Audi Q8 e-tron, elettrica capace e ricercata

Tempo di “morbido” restyling per il Suv Audi a corrente al vertice di gamma, che per l’occasione aggiunge l’appellativo Q8 alla conosciuta denominazione e-tron che distingue la propulsione a batteria. Il look patinato guadagna diverse attenzioni, andando a beneficio principalmente dell’aerodinamica con coefficiente di penetrazione in discesa al valore di 0,27 (in precedenza 0,28). Parallelamente, sul piano tecnico su questa versione di potenza intermedia (denominata 55) viene implementata una batteria al litio di maggiore capacità, crescendo da 95 kWh agli attuali 106 kWh (valori netti) in combinazione alla ricarica ad alta potenza accresciuta fino a 170 kW: valore elevato, seppur lontano da quanto offerto da altri costruttori. Il ripristino più rapido (colonnine ad alta efficienza) consente ad ogni modo il passaggio 10-80% in circa 31 minuti. Per la ricarica a domicilio su consueta corrente alternata (AC) la vettura adotta invece un caricatore di bordo standard da 11 kW, restando in opzione quello da 22 kW.

Queste migliorie trovano conferma anche nella guida reale, con autonomia “sul campo” attorno ai 400 km guidando su percorsi di varia natura, autostrada inclusa: i viaggi anche piuttosto estesi possono essere affrontati con buona serenità. Più raffinata nel look, particolarmente distintivo nell’allestimento S line come sull’esemplare in prova, la Q8 e-tron conferma le sue notevoli doti di guida a tutto tondo, offrendo un’esperienza di notevole qualità. L’auto è piuttosto generosa negli ingombri e nello stretto richiede attenzione, specie in manovra – aiuta la profusione di telecamere e sensori –, ma si lascia condurre con piccoli tocchi e grande scioltezza; tra le curve dal “respiro” appena più solido si apprezzano poi il corpo vettura molto fermo e con movimenti ridotti, pur ottimamente isolato dalle sospensioni pneumatiche regolabili dal timbro piacevolmente sportivo. La vettura appare in effetti molto ben piantata, facendo prevalere la sensazione di notevole aderenza e precisione combinata all’impressione di una notevole raffinatezza di movimento. L’agilità è appena meno marcata e nello stretto un velo di inerzia è avvertibile, anche se poi la vettura lascia comunque spazio per assaporare una vivacità brillante non appena gli spazi si allargano. Grazie ai numerosi programmi di marcia la Q8 e-tron si adatta con buona versatilità agli umori del conducente: piuttosto morbida ma comunque “ferma” nell’aderenza al suolo in modalità standard, più affilata e incisiva dinamicamente con i programmi che prediligono maggior dinamismo.

Il tutto ben assecondato dai due motori elettrici, uno per ciascun assale con un po’ più di coppia erogata da quello posteriore, che permettono variazioni di andatura notevolmente brillanti. Anche in caso di sorpasso veloce difficilmente serve andare oltre metà della corsa dell’acceleratore, tant’è che nello scatto da fermo ai 100 km/h servono appena poco più di cinque secondi, pur a fronte di un peso superiore a 2,5 tonnellate. Altrettanto elevata la velocità massima per un’auto elettrica, solitamente limitata a valori più bassi. Eccellente il comfort di marcia a tutte le andature, sia nella capacità di filtraggio della strada – con movimenti sempre smorzati in progressione –, sia a livello di isolamento acustico. Convince pienamente pure il raffinato ambiente di bordo, sostanzialmente immutato e come di consueto estensivamente personalizzabile. Spaziosità, cura nel dettaglio ed ergonomia sono di livello superiore, mentre l’estensiva digitalizzazione di pressoché ogni comando si lascia qui apprezzare per intuitività, anche per merito del secondo schermo centrale a sfioramento più in basso, dedicato alla climatizzazione in ogni dettaglio. L’unico limite continua a venire così dagli specchi retrovisori laterali digitali (in opzione ma sconsigliati), che oltre a non rendere la profondità degli spazi difficilmente sono individuabili a colpo d’occhio quando serve, essendo posizionati molto più interni (dentro l’abitacolo, ai lati della plancia).

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