunione dell'Uefa in programma martedì e che avrà quali argomenti centrali le Coppe internazionali ed Euro 2020. Sembra sempre meno probabile che l'Europeo itinerante possa svolgersi come previsto dal 12 giungo al 12 luglio, ma se l'Uefa dovesse mantenere inalterate le date, diverrebbe praticamente impossibile per la Sfl portare a termine il campionato con 13 giornate da inserire tra il 1º e il 31 maggio. Senza dimenticare alcuni club, come ad esempio il Lugano, non hanno nemmeno la possibilità di svolgere allenamenti.

«L'obiettivo principale della Sfl e dei suoi club è di terminare il campionato prima dell'estate – ha ricordato venerdì la Lega, subito dopo aver proceduto alla chiusura dei campionati fino al 30 aprile – Una fine di stagione anticipata potrebbe minacciare l'esistenza di alcuni club».

Sulla carta vi sarebbe ancora il tempo necessario per chiudere la stagione, con 13 partite di campionato e tre turni di Coppa, ma il tempo stringe sempre più. I giocatori sono in possesso di contratti validi fino a fine giugno e coloro i quali hanno trascorso la stagione in prestito, il 1º luglio dovranno fare rientro alla casa madre. Protrarre la competizione oltre l'inizio di luglio, secondo l'idea del presidente del Lugano Angelo Renzetti è un'alternativa che sembra raccogliere pochi consensi. Inoltre, la chiusura degli allenamenti imposta ad alcuni club, fa sì che sia praticamente impossibile riprendere la competizione a inizio maggio. «Occorreranno almeno quattro o cinque settimane di preparazione. Non si potrà ricominciare prima di metà giugno», ha confidato Christian Constantin al Blick.