In Svizzera, l’assicurazione malattia è finanziata attraverso un metodo ingiusto e per nulla sociale. Una parrucchiera che guadagna circa 3’300 franchi al mese paga lo stesso premio assicurativo di Sergio Ermotti che per il suo nuovo incarico a capo di Ubs riceverà “solo” 2,5 milioni di franchi all’anno, più bonus!
È quindi giusto preoccuparsi di aiutare le persone e le famiglie “normali” a sgravarsi da un onere finanziario troppo alto e che aumenta in continuazione. È però sbagliato farlo attraverso degli sgravi fiscali che, come sempre, aiutano maggiormente chi ha i redditi maggiori. La “Modifica della legge tributaria” proposta della Destra e che andremo a votare il prossimo 18 giugno prevede la possibilità di inserire nella propria dichiarazione di imposta una nuova deduzione di 1’200 fr. per ogni figlio a carico. Sembra una cosa allettante, ma non lo è. Poter dedurre 1’200 fr. dal proprio reddito, non vuol dire pagare 1’200 fr. in meno di imposte! Una famiglia composta da due adulti e due bambini con un reddito disponibile di 100’000 fr. all’anno otterrebbe un risparmio annuo sulle imposte pagate di poche decine di franchi. Lo stesso nucleo familiare con un reddito annuo di alcune centinaia di migliaia di franchi, che molto probabilmente non ha nessuna difficoltà a pagare la cassa malati, otterrebbe uno sconto di svariate centinaia di franchi!
Il Consiglio di Stato ha stimato che l'eventuale attuazione di questi sgravi fiscali porterebbe a delle importanti minori entrate per le casse pubbliche, precisamente 5,6 milioni in meno per il Cantone e 4,5 milioni in meno per i comuni ticinesi. Minori entrate vuole sempre dire meno servizi e quindi, per esempio, tagli ai sussidi di cassa malati. Sussidi, questi sì, indispensabili per aiutare le famiglie e le persone veramente più bisognose! Le finanze cantonali sono già estremamente sotto pressione a causa dell'applicazione rigida del cosiddetto Decreto Morisoli il quale prevede il pareggio di bilancio entro il 2025 attraverso la riduzione generalizzata delle spese del Cantone. Con questi sgravi si continua con la politica liberista che premia chi i soldi li ha e punisce chi invece fa più fatica ad arrivare alla fine del mese. Si continua a mettere in atto una ridistribuzione della ricchezza all'incontrario!
Se si vuole veramente aiutare le famiglie del ceto medio e basso, allora si respinga questo ennesimo regalo ai ricchi e ci si faccia trovare pronti per sostenere l'iniziativa popolare lanciata dal Partito Socialista, la quale prevede di limitare al 10% del reddito l'incidenza dei premi di cassa malati.