I dibattiti

PoLuMe un progetto al passo coi tempi?

Anaïs Cornolti e Lorenzo Cavagliotti si interrogano sulla terza corsia autostradale tra Lugano e Mendrisio

Anaïs Cornolti e Lorenzo Cavagliotti

La politica del Datec è la promozione del trasporto pubblico, trasferimento del traffico pesante dalla strada alla ferrovia e investimenti sostenibili dal punto di vista sociale, economico e ambientale. Quest’ultimo punto sta molto a cuore alla popolazione svizzera, infatti le ultime votazioni in ambito ambientale mostrano la sensibilità a questo tema. Inoltre, la nostra Costituzione prevede delle disposizioni di protezione in merito all’ambiente, alla natura, alla popolazione etc. Secondo i dati dell’Oms, 9 persone su 10 respirano aria che supera le linee guida della suddetta organizzazione. Inoltre, sempre secondo l’Oms, almeno 4,2 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento atmosferico. A livello cantonale l’Ufficio della prevenzione dei rumori ha stimato che almeno il 35% della popolazione ticinese è esposta a dei livelli di rumore superiore stabiliti alla legge causati dal traffico stradale. Questi sono alcuni dati, che portano a riflettere e prendere in considerazione un nuovo progetto stradale.

PoLuMe è un progetto con lo scopo di fluidificare e aumentare la capacità di transito durante 6 ore nell’arco di una giornata. Aumentando di una corsia l’autostrada potranno transitare 1’800 veicoli in più per ora. Ma questo progetto è veramente utile e risolverà il problema del traffico? Il potenziamento stradale è soggetto a livello mondiale di molti studi per capire gli effetti sul territorio, sull’ambiente etc. e se veramente aumentare la capacità sia una buona soluzione per ridurre i problemi legati al traffico. Recenti studi di prestigiose università mostrano come espandere le autostrade e costruire più strade in realtà peggiora il traffico. Sempre secondo ricerche in ambito del traffico si è scoperto che l’aggiunta di un per cento di capacità stradale in più produce esattamente lo stesso aumento nella quantità di km percorsi dai veicoli. A livello ticinese il nostro Cantone ha effettuato uno studio dove si mostra che l’occupazione dei veicoli è in media di 1,27 persone per automobile.

La soluzione non è sicuramente un potenziamento di un tratto stradale in quanto sposterebbe il problema più a nord o più a sud. In effetti molti Stati europei per risolvere questo tipo di problema hanno trovato altre soluzioni, come per esempio aumentare il numero di occupanti per automobile e ottimizzare i mezzi di trasporto. Questo progetto è semplicemente spostare il problema altrove senza eradicarlo. Da non dimenticare che grazie alla pandemia molte aziende hanno introdotto in parte il telelavoro a vita con la conseguenza di una diminuzione degli spostamenti. Non da ultimo, negli ultimi tempi, il prezzo del carburante è salito esponenzialmente e sicuramente avrà delle influenze sul traffico.

Ciò non toglie che, anche diminuendo il traffico, le strade tolgono natura e spazio verde per la popolazione. Molti sono i progetti di potenziamento oppure di costruzione di nuove strade sia in Svizzera, sia nel mondo dove si punta a coprire o mettere in galleria le vie di transito. Questo perché sempre recenti studi mostrano gli effetti benefici sulla popolazione e sulla natura. A livello ticinese abbiamo un ottimo esempio di copertura parziale dell’autostrada ad Airolo. Questo progetto permetterà di creare nuovi parchi, piste ciclabili, spazi verdi etc. aumentando notevolmente l’attrattività e il benessere della zona, portando molto probabilmente nuove famiglie e nuovi negozi.

Perché PoLuMe non può essere tutto in galleria? Difatti, la costruzione di una galleria non è un nuovo progetto, ma è già stato pensato negli anni Settanta ma mai realizzato. È vero, avrà un costo superiore iniziale, ma quanti sono i costi causati da un potenziamento a cielo aperto sulla popolazione e sul territorio? Quanti sono i costi relativi alla salute umana e all’ambiente? Ricordiamo che il nostro ecosistema è in serio pericolo ed è ora il momento d’agire per preservarlo prima che sia troppo tardi. Mettiamo da parte gli interessi personali e cerchiamo di fare il possibile per salvaguardare il nostro pianeta!