Come abitante di una regione periferica mi sposto regolarmente in automobile per recarmi sul posto di lavoro o per le mie attività nel tempo libero. Non per scelta, ma per necessità. La conformazione del territorio ticinese impedisce infatti di spostarsi in modo efficiente con i mezzi pubblici fuori dai grandi centri. Come cittadino e utente della strada voterò quindi a favore dell’iniziativa del Centro (Ppd) "Per un’imposta di circolazione più giusta" perché oltre a diminuire le imposte di circolazione in base alla reale necessità per la manutenzione delle strade, pone un vero e proprio incentivo all’acquisto di un veicolo con basse emissioni di CO2. Si tratta di un concreto passo avanti a favore della transizione energetica. Una risposta concreta a chi non può rinunciare all’auto, ma vuole spostarsi in modo efficiente.
Un altro aspetto a favore dell’iniziativa è sicuramente la possibilità per il popolo ticinese di beneficiare di uno sgravio di circa 25 milioni, dopo che l’aumento delle spese per la salute, la benzina e il riscaldamento, i costi dell’elettricità e i generi alimentari sta mettendo in difficoltà le finanze delle famiglie. Iniziativa più che necessaria, per il cantone con il minor potere di acquisto in Svizzera ma con l’imposta di circolazione più cara. Migliore rispetto al controprogetto in quanto non vengono generati 4 milioni di spesa per sostenere gli abbonamenti Arcobaleno che, seppure sia evidente il nobile intento, andranno a beneficio principalmente di quei pochi che utilizzano i mezzi pubblici nei centri urbani.