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Ospedale alla Saleggina

In tutto il Ticino non c’è posto migliore per costruire un Nuovo Ospedale, anzi, non c’è proprio alternativa. Nel 2013 avevamo proposto di costruirlo sul terreno delle ex Officine di Bellinzona; sarebbe un po’ fragile il collegamento stradale, un po’ invasivo l’accesso con l’elicottero, forse problematico l’elettrosmog dovuto alla ferrovia. Ce l’hanno fatto capire le FFS che un ospedale alle ex Officine non è proprio possibile.

Alla Saleggina c’è la superficie necessaria, anche per futuri ampliamenti; si trova in posizione strategica tra Bellinzona e Giubiasco; l’accesso dalla Strada Cantonale è facile ed è prevista una nuova stazione ferroviaria Tilo. La stazione Tilo in quel punto è molto interessante perché permette di collegare una parte e l’altra del territorio diviso dalla ferrovia e anche una parte e l’altra divise dalla Strada Cantonale e collegherà non solo il Nuovo Ospedale ma anche i quartieri delle Semine, di Pedevilla, di Giubiasco nord e di Monte Carasso.

Tra l’altro, il progetto scelto per il Nuovo Ospedale è di grandissima qualità, anche architettonica e urbanistica. Il progetto propone uno zoccolo nel quale sono organizzati gli spazi per i posteggi, la logistica, la tecnica, la diagnostica e i servizi per il personale. Questo zoccolo ha un’altezza di circa m 3.00 per rapporto allo spiazzo alberato riservato ai taxi, a est, verso la Strada Cantonale e a nord, verso la strada di accesso veicolare all’ospedale e al quartiere de Le Semine. Dallo spiazzo riservato ai taxi, e con le fermate dei Bus, i pedoni accedono, tramite una rampa o un ascensore, a una piazzetta sul tetto dello zoccolo, dal quale si entra nel PT dell’ospedale. Una passerella collega questa piazzetta direttamente alla futura stazione Tilo. Dal PT dell’ospedale si accede direttamente al terreno rialzato lungo la golena del riale La Guasta, a sud, e alla golena del fiume Ticino, a ovest.

Sopra lo zoccolo, oltre all’entrata principale con i servizi di accoglienza si trovano i 2 livelli più tecnici: la piastra operatoria, il pronto soccorso, la radiologia e gli ambulatori. Verso nord questo edificio, compreso lo zoccolo, avrà un’altezza di circa m 13.00, in sintonia con l’altezza degli edifici del quartiere Le Semine. Verso sud, verso il riale La Guasta e Giubiasco, l’ospedale propone ulteriori 3 piani, dedicati soprattutto alla degenza; l’altezza dell’edificio sarà di circa m 20.00 che corrisponde quasi all’altezza degli alberi lungo il riale.

Dunque, l’ospedale, che propone una volumetria notevole, si inserisce con grande discrezione nel territorio e nel paesaggio. La posizione del Nuovo Ospedale è molto interessante perché rappresenta una entrata privilegiata alla golena del fiume Ticino e, indirettamente, a tutto il Piano di Magadino. Evidentemente non è l’unico accesso privilegiato alla golena, ricordo in particolare l’accesso con la passerella del Bagno Pubblico che collega la golena direttamente alla Piazza del Sole e al nucleo medievale e l’accesso da via Stefano Franscini, vicino all’Archivio e Biblioteca Cantonale, all’Istituto Cantonale di Economia e Commercio (ex Nuova Caserma) e al Centro Gioventù e Sport. Non spetta a me disquisire dei limiti della politica partitica ticinese.