Breggia, ecco le ragioni per dire ‘no’ al progetto comunale a Lattecaldo secondo i sostenitori dei referendisti
Il 30 ottobre la popolazione di Breggia sarà chiamata a esprimersi sul credito di progettazione di 687mila franchi per la nuova sede della scuola dell’infanzia e la nuova mensa scolastica, la cui spesa d’investimento complessiva secondo il Piano finanziario del Municipio sarà di 5’225’000 franchi. Un lusso superfluo che ci costerà caro.
La spesa per gli investimenti nel periodo 2021-2028, secondo il Piano finanziario del Municipio, aumenterà considerevolmente il debito pubblico pro capite che raggiungerà i 13’200 franchi per ogni abitante (si noti che valori superiori a 5mila franchi sono considerati eccessivi dalla Sezione enti Locali). Ma le prospettive sono ancora peggiori perché il Piano finanziario si basa su ipotesi irrealistiche, come i tassi d’interesse inferiori all’1,5% fino al 2028 e un’inflazione pari allo 0% fino al 2024, quando per il 2022 si attendono già valori attorno al 3% e il rincaro previsto nel solo settore dell’energia è del 25%. Questi dati sono già stati smentiti dalla situazione attuale e di conseguenza la spesa per investimento aumenterà sensibilmente rispetto a quanto stabilito nel Piano finanziario.
Anche le spese di gestione del Comune (riscaldamento ed elettricità) e gli oneri per interesse sul debito aumenteranno notevolmente perché i tassi d’interesse saranno più elevati di quelli previsti nel Piano finanziario (sono già quasi il doppio) tanto che lasciando il moltiplicatore al 95% non si riusciranno a finanziare gli investimenti previsti senza accrescere oltre misura il debito che lasceremo in eredità ai futuri cittadini di Breggia.
E non è finita. Nel Piano finanziario non sono inclusi gli aggiornamenti della spesa per il Piano viario di Caneggio (in cui Breggia è in contenzioso con la ditta esecutrice e la somma in gioco supera il mezzo milione di franchi) e per il Magazzino comunale per il quale ci si può attendere un aumento di spesa almeno analogo. E non si possono escludere altre sorprese.
Disponiamo già delle infrastrutture necessarie e possiamo potenziare i servizi. Questa nuova costruzione non è urgente: il servizio mensa e i pasti agli anziani sono già garantiti e le sezioni della scuola dell’infanzia di Caneggio e Morbio Superiore possono continuare a svolgere la propria funzione fino a quando il Comune avrà accantonato la somma necessaria per procedere all’investimento, senza aumentare il debito pubblico o il moltiplicatore. Nel frattempo, sarà sempre possibile potenziare i servizi scolastici affiancandovi altri servizi extrascolastici (asilo nido, pre/doposcuola) utilizzando gli stabili di cui dispone il Comune.
Altri investimenti sono prioritari: a fronte di risorse limitate e di un debito già elevato, il Comune dovrebbe limitare gli investimenti a ciò che è prioritario:
– il completamento dell’infrastruttura dell’approvvigionamento idrico: sono previsti importanti investimenti nella nuova stazione filtri e per i serbatoi e le condotte dell’alta Valle;
– la ristrutturazione e l’isolazione della scuola elementare di Lattecaldo, in cui si registrano infiltrazioni e che consuma molto olio combustibile (e che quindi prima verrà fatta, prima ci permetterà di risparmiare);
– il rifacimento e la manutenzione di alcune strade, piazze e piazzali: alcuni già previsti altri che bisognerebbe anticipare come ad es. per il Piazzale Garuf a Sagno;
– la costruzione del magazzino comunale per il quale nel 2017 sono stati spesi 850’000 franchi per l’acquisto, ma i cui lavori non sono nemmeno iniziati. Il Municipio ci ha informato che si dovrà procedere, contrariamente a quanto dichiarato al momento della richiesta del credito, con la ristrutturazione completa dell’edificio (nel 2017 era prevista solo la ristrutturazione della parte inferiore). Anche in questo caso un investimento milionario e ben superiore a quello indicato nel Piano finanziario.
Non è con una scuola che contrasteremo il calo della popolazione. Il Ticino sta vivendo un periodo di spopolamento che concerne tutti i comuni e che è legato alla scarsità di opportunità professionali. Pensare di contrastare questa tendenza sostituendo un edificio scolastico con un altro ci sembra ingenuo. Se vogliamo stabilizzare la popolazione dobbiamo potenziare i servizi, contenendo la pressione fiscale e dando più aiuti alle famiglie. Questo lo dobbiamo fare nel controllo del debito pubblico, che è già eccessivo.
Alla popolazione di Breggia il Municipio ha già aumentato la tassa di smaltimento rifiuti e anche quella per lo smaltimento delle acque luride dovrà forzatamente aumentare (per colmare il passivo che nel 2028 sarà di 1,2 milioni). A queste spese si aggiungono i rincari a cui tutta la popolazione ticinese è soggetta: beni alimentari, energia e cassa malati. Per mantenere le famiglie a Breggia non serve una nuova Scuola dell’Infanzia, serve agire per fornire i servizi che aiutano le famiglie senza però sovraccaricarle con nuove spese, altrimenti esse si sposteranno verso i comuni dove la pressione fiscale è inferiore.