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Perché la direzione Ps propone una lista blindata?

Durante l’ultima riunione della conferenza cantonale degli iscritti al Partito Socialista, sono intervenuto a nome dei mozionanti per ritirare la proposta di avere una lista con 3 candidati Ps e 2 Verdi. Ho ribadito che nessun vuole rinunciare all’alleanza con i Verdi, dopo aver sentito le spiegazioni della Direzione. In fondo la nostra proposta era legittima e rispecchiava in modo chiaro l’attuale forza del Ps e quella dei Verdi. Non volevamo creare delle spaccature all’interno del Ps, visto come in passato ci sono voluti 30 anni per riunificare i due tronconi Pst e Psa per ritrovare un’unità che ha giovato alla nostra presenza sul territorio. Ho quindi terminato il mio intervento dicendo che lo scopo di aver voluto la riunione degli iscritti era quello di informare tutti i compagni della base su come si erano svolte le discussioni per la realizzazione di una lista unitaria Socialisti e Verdi, perché la totale trasparenza è un obbligo verso la base, specialmente di fronte a una prima esperienza di questo tipo. Posso dire che nella raccolta di firme per la convocazione della conferenza cantonale, ho discusso parecchio con la base del nostro Partito e tutti quelli contattati hanno firmato la mozione senza tentennamenti.

La Direzione ha comunque deciso che la futura lista Socialisti e Verdi sarà composta dalla compagna Marina Carobbio e da un giovane di Gioventù Socialista. Così facendo però si precludono altre candidature che secondo il mio pensiero sono valide e si sono sempre messe a disposizione per la lista Ps nelle ultime votazioni per il Consiglio di Stato. Mi riferisco in particolare alla compagna Amalia Mirante, che ha mantenuto la sua disponibilità davanti alla commissione e presenterà la sua candidatura al prossimo congresso socialista. Mi fa un po’ specie la decisione della direzione di proporre una lista blindata dalla sola presenza della compagna Marina Carobbio e dal giovane compagno Yannick Demaria. Secondo il mio parere questa procedura non è per niente democratica perché calata dall’alto e senza un confronto sano tra una capolista e altre candidature, che è alla base dei valori della democrazia che difendiamo. Quella della compagna Amalia Mirante si iscrive in questa logica, con l’unico scopo di fornire un’alternativa alla capolista, processo legittimo e che tiene conto della pluralità. Personalmente rispetto la candidatura della Gioventù Socialista, ma in questo momento abbiamo bisogno anche di compagni e compagne ben profilati per un ruolo così delicato, della loro esperienza professionale e dell’immagine che hanno sul territorio ticinese. Sono per il rinnovamento e trovo più saggio che avvenga in maniera più marcata nella lista del Gran Consiglio, dove i giovani possono esprimere con forza idee più fresche e difenderle con più energia per consegnarle a un Esecutivo con più esperienza affinché possano essere messe in pratica più efficacemente. Il ruolo dei giovani è primordiale in questo ambito ed è soprattutto a questo livello che vanno promossi, spinti e votati. Inoltre, è soprattutto qui che possono "farsi le ossa" e acquisire l’esperienza necessaria per proseguire una crescita che li preparerà ad altri ruoli.

Le recenti elezioni della vicina Penisola italiana, hanno evidenziato che non è il momento di strategie preconfezionate, ma è il momento di mettere in campo compagne giovani e preparate e Amalia Mirante, economista e ben conosciuta nel territorio ticinese, possiede tutto questo. Una lista Ps competitiva avrà il pregio di smuovere tutta la base del Ps perché più rappresentata, per arrivare in aprile a un ottimo risultato per il nostro Partito che, oggi più che mai, ne ha bisogno.