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Riduzioni fiscali, un premio ai ricchi

Spesso la fregatura sta nel dettaglio. Tutti ne abbiamo esperienza ogni qualvolta ci troviamo confrontati con un contratto dove per leggere le condizioni è necessario inforcare gli occhiali. Tipico, a questo proposito, l’accesso alle applicazioni virtuali. I rischi vengono regolarmente riportati, ma in un’infinita pagina che scorrere lo schermo non si finisce mai. È un po’ la stessa tecnica dei giochi di prestigio: pensi di vedere una mela, ma in realtà è una pera.

Finché il gioco ci fa divertire, beh è bello tornare bambini. Ma quando il gioco peggiora la nostra esistenza, allora è decisamente meglio aprire bene gli occhi. Ed è quanto dovranno fare le cittadine e i cittadini ticinesi chiamati entro il 18 giugno a esprimere il proprio parere su una proposta abracadabra: la deduzione fiscale di 1’200 franchi, concessa dal fisco cantonale, per ogni figlio a carico. Deduzione voluta per rimediare in parte ai costi della cassa malati, affermano i sostenitori. Dov’è il trucco? Si parla di un gran vantaggio per tutti, quando in realtà si premiano davvero solo pochi. I soliti. I ricchi.

Tre soli esempi che svelano il gioco di prestigio organizzato dai soliti noti, ovvero quei politici che ci parlano delle virtù delle ostriche quando la maggioranza della popolazione può permettersi ogni tanto un chilo di vongole. In realtà la deduzione fiscale in questione favorirà davvero le famiglie particolarmente facoltose, perché quelle che vivono con un reddito disponibile (effettivo) inferiore a 100’000 franchi restano tagliate fuori. Per loro non è prevista alcuna riduzione. E giusto per svelare completamente il trucco va aggiunto che per reddito disponibile s’intende ciò che resta del reddito percepito e una quota del patrimonio, tolte tutte le spese obbligatorie (premi casse malati, assicurazioni, spese professionali etc.). Orbene, se il reddito disponibile ammonta a 100’000 franchi la riduzione fiscale sarà pari a… 50 franchi annui.

Ma chi ci guadagna, allora? I ricchi, abituati a vincere sempre. Con un reddito disponibile superiore ai 500’000 franchi, infatti, la riduzione fiscale annua ammonta a 550 franchi. Come dire, non tutti i figli costano allo stesso modo. O anche, non tutti i figli devono essere curati con le medesime terapie. Stando infatti a questo modello abracadabra – perché promette per tutti, ma è una bugia – sarebbe giusto chiedere meno contributi a chi ha di più, mentre chi ha assai meno può accontentarsi di ricevere in regalo un disinfettante. O magari due, a prezzi discount.

Ma dov’è davvero il trucco? Spacciare per vantaggio ciò che in realtà premia chi già può tranquillamente vivere senza ulteriori regali. E già, perché la riduzione in questione causerebbe una minor entrata nelle casse cantonali e comunali pari a oltre 10 milioni di franchi all’anno. E avete idea di quante misure per chi ha davvero bisogno si possono decidere e applicare con 10 milioni annui?