Auto e moto

Hyundai Tucson Hybrid: completa e concreta

Affinata nelle tecnologie e nell’accoglienza, conserva le apprezzate qualità di equilibrio e fruibilità a tutto campo

La Tucson ritoccata conserva il look moderno già conosciuto: gli interventi al design della carrozzeria sono minimi e interessano principalmente calandra e gruppi ottici
10 gennaio 2025
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Lanciata nel 2020, la Tucson quarta generazione riceve una lieve rivisitazione concentrata sotto pelle. Le differenze estetiche restano infatti minime: gli interventi interessano in prevalenza il frontale appena ritoccato, con griglia dalla superficie incrementata, adozione di gruppi ottici Matrix Led e luci diurne ingrandite. Il resto della carrozzeria è praticamente invariato, mentre gli ingombri sono invariati con lunghezza di 4,51 metri; ideale nel garantire un solido compromesso tra spazio interno e maneggevolezza su ogni genere di strada europea.

Sulla versione ibrida convenzionale in prova, dotata di trazione integrale, ritroviamo la conosciuta meccanica con unità termica a benzina turbo, dai valori prestazionali però leggermente ritoccati. Il 1.6 T-GDi a iniezione diretta con turbocompressore perde infatti una quindicina di cv, ora restando su 160 cv a disposizione, mentre la componente elettrica guadagna 5 cv in più per erogare 65 cv totali: la potenza di sistema è lievemente inferiore, ma le prestazioni nel complesso non cambiano. La batteria di trazione conserva la capacità di 1,49 kWh e viene rigenerata automaticamente sfruttando principalmente l’energia recuperata in decelerazione. Ulteriori affinamenti tecnici interessano poi gli ausili attivi alla guida, tra i quali l’assistente al vento laterale che assicura maggior stabilità specie alle andature più elevate incontrando consistenti flussi d’aria trasversali.

Alla guida della rinnovata Tucson, in effetti, si ritrovano tutte le caratteristiche conosciute del modello, indirizzate in primo piano verso equilibrio, compostezza e buon brio senza eccessi. Sul piano dello scatto puro le prestazioni sono infatti largamente sufficienti per disimpegnarsi con la necessaria agilità in ogni condizione di traffico, inclusi i sorpassi ad andatura autostradale, senza tuttavia offrire accelerazioni e riprese di temperamento appuntito. Il motore termico spicca più per elasticità e rotondità di funzionamento, con sonorità piuttosto ben isolata tranne che nella zona alta del contagiri: qui, emerge un picco più metallico non proprio in tono con il carattere del mezzo.

L’intervento dell’ausilio elettrico è tuttavia sempre ben presente per assicurare un piglio brioso senza dover sfruttare a fondo tutte le prestazioni, se non raramente. Lo stesso cambio automatico a sei rapporti suggerisce la conduzione briosa ma ragionata, risultando dolce e puntuale nei passaggi marcia, ma mai troppo diretto né rapido nella scelta del rapporto. Lode, invece, alla doppia funzionalità assegnata alle palette sequenziali ai lati del volante: nella modalità di marcia standard esse permettono di variare l’intensità della frenata rigenerativa, fino anche ad arrivare alla sosta del veicolo tenendo premuto il “meno”, mentre in quella sportiva lasciano selezionare manualmente la marcia.

Il comportamento dinamico della Tucson Hybrid resta dunque bilanciato, offrendo un valido compromesso tra compostezza e relax con la giusta dose di agilità tra le curve: dove l’auto sembra persino più leggera rispetto alla massa effettiva. Specie in modalità Sport, che permette un controllo più diretto con risposta moderatamente più diretta, a vantaggio di cambi di direzione un po’ più rapidi. La sterzata è di suo omogenea e ben adatta alla tipologia di vettura, mentre l’insonorizzazione non delude, offrendo una comoda silenziosità a tutte le andature. Buono anche l’assorbimento delle asperità stradali, con giusto le piccole ondulazioni isolate appena meno filtrate dal molleggio. Anche per via dell’assetto standard lievemente più rigido sulla versione di punta N Line LUX in test. Sul fronte consumi, la Hybrid si deve però accontentare di medie d’uso reali solo discrete: difficilmente siamo riusciti a scendere sotto il valore di 8 l/100 km, combinando percorsi di varia natura.

Il ricco allestimento valorizza i contenuti così come l’accoglienza interna, contraddistinta da piacevoli toni sportiveggianti. L’arredo è rivisto nella plancia, ridisegnata per accogliere il rinnovato sistema di infotainment. A sua volta combinato con la strumentazione digitale e configurabile, l’insieme costituito da due ampi pannelli digitali da 12,3” ciascuno riuniti in un’unica superficie orizzontale leggermente orientata verso il conducente. Il colpo d’occhio è notevole così come grafica e funzionalità d’insieme, anche grazie ai comandi di accesso diretto alle principali funzionalità e al pannello più in basso dedicato alla climatizzazione. Alla comoda sistemazione anteriore si aggiunge un divano in seconda fila altrettanto ampio e ben distanziato dagli schienali. Il comfort in questa zona è inoltre supportato dalla climatizzazione di zona e dagli schienali regolabili in inclinazione, con frazione centrale indipendente per consentire il carico degli oggetti lunghi. Valida la cubatura del bagagliaio, con volume di base pari a 616 litri.

ModelloHyundai Tucson
Versione1.6 T-GDi HEV 4WD AUT N Line LUX
MotoreSistema ibrido con quattro cilindri 1,6 litri benzina turbo e unità elettrica
Potenza, coppia215 cv, 304 Nm
TrazioneIntegrale
CambioAutomatico a sei rapporti
Massa a vuoto1’846 kg
0-100 km/h8,5 secondi
Velocità massima186 km/h
Consumo medio6,7 l/100 km (omologato)
Prezzo56’700 CHF